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Schede malattie dolceIn questa sezione potrai consultare diverse schede sulle malattie dei pesci tropicali d'acqua dolce e lasciare la tua esperienza al riguardo.
FLAGELLATI
Descrizione del flagellato:
I flagellati vengono definiti protisti, ossia organismi unicellulari che posseggono un nucleo separato dal citoplasma, presente nelle cellule di tutti gli esseri viventi, procarioti ed eucarioti, contenuto all’interno della membrana plasmatica che delimita le cellule stesse.
In sostanza i flagellati sono parassiti molto piccoli che possono intaccare l’epidermide, l’intestino, organi interni e sangue.
Il flagellato intestinale vive all’interno dei nostri pesci ed in molti casi non reca alcun disturbo.
Tra questi pesci vi sono gli scalari che convivono solitamente in maniera armonica con questa parassita, mentre altri, quali i discus, ne possono essere gravente danneggiati fino al sopraggiungere della morte. I generi piu’ conosciuti di flagellati intestinali sono: hexamita, spironucleos, trichomonas e bodomonas.
L’examita colpisce l’intestino ma difficilmente è presente negli acquari, quella che solitamente viene definita examitasi e causata dallo spironucleos che presenta gli stessi sintomi dell’examita.
Anche la famigerata “malattia del buco” che colpisce i discus pare non essere causata da examita, ma uno dei responsabili pare essere proprio lo spironucleos, che intaccando cistifellea e sangue ha esito mortale.
Difficilmente attacca i pesci marini.
SINTOMI:
un pesce affetto da flagellati intestinali appare forte dimagrito, si isola, in molti casi espelle feci bianche e mucillaginose, può presentare l’addome leggermente gonfio e la sua livrea scurisce.
CAUSE:
le cause scatenanti sono generalmente da ricercarsi in diete particolarmente povere di vitamine e monotone. Occorre precisare che molte specie ittiche non sono affatto sensibili a questo parassita, mentre per molte altre occorre prestare piu’ attenzione.
CURE:
per i flagellati del tipo bodomans, non ci sono cure: il pesce muore.
Per quanto riguarda flagellati del tipo hexamita, sprionucleose e trichomonas le terapie da seguire sono flagyl contenente metrodinazzolo, oppure metrodinazzolo allo stato pure in pastiglie da 250 mg. e prodotti per acquariofili, quali esha examita, spiroexol della jbl e altri.
Posologia:
Flagyl:1 cpr su 35 litri di acquario in un'unica somministrazione lasciando agire per tre giorni. A termine terapia filtrare a carbone attivo per 24 ore e sostituzione del 30% di acqua. Medicinale reperibile in farmacia.
Metrodinazzolo:4 cps da 250 mg. su 100 litri di acqua (o 1 g. di sostanza pura) per 5 giorni in un unica somministrazione con incremento termico di circa 3 gradi. Al terzo giorno sostituzione del 50% di acqua e ripristino della temperatura. Filtraggio attraverso carbone attivo per 24 ore e cambio parziale di acqua. Medicinale repribile in farmacia.
Se il pesce mangia: 1 cpr sciolta in una tazzina con acqua q.b.. Aggiungere 100 g. di cibo ed impastare. Somministrare due volte al giorno per 5 g.
N.B. Il Flagyl è in esaurimento e non verrà più prodotto. Si può usare il Vagilen.
Verranno in seguito inseriti eventuali altri farmaci da usare in sostituzione
Metrodinazzolo:4 cps da 250 mg. su 100 litri di acqua (o 1 g. di sostanza pura) per 5 giorni in un unica somministrazione con incremento termico di circa 3 gradi. Al terzo giorno sostituzione del 50% di acqua e ripristino della temperatura. Filtraggio attraverso carbone attivo per 24 ore e cambio parziale di acqua. [/B]
Non ho capito bene, la cura dura 5 giorni o dopo 3 giorni si fa un cambio?
Metrodinazzolo:4 cps da 250 mg. su 100 litri di acqua (o 1 g. di sostanza pura) per 5 giorni in un unica somministrazione con incremento termico di circa 3 gradi. Al terzo giorno sostituzione del 50% di acqua e ripristino della temperatura. Filtraggio attraverso carbone attivo per 24 ore e cambio parziale di acqua. [/B]
Non ho capito bene, la cura dura 5 giorni o dopo 3 giorni si fa un cambio?
La Cura dura 5 giorni ma al terzo fai un cambio d'acqua del 50%...Poi Filtraggio con carbone attivo che elimina il resto del medicinale e infine un cambio parziale dell'acqua... Ricordati di togliere il Carbone...
scusate se inquino questo thread, alla fine possono essere eliminati i miei post.
dunque, si inserisce 1 g/100 l di sostanza pura il primo giorno, poi al terzo giorno cambio del 50% d'acqua e inserimento del carbone che dopo 2 giorni verrà tolto e si effettua un cambio parziale (tipo30%)
esatto?
Grazie, anche se non capisco l'utilità del secondo cambio dopo soli 2 giorni; di metronidazolo credo che non rimanga nulla dopo un cambio del 50% e dopo 2 giorni di filtrazione attraverso il carbone.