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Vecchio 18-06-2014, 21:43   #71
Cartiz
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Malu in fondo qualcosa di simile lo fanno gia molti, quando ad esempio per stimolare la riproduzione di alcune specie si fanno cambi con acqua piu fresca rispetto a quella della vasca o si aumenta un po' il cibo magari usando quello congelato.
Ovvio non si può passare da un estremo all'altro, restando nel mio caso non passerà da 7 a 4 di ph magari farò da 6 a 7 magari cambiando solo la durezza così da far scendere il ph senza dover aggiungere particolari acidificanti.
Però il tuo intervento in pratica è in linea con quello che abbiamo scritto io e gioco, cioè che una gestione costante a valori comunque compresi nei range dell'habitat è sicuramente meglio che la ricerca di una condizione anche dificile da mantenere.
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Mauro

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Vecchio 18-06-2014, 21:55   #72
Johnny Brillo
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Beh, malù parlava di valori nella media. Se il massimo valore di pH a cui si trovano è 7,2 e tu li tieni a 7....sei in pratica ad uno degli estremi non nella media.

Poi sul fatto dei valori stabili credo che siamo tutti d'accordo a riguardo.
Johnny Brillo non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 18-06-2014, 21:58   #73
malù
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Io ho portato un paio di esempi un po "estremi", di molte delle specie più allevate, si conoscono abbastanza con sicurezza i parametri in natura, quindi anche non riuscendo a fare la stagionalità meglio tenere valori consoni alla specie.....i cardinali li terremo a ph 6 e durezza bassa e i carassi non a ph 6 e non a durezza bassa.
malù non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 18-06-2014, 22:56   #74
davide.lupini
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Originariamente inviata da malù Visualizza il messaggio
Mi inserisco (anche senza la preparazione di Davide )
Certo la cosa migliore sarebbe proprio il ricreare la stagionalità......purtroppo per, inesperienza, mancanza di tempo, info precise, tecnica etc.. si finisce per consigliare valori costanti, valori che fanno comunque meno danno di gestioni "incapaci".
Due esempi:
Salmastro; molti consigliano variazioni di salinità, variazioni che si verificano più volte negli estuari.
Federico Sibona mi disse: "ma in natura, se il mutare di salinità è sgradito, il pesce cambia posto/livello di nuoto, in vasca come fà??", ottima osservazione......ho mantenuto con successo una salinità costante.

Pseudomugil gertrudae range valori di ritrovamento:
Temperatura: 12\34°
pH: 3,68\9,4
Conducibilità: 12\646 µS/cm
Durezza: 0\320 ppm
Alcalinità: 2\180 ppm
Alcuni esemplari vivono in acque molto simili (se non peggio) a quelle degli altum.......senza sapere la provenienza esatta dei propri esemplari e non conoscendo perfettamente la stagionalità, a che valore li alleviamo?? per conto mio a valori medi e costanti.
comprendo il tuo pensiero, però non lo condivido del tutto, detto così lo semplifichi e generalizzi molto, la stagionalità è un discorso più complesso e non riguarda il solo ph ma anche la temperatura le riproduzioni ecc...
perchè detta così se non ho un pesce locato non posso fare una stagionalità non avendo dei valori noti mi metto a cavallo e non sbaglio, personalmente non lo vedo del tutto corretto.
la stagionalità in molte specie non si lega al solo ph ma spesso anche alla t°, per allevarli al meglio, evitare le troppe riproduzioni, prolungare loro la vita ed evitare anche patologie la stagionalità non ti dico è d'obbligo ma quasi.
ti faccio qualche esempio, (mi scuserete io parlo di ciclidi perchè son quelli che conosco meglio) conoscendo i range degli scalari di ph 5/7,5 li allevo a 6,5 e stò sul sicuro (uno scalare maturo sessualmente non ha particolari problemi di ph si riproduce anche a ph 7).
bene ogni 15gg cascasse il mondo una coppia matura si riproduce, ci puoi regolare la sveglia, mettiamo che sia l'acquariofilo perfetto che li tiene in vasca da soli senza compagni che li stressano e completa le cure parentali, dopo circa 2mesi i genitori li scacciano e son di nuovo pronti per riprodursi, in un anno se tutto va come dovrebbe fanno 6 riproduzioni.
parliamo di animali che in natura concentrano l'attività riproduttiva in pochi mesi, se va bene portano avanti 2 covate. e parlo del caso migliore con cure parentali e tutto altrimenti le 6 riproduzioni facilmente raddoppiano se non di più.
già con una "stagionalità" più semplice e ridotta alla sola t° riducendo gradualmente di qualche ° le riproduzioni si riducono notevolmente e vengono dilazionate.
con gli Apistogramma in base alla specie si può agire su entrambe, ph se sono specie tendenzialmente acidofile (agassizii, viejita, macmasteri ecc...) abbassando o innalzando gradualmente il ph ne stimolo la riproduzione, se li tengo sempre a ph costante magari proprio in quei range in cui sono stimolati a riprodursi come dice Tuko metto su un asilo, oltre a ridurre di molto la salute della femmina.
con specie più basiche es gli uruguagi e di zone subtropicali, si può agire anche solo sulla t° ad es. alcune specie di Gymnogeophagus necessitano di una stagionalità e di svernano a basse t° per diversi mesi.
fondamentalmente una stagionalità è possibile farla con pochissimi accorgimenti, tanto per ricordare un topic in cui si parlava di questo tema era il topic sui trifasciata di MarZ, che di locato forse avevano solo la farm ceca da cui provenivano
per come la vedo io, non può e non deve essere prerogativa delle sole specie locate ma può essere utilizzata anche per altre specie, sempre in base alle loro esigenze e alla conoscenza dei propri animali, come giustamente dice Mauro bisogna conoscere i propri animali che è fondamentale per capire il loro stato
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Vecchio 18-06-2014, 23:17   #75
malù
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Naturalmente il tuo discorso non fa una grinza........
I tuoi consigli sulla gestione sono tanto validi quanto "sottili", vanno capiti e va capita la loro efficacia e ridotta pericolosità, molti acquariofili ricercherebbero la stagionalità come il biotopo......inseguendo una chimera finirebbero per fare più danno che guadagno.

