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beh io sono tranquillo ... tra un pò mi addormento
conosci la differenza tra arrabbiato e infastidito, credo di no... io ho usato il termine infastidito come un bambino, nei tuoi confronti, no arrabbiato, ne io ne te credo...no?
riproduzioni nella busta? si di guppy gia incinta e li lì per partorire. Lasciaceli un mese vediamo se si riproducono di nuovo o muoiono
se un pesce non mangia non si riproduce... la riproduzione è la conseguenza del benessere. Mai visto un pesce malato che corteggia la femmina... o il contrario, una femmina malata che accetta il corteggiamento del maschio... per salvare la specie
ho visto invece pesci sani, che mangiano, come dici tu... e che di conseguenza si riproducono o provano a farlo
[...]
vabbè... si vede hai la verità in pugno se pensi non ci sia bisogno di discutere di varie opinioni/esperienze, ma lo trovo piuttosto presuntuoso
in effetti su una cosa però hai ragione: c'è poco da dire se contesti "Generalmente la riproduzione in acquario è un indicazione positiva" ...se poi vogliamo cercare l'eccezioni, allora vabbè... effettivamente c'è poco da dire
Riesumo questo vecchio topic per dire che hai perfettamente... torto.
Esistono animali che puntano sulla strategia del numero e altri che fanno un solo figlio. Mentre i secondi (pinguini, grossi mammiferi...) si riproducono solo se sanno di poter garantire il meglio al loro figlio, i primi (tartarughe, molti pesci, insetti, crostacei...) lo fanno per la sopravvivenza della specie e puntano sul numero di uova fecondate o nascituri per avere la certezza che almeno uno dei loro discendenti, nel suo peregrinare alla ricerca dell'habitat giusto, si salvi. Pensiamo qui ai Paracheirodon axelrodi, per esempio: in acquario mangiano abbastanza da raggiungere i 5 cm e vivere anche fino a 10 anni. In natura trovano cibo poche volte al mese, raggiungono a malapena i 3 cm eppure si riproducono.
Poi ci sono animali che sviluppano cure parentali, e qui la salute dei genitori conta, altrimenti i piccoli morirebbero tutti o quasi.
Altro esempio è l'uomo: nei paesi del "Nord del Mondo" si fanno sempre meno figli nonostante ci sia cibo a sufficienza (e anche troppo) e un lavoro sicuro -beh, lasciamo perdere la crisi...-. al "Sud", invece, si soffre la fame, il caldo e le malattie infettive, ma si possono trovare famiglie con decine di figli...
no beh... qua siamo decisamente usciti di strada
secondo me hai perso di vista il punto focale del discorso
la strategia di sopravvivenza è un conto, non implica per forza una buona condizione fisica
(ti faccio di nuovo l'esempio delle dafnie, che probabilmente quando stanno morendo lasciano le uova, proprio perchè probabilmente partorire piccoli gia formati è troppo dispendioso)
la riproduzione è un atto che comporta una buona salute ed una fonte di energia che assicuri e permetta appunto un processo complicato e dispendioso, un organismo che sta male e non è in buone condizioni fisica non riesce e non può affrontare uno sforzo quale richiesto dalla riproduzione
era questo il punto su cui discutevo
mi dici come fa un organismo che non ha cibo per se, ad esempio, a pensare di partorire altri disgraziati... che non avranno cibo a loro volta? ecco perche per esempio, la vita sboccia a primavera
il discorso del sud direi che è un altro paio di maniche, che non c'entra nulla con questo
cerchiamo di focalizzare almeno i concetti, altrimenti si finisce col parlare della luna, dicendo che è la stessa cosa
[QUOTE]mi dici come fa un organismo che non ha cibo per se, ad esempio, a pensare di partorire altri disgraziati... che non avranno cibo a loro volta? ecco perche per esempio, la vita sboccia a primavera[QUOTE]
Beh, la vita sboccia in tutte le stagioni, dipende appunto dalla strategia riproduttiva dell'animale, come ho spiegato prima. Ma se credi di poter generalizzare le tue convinzioni ti sbagli di grosso.
