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Originariamente inviata da MarZissimo
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A parte scherzi la domanda è:
Se questi animali sono inseriti in un ambiente senza distorcere l'equilibrio della fauna/flora e senza sconvolgere la catena alimentare...dov'è il problema?
Non so se è questo il caso ma, facendo un esempio stupido, se nella casa in campagna dove scorre un fiumiciattolo mi ci ritrovo guppy insieme ai soliti rospi e topi lunghi 4metri dove sta il problema?
Probabilmente non sto tenendo conto di diversi fattori....mi potete spiegare perchè è incondizionatamente sbagliato introdurre fauna non autoctona?
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Perché non si sa cosa può succedere, un ecosistema è un sistema complesso. I pesci rossi sono, ad esempio, una specie particolarmente distruttiva per la fauna autoctona, così come i persici sole. Chi può dire cosa succederebbe coi guppy? Per fortuna sono isolati in un fiume termale e, date le temperature invernali, sarà particolarmente difficile che si propaghino.
Per altri esempi vedi, appunto, la fauna europea in australia, i parassiti della vite in europa (la vite europea non innestata su piede americano sopravvive, credo, solo a Malta, per via di funghi che attaccano le radici) o le zanzare tigre. Idem per i siluri (già citati).
Oltre al rischio "decimazione" per le specie autoctone, c'è poi un rischio di epidemie, per cui germi "nostrani" possono incrociarsi con patogeni "esotici" (vedi le varie pandemie influenzali, in cui i virus più pericolosi nascono da un incrocio di virus di uccelli, suini e umani).
Personalmente, ho pescato dei pesci gatto nordamericani da ragazzo (credo i clarias). Era cosa nota che, se in un lago c'erano loro, i pesci più piccoli di una certa taglia scomparivano. Ricordo di una pozza, ora prosciugata, in cui si pescavano solo grosse carpe e questi clarias (li chiamavano "clarius" in realtà, ma credo proprio fossero quelli). Superavano i tre-quattro chili abbondanti e si mangiavano tranquillamente una rana adulta.
Vedi anche le api "assassine". Chi ha più di 30 anni ha senz'altro visto "The Swarm" (filmaccio di serie B, ma basato su problemi reali dati in America da ibridi di api particolarmente feroci)
Altro esempio: il "cancro del cipresso" arrivato, forse, con i bonsai.
Come vedi, di esempi di ecosistemi messi in crisi da fauna (o flora) alloctona ce ne sono parecchi.