Ho generalizzato apposta proprio perchè difficilmente la maggior parte degli utenti, motiverebbe una gestione come hai fatto tu

Comunque la cosa più importante l'hai detta.....occorre conoscere bene i propri ospiti.
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Vecchio 21-06-2014, 21:27   #76
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Splendido argomento la stagionalità, splendido argomento il suo salvaguardare l'aspettativa di vita dei nostri ospiti tramite l'intervento sul metabolismo.
Stagionalità.. spesso giustamente associata alla forbice di PH durezze e temperature in vasca, ma facilmente riconducibile anche a differenti fotoperiodi, cambi di acqua, diversa alimentazione, altezza dell'acqua, flusso di uscita dal filtro, e tante altre piccole accortezze che spesso deliziano gli ospiti in vasca facendogli in parte mutare abitudini e salvaguardare un comportamento il più possibilmente derivante dalle proprie caratteristiche etologiche.

Ciao a tutti

Massimo
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Vecchio 23-06-2014, 11:35   #77
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Massimo, però c'è da dire che alcune cose sono irriproducibili, altre sono molto difficili.... e infine resta sempre il dilemma, vale la pena ricreare le condizioni naturali quando il fatto stesso di parlare di un piccolissimo spazio ristretto tra 5 vetri rende il tutto gia poco naturale ?
Mi piacerebbe ricreare stagionalità, io finora ho solo aggiunto l'affetto alba e tramonto .... ma ammetto che certe cose sono davvero inarrivabili.
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Vecchio 23-06-2014, 23:45   #78
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Non voglio né tediare né uscire OT.
Il "sistema vasca" è una condizione a cui non si può prescindere.
Il ricreare una stagionalità in vasca in realtà è molto più semplice e fisiologico di quanto si possa pensare ed influisce in modo diretto sul metabolismo dei pesci allungandone le aspettative di vita e contribuendo a mantenere in parte un comportamento vicino a quanto avviene in natura.
Se ne vale la pena o se sia funzionale dipende tutto dal modo di vivere questa nostra passione.
E' funzionale o vale la pena allevare sul balcone e/o in casa cibo vivo da dare ai ns ospiti o è più funzionale limitarsi al congelato? (il secco non lo considero...)
Ognuno ha il proprio punto di vista, ognuno raggiunge il proprio equilibrio, ma quello che davvero beneficia maggiormente i pesci è facilmente ipotizzabile.

Ciao

Massimo
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Vecchio 25-06-2014, 18:37   #79
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Ognuno ha il proprio punto di vista, ognuno raggiunge il proprio equilibrio, ma quello che davvero beneficia maggiormente i pesci è facilmente ipotizzabile.
Di essere lasciati nei loro fiumi/laghi/mari ?
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Vecchio 27-06-2014, 01:17   #80
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Di essere lasciati nei loro fiumi/laghi/mari ?
No di certo..

semmai di finire da grandi qui dentro..




...oppure di avere la possibilità di passare il breve lasso di tempo della loro vita in condizioni mutevoli e non sempre forzatamente duplicate.
Semplificando: vi piacerebbe aver scandita la vs giornata con la luce che si accende e spegne alla solita ora, temperatura ph e durezze sempre uguali, sempre il solito cibo alla solita ora, acqua sempre dello stesso colore, ecc...
Certo, alla fine possiamo vantarci di avere pesci che crescono cmq, che si riproducono cmq e che vengono anche a mangiarci dalle mani...
Che magari avranno eredi incapaci di rincorrere del cibo vivo avendo avuto per "evoluzione" l'insegnamento che tanto il cibo gli arriva dall'alto ad una certa ora..
Torno a dire: ognuno raggiunge il proprio equilibrio e fa quello che intende e si sente di fare.
Bisognerebbe solo capire se ai pesci quell'equilibrio davvero piace oppure cercare prima dei pesci a cui quell'equilibrio potrebbe piacere avendo necessità un po più blande.

Ne dettaglio quando riproducemmo gli altum da un gruppo di circa 7\8 esemplari, fu tutto piuttosto naturale, vasca da 200, PH sotto il 6, tre lati coperti con cartoncino, molte zone d'ombra, acqua scura, bassa conducibilità, cibo vivo.
Nessuna coppia fissa, ma un gruppo che si autoregolava ed in cui gli equilibri cambiavano di continuo.
Situazione similare la si può osservare anche con gli scalari in vasche grandi e con gruppi corposi, verificando così la loro predisposizione al cambiamento del partner riproduttivo.

Ciao

Massimo
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