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Vecchio 07-08-2012, 12:02   #1
Amphiprion95
Ciclide
 
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Cianobatteri nel marino, un flagello evitabile

Cianobatteri nel marino,
un flagello evitabile
Come si combattono i ciano batteri? Innanzitutto con la prevenzione, ovvero realizzando le condizioni affinchè non si sviluppino o, se già comparsi, regrediscano fino a scomparire o quanto meno a restare circoscritti in ben delimitate zone dell’acquario (non dimentichiamoci che figurano tra gli organismi viventi più antichi e diffusi del pianeta, sbarazzarsene definitivamente non è facile e tutto sommato neppure necessario). Ecco in
sintesi le principali cause da mettere in atto:
Arredare la vasca con molte rocce vive di prima qualità, ovvero leggere perché ricche di cavità ed interstizi al loro interno, sede ottimale della flora batterica denitrificante;
Mantenere nitrati e fosfati sempre su concentrazioni minime (rispettivamente ≤10mg/l e ≤0.03mg/l);
Mantenere una densità non inferiore a 1,023 (ottimale 1,024-1,025);
Mantenere il pH sempre sopra e la durezza carbonica mai sotto 8°dKH;
Dosare con molta cura gli integratori di oligoelementi, in particolare lo stronzio (graditissimo non solo dai coralli, ma anche ai ciano batteri);
Istallare uno schiumatoio adeguato alle dimensioni e al popolamento della vasca;
Movimentare l’acqua con pompe power-head di superficie e possibilmente con generatori di onde, pere far si che non si creino nella vasca zone di ristagno;
Inserire un impianto germicida a ultravioletti (lampada-uv) tenuto sempre acceso sostituendo la lampada regolarmente;
Utilizzare lampade con temperatura di colore non inferiore a 5.000-6.000°K e un palco-luci cpetro radiante costituito per almeno un terzo da radiazioni attiniche;
Sostituire con assoluta puntualità le lampade, informandosi preventivamente non tanto della loro durata fino all’esaurimento (dato di solito generosamente fornito dai produttori), quanto piuttosto della curva di decadimento dell’intensità luminosa e della qualità dello spettro (nel dubbio, sostituire le lampade ogni anno o meglio ogni 8 mesi)
Rispettare sempre la programmazione dei cambi parziali, utilizzando ovviamente Sali rigogliosamente esenti da fosfati e nitrati;
Utilizzare sempre e solo acqua demineralizzata con osmosi inversa sia per il riempimento che per i rabbocchi e i cambi parziali successivi;
Coltivare macroalghe (come le caulerpe), che assimilano grandi quantità di nutrienti (possono accumulare fosforo e nitrati in concentrazioni enormemente superiori all’acqua marina) sono efficaci concorrenti delle alghe infestanti (diatomee, filamentose ecc….) e dei ciano batteri;
Rimuovere regolarmente le deiezioni e il grosso del materiale organico in decomposizione;
Pulire e/o sostituire scrupolosamente spugne e filtranti meccanici dei filtri biologici e rapidi, prefiltri a foglia della sump e tutto cio che trattiene detrito organico in sospensione non rapidamente degradabile dai batteri;
Allevare un numero molto ridotto di pesci e di taglia adeguata in rapporto alle dimensioni della vasca;
dosare con estrama cura il cibo, evitando in particolare di versare il liquido di scongelamento dei surgelati.



ATTENZIONE: con questo articolo non voglio dire che è possibile eliminare dalle nostra vasca i ciano ma bersi si possono evitare seguendo qualche regola.
__________________
la calma è la virtu dei tempi.........^^ ^^
e noi acquariofili di calma ne dobbiamo avere moltissima.........

Ultima modifica di Amphiprion95; 09-08-2012 alle ore 15:39.
Amphiprion95 non è in linea   Rispondi quotando
 

Tag
cianobatteri , evitabile , flagello , marino

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