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@DUDA
, la variazione della temperatura è solo uno dei parametri che caratterizzano la stagionalità, essa, però, spesso, è la chiave della variazione anche di altri parametri (come ho già scritto alcuni post fa)...
comunque, ti ripeto che continui a "generalizzare" troppo.. non so quante volte è stato sottolineato quest'aspetto : non tutti possono farlo (ma non per mancanza di capacità, sia chiaro, ma per "un'impossibilità climatica" oltre che per il tipo di pesce che si alleva ..)
Con questo non voglio dire che a casa mia ci siano i tropici, ma sicuramente rispetto alla catena alpina fa più caldo.. (da me, non nevica mai ... ... immagino che per un siciliano questo discorso sia ancora più evidente..)
poi, è logico, che uno "interpreta" le esigenze in base alle proprie possibilità (mica puoi far piovere veramente in vasca), ma non è affatto un discorso "economico", se consideri che ogni volta che compro qualcosa per le vasche spendo oltre 50 - 60 € online.. quindi..
Purtroppo chi non possiede questi pesci (i wingei) come me e
@T_M
per esempio (che, se non sbaglio, credo allevi i Rio de Oro) non conosce la loro grande elasticità etologica ed adattabilità (l'avevo accennato anche nella relazione dell'AIW che scrivemmo per il Petsfestival ..), un dono che hanno ereditato per natura..
Ultima modifica di mc2; 24-10-2014 alle ore 10:39.
Io sugli acquari grandi non tolgo la spina,però ho i termoregolatori con sonda che tolgono corrente ai riscaldatori se la temperatura supera quella impostata.
E comunque anch'io ho una variazione di più o meno un grado dall'inizio alla fine del fotoperiodo causata dalle lampade e non ho mai avuto problemi con i pesci.
Nei caridinai d'estate i riscaldatori li tolgo proprio fisicamente dalle vasche. Notavo che ieri la temperartura è scesa a 19 gradi quindi oggi probabilmente andrò a reinserirli,ma comunque essendo in casa difficilmente la temperatura può scendere molto in qualche giorno,anche se le temperature esterne si abbassano drasticamente,in più anche lì ho i termoregolatori e quindi la temperatura che ho in vasca è ben visibile ad un rapido passaggio in zona.
Anche quando li reinserirò andrò a settare la temperatura attorno ai 20°C.
E comunque anch'io ho una variazione di più o meno un grado dall'inizio alla fine del fotoperiodo causata dalle lampade e non ho mai avuto problemi con i pesci.
Ma infatti, è una cosa naturale !!
[/QUOTE] Notavo che ieri la temperartura è scesa a 19 gradi ... [/QUOTE]
Ecco, giusto per avvalorare ciò che dicevo prima.. in Veneto ieri c'erano 19°C, qui in Campania nelle vasche avevo 25,5 - 26°C ...
[/QUOTE] difficilmente la temperatura può scendere molto in qualche giorno,anche se le temperature esterne si abbassano drasticamente..[/QUOTE]
Esattamente ciò che dicevo io, gli abbassamenti sono sempre graduali nell'immediato perchè c'è anche l'azione tamponante dell'ambiente interno, che fa la sua parte..
(solo quando controlli le temperature che avevi segnato a Settembre, 26°C, e quelle di Febbraio, 19°C, puoi apprezzare il cambiamento di temperatura.. )
P.s. : Scusate i colori diversi, ma devo ancora capire bene il multi quote !
Ultima modifica di mc2; 24-10-2014 alle ore 13:18.
provando a alleggerir la discussione di inutili fardelli..
La stagionalità qui non ha senso di esser nominata, tutti d'accordo, passiamo oltre.
Se ho il termoriscaldatore in vasca, togliere la spina in estate è inutile, tutti d'accordo, passiamo oltre.
Se allevo specie che hanno una temperatura di riferimento oggettivamente superiore alle minime che potrebbero esserci in casa, il termoriscaldatore è d'obbligo, tutti d'accordo, passiamo oltre.
