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La differenza tra un Cardinale e un Essere Umano è che il primo nasce già pronto ad affrontare il mondo esterno, il suo istinto e quindi il suo DNA gli dice cosa fare per restare vivo, certo contano anche le esperienze di vita ma in minima parte rispetto a un bambino, che deve essere accudito dalla famiglia e deve basarsi sulle esperienze e sulle nozioni che gli vengono trasmesse dai genitori prima di farne di proprie...secondo questo ragionamento, che IO ammetto di non comprendere a pieno, un bambino cresciuto in totale isolamento non riuscirebbe nemmeno a sviluppare le sue capacità mentali...in questo modo cresceresti un "felice minorato mentale" che è un po diverso da un Cardinale nato e cresciuto in isolamento dalla sua specie ma che, se messo a contatto con un gruppo di base già sa cosa deve fare
La differenza tra un Cardinale e un Essere Umano è che il primo nasce già pronto ad affrontare il mondo esterno, il suo istinto e quindi il suo DNA gli dice cosa fare per restare vivo, certo contano anche le esperienze di vita ma in minima parte rispetto a un bambino, che deve essere accudito dalla famiglia e deve basarsi sulle esperienze e sulle nozioni che gli vengono trasmesse dai genitori prima di farne di proprie...secondo questo ragionamento, che IO ammetto di non comprendere a pieno, un bambino cresciuto in totale isolamento non riuscirebbe nemmeno a sviluppare le sue capacità mentali...in questo modo cresceresti un "felice minorato mentale" che è un po diverso da un Cardinale nato e cresciuto in isolamento dalla sua specie ma che, se messo a contatto con un gruppo di base già sa cosa deve fare
Anche l'uomo avrebbe l'istinto di sopravvivenza in un contesto innaturale. Certo non svilupperebbe certe caratteristiche, come dubito credo le possano sviluppare i pesci in un acquario rispetto a quelli in natura.
Il concetto è sempre uno, e su questo non si discute, noi obblighiamo gli animali a stare fuori dal loro ambiente naturale. Se poi per voi questo è giusto, pace, continuiamo con circhi, zoo, delfinari, palii, corride e sagre con animali che ci fanno divertire.
nel comportamento dei pesci le emozioni ce le vedi tu perchè ce le vuoi vedere, è una cosa molto UMANA.
Quote:
Se poi per voi questo è giusto, pace, continuiamo con circhi, zoo, delfinari, palii, corride e sagre con animali che ci fanno divertire.
Questo è qualunquismo puro e distillato. ma sì, buttiamo tutto nel calderone senza distinzione, così possiamo indignarci ed uscire sbattendo la porta avendo detto l'ultima parola.
Ti ho scritto chiaramente dall'inizio che l'acquariofilia non è eticamente ineccepibile, perchè girala come vuoi, è comunque una forma di violenza che facciamo sugli animali che deteniamo.
ma da qui a vanegiare parallelismi tra un pesce ed un essere umano, oppure tra un acquario di caracidi o anche di ciclidi a un delfinario, un circo o una corrida mi sa di chi vuole avere ragione per forza.
Un delfino, come ho scritto sopra, è ben diverso da un caracide... infatti un delfino è un mammifero, ha un linguaggio addirittura più articolato del nostro se andiamo a verificare frequenze e sequenze di comunicazione; al contrario di tutti gli altri animali (primati compresi) un delfino ha coscienza di sè perchè riconosce la propria immagine riflessa, lo sapevi?
Sentimenti un pesce?
Uno scalare se è minacciato si mangia le uova in 5 secondi... prima era un genitore amorevole e poi un Conte Ugolino?!?
No, prima e dopo è lo stesso animale che esegue il programma caricato nel proprio codice genetico, rispondendo all'istinto di conservazione e di massima fitness darwiniana.
Le mie non sono argomentazioni per voler avere ragione per forza, sono un tentativo di riportare in carreggiata il discorso... altrimenti fra 2 pagine incominciamo a gioire della morte di un pescatore come quelle bestie ignoranti di 100% animalisti.