Beh, per esempio molti animali si accoppiano nella stagione secca, quando c'è poco cibo, perché il piccolo possa nascere nella stagione umida.
E alcune piante, come le agavi, fioriscono prima di morire.
L'uomo un tempo viveva molto meno anche perché si riproduceva prima. Dopo la riproduzione la vita dell'individuo non conta più, a meno che non sia un genitore che cura la prole.
Per questo il maschio della mantide religiosa si accoppia nonostante sappia che può essergli fatale, perché un individuo muore realmente quando è tagliato fuori dall'evoluzione della specie.
È vero, tra i genitori che curano la prole, come molti mammiferi, uccelli e ciclidi, la riproduzione è conseguenza del benessere, ma fra gli altri -i cui accoppiamenti si risolvono in genere in stupri di massa-, come appunto le gambusie di questo articolo, è dovuta solo e unicamente alla sopravvivenza della specie. Io stesso ho visto femmine stressatissime di guppy partorire e morire qualche giorno dopo, mentre adesso che vivono in condizioni migliori non muoiono, ma sono anche meno prolifiche.
Sto solo dicendo che la tua è solo una mezza verità. Nessun rancore.
Beh, ammetto che un mio esempio forse non era molto chiaro, non avendo preso in considerazione certi fattori, mi ero fatto un po' prendere la mano...
Però mi ricordo di un post forse proprio qui su Acquaportal dove si parlava della riproduzione di Paracheirodon innesi con valori completamente diversi da quelli in natura... a seguito della rottura dell'impianto CO2 che ha ammazzato tutti gli adulti! In questo caso la riproduzione era proprio l'ultima speranza.
La verità sta nel mezzo, nel senso che sono giuste entrambe le considerazioni, ma essendo il mondo animale e vegetale talmente variegato non si possono applicare senza specificare di che specie si sta parlando.
Perchè è vero che se non c'è cibo non ci sono riproduzioni per alcuni animali, ma è anche vero che se non c'è cibo ci sono comunque riproduzioni per altre specie!
Specificando bene le specie se ne può parlare meglio!
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
un altro fattore che stranamente non avete considerato è la reazione che può avere un organismo ad essere catturato, prelevato dal suo habitat e confinato in uno spazio piccolo anche per un pesce domestico. in questo caso la riproduzione non credo che segnali l'apprezzamento della nuova casa da parte della gambusia, semmai la risposta forte di un organismo sano, perchè cresciuto nel suo ambiente naturale, che si trova spaesato in un ambiente assolutamente inadatto
__________________ SE NON FAI NIENTE NON RISCHI NIENTE Non illudiamoci, gli acquari sono tutti finti... una semplice proiezione di quello che immaginiamo dovrebbe essere... ne cogliamo la sostanza, ne assaporiamo l'essenza ma non la natura.(Enza Catania)
un altro fattore che stranamente non avete considerato è la reazione che può avere un organismo ad essere catturato, prelevato dal suo habitat e confinato in uno spazio piccolo anche per un pesce domestico. in questo caso la riproduzione non credo che segnali l'apprezzamento della nuova casa da parte della gambusia, semmai la risposta forte di un organismo sano, perchè cresciuto nel suo ambiente naturale, che si trova spaesato in un ambiente assolutamente inadatto
si indubbiamente... sarebbe infatti da capire se le gambusie di giovanni si siano riprodotte poco dopo l'inserimento, oppure si riproducevano anche nei mesi successivi, togliendo mano a mano gli esemplari "di troppo" una volta cresciuti un poco
voglio dire, se rimane una coppia sola sempre ...e si riproduce nell'arco di diversi mesi, anni... continuo a pensare che ci siano le condizioni minime per una vita dignitosa
voglio far presente che sono solo riflessioni, ovviamente "sperimentare" per scoprirlo non è accettabile e soprattutto non serve a niente... e questo mi sembra di averlo sottolineato più volte
un altro fattore che stranamente non avete considerato è la reazione che può avere un organismo ad essere catturato, prelevato dal suo habitat e confinato in uno spazio piccolo anche per un pesce domestico. in questo caso la riproduzione non credo che segnali l'apprezzamento della nuova casa da parte della gambusia, semmai la risposta forte di un organismo sano, perchè cresciuto nel suo ambiente naturale, che si trova spaesato in un ambiente assolutamente inadatto