Ma.. se ho in vasca una specie che idealmente dovrebbe stare tra i 24 ed i 28 gradi e le mie minime in casa sono al max di 22 gradi... il riscaldatore deve usarlo?
Ma.. se ho in vasca una specie che idealmente dovrebbe stare tra i 24 ed i 28 gradi e le mie minime in casa sono al max di 18 gradi... il riscaldatore a quanto lo devo impostare?
Ho certezza assoluta che " tutti " mi risponderebbero SI alla prima domanda e 24° alla seconda.
Le "mie" esperienze ed i miei percorsi empirici mi portano a preferire il NO alla prima domanda ed il circa 22° alla seconda.
Ed il perchè questo giro ha una semplicità disarmante.
Le temperature di riferimento di ogni specie sono ovviamente delle temperature medie facenti riferimento sia alle escursioni stagionali sia alle escursione di temperatura delle diffenti località di prelievo. Palese che mutamenti climatici non sono costanti e termoregolati passo passo ma sono spesso bruschi e richiamati da situazioni di instabilità che spesso producono picchi bassi a cui i pesci devono essere in grado di sussistere.
semplificando, un pesce sano deve essere in grado di assorbire egregiamente i picchi inferiori di qualche grado alla loro temperaturadi riferimento.
In naturà è così. Deve essere così anche in vasca.
Ed i pesci che sopravvivono a questi picchi avranno la possibilità di procreare progenie con lo stesso bagaglio genetico, ovvero la capacità di adattarsi a improvvisi cambiamenti climatici.
Comprese le escursioni termiche tra giorno e notte.
Massimo, Massimo........quando scrivi mi si suona sempre il campanello d'allarme
Parti sempre a razzo, poi tocca a me "rintuzzare", il tuo è un discorso parecchio difficile e può avere un senso in un ambito particolare, tipo quello che state portando avanti con il vostro progetto.
Per molti utenti è già difficile mantenere vivi i pesci con valori buoni e stabili, se gli parli di selezione naturale, da fare,però, in un ambito pur sempre artificiale........converrai che un po di confusione si crea.
Senza contare che mantenere vivi (e riprodurre) i pesci che si acquistano, senza volerli a tutti i costi "rafforzare" non è disdicevole.
Ti voglio bene e lo sai ma questa tua uscita:
"In naturà è così. Deve essere così anche in vasca."
è una caxxata
prometto che d'ora in poi sarò più presente nel batter il ferro caldo delle mie affermazioni
provo solo a semplificar il tema "naturalistico" chiarendo che è sempre e solo tutto IMHO.
onde evitar che tra qualche anno oltre ai pesci nati a seguito di un tamponamento (vedi forme balloon) ci ritroviamo pesci con il riscaldatore fascettato alla caudale, invito davvero a riflettere sul fatto che un pesciolino "DEVE" pardon... "dovrebbe" , resistere a brevi periodi con temperature di qualche grado inferiore alle loro temperature "medie" di riferimento.
e (perdonami Luca ... ) credo anche che dovremmo (inteso come pluralità) rifiutarci di avere pesci così suscettibili nelle nostre vasche.
Troppe volte sento disquisire di "supercazzole" o di consigli di continui interventi sulle vasche quando spesso il vero problema sono pesci esageratamente "deboli" e lontani da ciò che davvero dovrebbero essere.
Quando in realtà basterebbe ben poco nella gestione di una vasca per aver pesci col sorriso.
Ma, tornando in "temperatura" davvero credo sia fondamentale per molti pesci scoprire anche qualche grado in meno nella loro vita, soprattutto per dar loro una sorta di "pausa" dai periodi riproduttivi, in particolare per specie non suscettibili al cambiamento di PH o durezze nel rallentare il proprio processo metabolico.
