Ringrazio
@
cuttlebone
e
@
malù
per avermi fatto notare questo articolo, che non avevo avuto modo di leggere fino ad oggi.
Il discorso affrontato al suo interno si ricollega bene alla mia domanda, nonostante sia contestualizzato in maniera differente (lì infatti si parla di possibili mutamenti in allevamenti o comunque in ambito acquariofilo): ciò che ne emerge è che in questo caso abbiamo avuto un adattamento dell'individuo, e non della specie. È possibile che gli animali in questione abbiano subito una mutazione per ciò che riguarda le loro esigenze fisiologiche, ma le probabilità che questo sia avvenuto sono pressoché nulle (anche perché stiamo parlando al massimo di una ventina di generazioni, facendo un conto piuttosto approssimativo e basato sulle poche informazioni che ho riguardo il loro "abbandono" in natura).
Ci tengo infine a precisare che i test - così come la domanda - li ho fatti per pura curiosità personale, e che non ho alcuna intenzione di modificare i valori della vasca.