si indubbiamente... sarebbe infatti da capire se le gambusie di giovanni si siano riprodotte poco dopo l'inserimento, oppure si riproducevano anche nei mesi successivi, togliendo mano a mano gli esemplari "di troppo" una volta cresciuti un poco
voglio dire, se rimane una coppia sola sempre ...e si riproduce nell'arco di diversi mesi, anni... continuo a pensare che ci siano le condizioni minime per una vita dignitosa
voglio far presente che sono solo riflessioni, ovviamente "sperimentare" per scoprirlo non è accettabile e soprattutto non serve a niente... e questo mi sembra di averlo sottolineato più volte
Io ricordo che mi fecero 6 piccoli in 2 mesi che li avevo , poi liberai il tutto e ora la vaschetta è piana piena di piante e red cherry che ogni tanto porto giù
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La mia mail devils.91@hotmail.it
sarebbe infatti da capire se le gambusie di giovanni si siano riprodotte poco dopo l'inserimento, oppure si riproducevano anche nei mesi successivi, togliendo mano a mano gli esemplari "di troppo" una volta cresciuti un poco
voglio dire, se rimane una coppia sola sempre ...e si riproduce nell'arco di diversi mesi, anni... continuo a pensare che ci siano le condizioni minime per una vita dignitosa
Oppure (ma rimane sempre una considerazione fine a sè stessa), le gambusie reagiscono allo sfoltimento della popolazione secondo questo ragionamento:
La prole è scomparsa (che sia morta o sia stata tolta ha differenza per noi, non per i pesci) e quindi scatta la molla dell'istinto di sopravvivenza che impone una nuova riproduzione per evitare l'estinzione, a prescindere dalle condizioni di vita.
E questo succederà ogni volta che la prole verrà tolta...
Spesso infatti i pesci si accorgono del pericolo di "estinzione" e si riproducono anche in acquari inquinati, allestiti male o inadatti sperando (in cuor loro) di garantire agli avannotti una vita migliore. [e qui non è molto distante il discorso fatto con gli umani di qualche post fa...]
Più volte mi è capitato, sia a me sia ad amici, che diverse specie si riproducessero poco prima di morire per diverse cause...
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
sarebbe infatti da capire se le gambusie di giovanni si siano riprodotte poco dopo l'inserimento, oppure si riproducevano anche nei mesi successivi, togliendo mano a mano gli esemplari "di troppo" una volta cresciuti un poco
voglio dire, se rimane una coppia sola sempre ...e si riproduce nell'arco di diversi mesi, anni... continuo a pensare che ci siano le condizioni minime per una vita dignitosa
Oppure (ma rimane sempre una considerazione fine a sè stessa), le gambusie reagiscono allo sfoltimento della popolazione secondo questo ragionamento:
La prole è scomparsa (che sia morta o sia stata tolta ha differenza per noi, non per i pesci) e quindi scatta la molla dell'istinto di sopravvivenza che impone una nuova riproduzione per evitare l'estinzione, a prescindere dalle condizioni di vita.
E questo succederà ogni volta che la prole verrà tolta...
Spesso infatti i pesci si accorgono del pericolo di "estinzione" e si riproducono anche in acquari inquinati, allestiti male o inadatti sperando (in cuor loro) di garantire agli avannotti una vita migliore. [e qui non è molto distante il discorso fatto con gli umani di qualche post fa...]
Più volte mi è capitato, sia a me sia ad amici, che diverse specie si riproducessero poco prima di morire per diverse cause...
luca:fish xò questo "atteggiamento" non si può rispecchiare nel mio caso poichè avendo la vaschetta piena di piante e muschio io lascia di proposito 3o 4 piccoli e i genitori li vedevano poichè ricordo che gli correvano dietro a mo di mozzicarli però poi si rintanavano dentro il muschio e la stavano apposto, cmq ripeto per me ci sono molti di quei fattori e cause che è quasi impossibile riuscire a capire il tutto...
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