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Ti ho scritto chiaramente dall'inizio che l'acquariofilia non è eticamente ineccepibile, perchè girala come vuoi, è comunque una forma di violenza che facciamo sugli animali che deteniamo.
Direi proprio che questo concetto è inattaccabile, si può comunque "tentare" di ribaltarlo, almeno in parte, detenendo un certo "tipo" di animali.
Ho un Inseparabile che ho allevato "a mano", in pratica l'ho ingannato facendo in modo che si creda un umano ( o che noi siamo pappagalli)............azione concettualmente deprecabile , però entrando nel particolare si tratta di un ibrido (generato involontariamente dall'allevatore) che non avrebbe comunque avuto la cosiddetta "vita normale".
Allevo i Pesci Rossi che in natura non esistono.
Abbandoniamo per un momento l'etica e la morale ed entriamo nel pratico:
Vado in negozio, vedo un pesce Pagliaccio in un cubetto da due litri........cosa faccio?
Lo prendo tentando di dargli un' abitat migliore o lo lascio lì perchè è un pesce di cattura e "se tutti facessero così smetterebbero di catturarli".
mi sembra che qua si voglia portare acqua al proprio mulino facendo riferimento a teorie più o meno assurde...
vuoi essere un fervente animalista?..allora datti al buddismo(o non so quale religione) dove credono che gli animali siano la reincarnaizone di uomini..quindi non uccidono neanche una mosca...
non li sto criticando perchè ognuno è libero di pensare quello che vuole...
te le zanzare le uccidi?! o ti fai punzecchiare perchè anche loro devono vivere?!.....
anche io quando mi avvicino alla vasca i pesci vengono contro il vetro, ma semplicemente perchè hanno capito che: la mia presenza = cibo. Quoto Paolo e sergio43, anch'io sono consapevole del fatto che è "innaturale" tenere un animale tra 5 vetri.
Quote:
Certo, questo è quello che per ora sappiamo, anche se finchè non parleremo il linguaggio dei pesci, questo non sarà dimostrabile al 100%.
appunto perchè non possiamo capire cosa pensano, siamo propio sicuri che ad un pesce allo stato libero, farebbe tanto schifo stare in un ambiente sicuramente più stretto, ma con la "pappa pronta" ogni giorno senza sbattimenti per la ricerca di cibo e con la sicurezza di non essere lui il pranzo? secondo me non hanno sentimenti, ma poche regole impresse nel loro codice genetico: sopravvivenza e riproduzione, ovviamente non per questo devono venir messi in secondo piano. Poi tante volte si è detto che il fatto di avere riproduzioni in acquario o cattività, ha ridotto di molto l'importazione di specie prelevate in natura.
Poi è chiaro che se teniamo un astronotus di 20cm in 40 lt o il carassio nella boccia di vetro, li possiamo anche parlare di maltrattamento......"acquariofilia consapevole" è un concetto diverso da avere l'acquario in salotto carico di pesci perchè fà figo. Tore* con questo non voglio dire che non approvo la tua scelta, nè tantomeno cerco di farti cambiare idea, ma secondo me sei un pò troppo "estremista". Non è che se uno ha un cane, gatto, acquario è un torturatore di animali, chi li sfrutta, li abbandona e li maltratta SI!
Mio personalissimo punto di vista.
Ciao.
__________________
socio Goccia Blu Friuli Venezia Giulia
Tore* con questo non voglio dire che non approvo la tua scelta, nè tantomeno cerco di farti cambiare idea, ma secondo me sei un pò troppo "estremista". Non è che se uno ha un cane, gatto, acquario è un torturatore di animali, chi li sfrutta, li abbandona e li maltratta SI!
Mio personalissimo punto di vista.
Ciao.
Diciamo che il maltrattamento può essere più o meno importante... c'è chi gli animali li tortura, c'è chi li trasporta per venderli, ch i li sfutta, ed infine... chi li tiene in gabbia pur facendo di tutto per farli vivere al meglio. per me è comunque maltrattamento (anche se in maniera molto meno grave chiaramente).