in realtà non sono sicuro che le zooxantelle siano così uguali da un punto di visto biochimico alle piante..voglio dire non so se hanno gli stessi fotosistemi e seguono gli stessi percorsi meta/cata/anabolici..
qbacce spiegami perchè un elettrone eccitato dovrebbe assumere potenziale redox minore...sono gli atomi che hanno potenziale di riduzione e ossidazione non gli elettroni, ma il senso dell'intervento era chiaro.
INK evidentemente le 6500 K hanno spettro più ampio e i blu sono magari cammuffati dai gialli, oppure il giallo stesso, cosa più probabile deriva dalla fusione di blu, verde..tutto fila.
per tornare alla domanda del topic, il problema sarebbe capire di quanta energia necessita il PS1 (ammesso che sia uguale in piante e zooxantelle)
riporto da wikipedia:
"Tutte queste molecole sono in grado di catturare l'energia luminosa, ma solo quelle di clorofilla a sono in grado di passare ad uno stato eccitato che attiva la reazione fotosintetica. Le molecole che hanno solo funzione di captazione sono dette molecole antenna; quelle che attivano il processo fotosintetico sono definite centri di reazione. La "fase luminosa" è dominata dalla clorofilla a, le cui molecole assorbono selettivamente luce nelle porzioni rossa e blu-violetta dello spettro visibile, attraverso una serie di altri pigmenti coadiuvanti"
il rosso ha lunghezza d'onda 625
0 ed il blu violetto 450
0..da cui l'ampio spettro necessario per crescere, quindi sperando di averti risposto inkservono fotoni a diverse energia e quindi diverse lunghezze di onda ed come già avete scritto a 680
0 (rosso) c'è un assorbimento importante ma poca energia e anche 450
0 (blu azzurro) non è così energetico, tempo fa mi chiesi se sparare uv sopra ai coralli aiutasse a tirare fuori le cromoproteine che amiamo tanto..poichè se diamo molta energia i coralli si difendono dalla stessa producendo cromoproteine..e qui è il dubbione sull'illuminazione..
quindi servono lampade che emettano fra i 625
0 e i 450
0, inoltre servirebbe (ammesso che non basti l'energia alle lunghezze d'onda già citate) una lunghezza d'onda più bassa, UV quindi, per stimolare ulteriormente le cromoproteine o bruciamo il corallo arrivando alla fotoinibizione o lo bruciamo fisicamente per il troppo calore?