........Troppe volte sento disquisire di "supercazzole" o di consigli di continui interventi sulle vasche quando spesso il vero problema sono pesci esageratamente "deboli" e lontani da ciò che davvero dovrebbero essere.
Quando in realtà basterebbe ben poco nella gestione di una vasca per aver pesci col sorriso.
Massimo
Questo è sacrosanto.......in particolare la frase evidenziata
Purtroppo quel "ben poco" spesso contrasta con il colore del salotto, con la concezione di "vasca pulita" di molte consorti, con vasche piene di microfauna, con il vivo in terrazza e vermi vari in freezer
verissimo Luca, ma a quel punto ci sono quei bellissimi plantacquari con le stradine disegnate nel mezzo e con le foglie delle piante che si intonano alle tende...
Dove i pesci recuperano il sorriso nuotandoci lontano.
E se trovo (pur a fatica) ammissibile che una vasca abbia le piante color tappezzeria, non posso non storcere il naso quando vedo vasche dove il color tappezzeria è "indossato" da "presunti discus" che hanno una tolleranza nella loro termoregolazione tra i 28,4 ed i 28,7 gradi.
Convengo nell'essere additato come talebano, ma ogni tanto levare una voce fuori dal coro invitando a rifletterci su .... tanto stonata non appare.
provando a alleggerir la discussione di inutili fardelli..
La stagionalità qui non ha senso di esser nominata, tutti d'accordo, passiamo oltre.
Se ho il termoriscaldatore in vasca, togliere la spina in estate è inutile, tutti d'accordo, passiamo oltre.
Se allevo specie che hanno una temperatura di riferimento oggettivamente superiore alle minime che potrebbero esserci in casa, il termoriscaldatore è d'obbligo, tutti d'accordo, passiamo oltre.
Ma.. se ho in vasca una specie che idealmente dovrebbe stare tra i 24 ed i 28 gradi e le mie minime in casa sono al max di 22 gradi... il riscaldatore deve usarlo?
Ma.. se ho in vasca una specie che idealmente dovrebbe stare tra i 24 ed i 28 gradi e le mie minime in casa sono al max di 18 gradi... il riscaldatore a quanto lo devo impostare?
Ho certezza assoluta che " tutti " mi risponderebbero SI alla prima domanda e 24° alla seconda.
Le "mie" esperienze ed i miei percorsi empirici mi portano a preferire il NO alla prima domanda ed il circa 22° alla seconda.
Ed il perchè questo giro ha una semplicità disarmante.
Le temperature di riferimento di ogni specie sono ovviamente delle temperature medie facenti riferimento sia alle escursioni stagionali sia alle escursione di temperatura delle diffenti località di prelievo. Palese che mutamenti climatici non sono costanti e termoregolati passo passo ma sono spesso bruschi e richiamati da situazioni di instabilità che spesso producono picchi bassi a cui i pesci devono essere in grado di sussistere.
semplificando, un pesce sano deve essere in grado di assorbire egregiamente i picchi inferiori di qualche grado alla loro temperaturadi riferimento.
In naturà è così. Deve essere così anche in vasca.
Ed i pesci che sopravvivono a questi picchi avranno la possibilità di procreare progenie con lo stesso bagaglio genetico, ovvero la capacità di adattarsi a improvvisi cambiamenti climatici.
Comprese le escursioni termiche tra giorno e notte.
Ho un solo dubbio sulla facilità di risposta riguardo la tua ultima frase.
E' vero, o almeno io ne sono sostenitore, che le specie animali si evolvano geneticamente per adattarsi ai cambiamenti ambientali. Il tuo discorso lo accetto totalmente , seppur ripeto approvabile nel contenuto, se specifichi che questi cambiamenti non avvengono nel giro di poche progenie ma ci vuole molto e molto tempo.
__________________ La grandezza dell'uomo non consiste nell'essere felice, ma nell'essere consapevole, lucido.
Georges Minois, Storia del mal di vivere, 2003