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a meno che non abbia un prezzo competitivo con un filtro senzo uvc, secondo me non ti conviene, raramente se ne ha bisogno
110 euro compreso spedizione filtro 2000L/H
mi sembra ottimo il prezzo..
la cosa che non conosco è la qualità di questa marca, nessuno l'ha avuto??
poi 2000L/H non è troppo per un 400 litri?? si può comunque mettere dei rubinetti in modo da regolare la portata a quanto ho capito...
a meno che non abbia un prezzo competitivo con un filtro senzo uvc, secondo me non ti conviene, raramente se ne ha bisogno
110 euro compreso spedizione filtro 2000L/H
mi sembra ottimo il prezzo..
la cosa che non conosco è la qualità di questa marca, nessuno l'ha avuto??
poi 2000L/H non è troppo per un 400 litri?? si può comunque mettere dei rubinetti in modo da regolare la portata a quanto ho capito...
nessuno che mi consiglia un buon filtro?
che ne dite di un bell'Askoll PRATIKO 1500?? se ce la faccio a prenderlo ad un buon prezzo... esagero secondo voi?
nessuno che mi consiglia un buon filtro?
che ne dite di un bell'Askoll PRATIKO 1500?? se ce la faccio a prenderlo ad un buon prezzo... esagero secondo voi?
Questo è un intervento di un certo Valle Cataldo che ho trovato su un "sito amico" (Acquariofilia consapevole http://www.vergari.com/acqua/astronotus_iha) mi sembra ottima come spiegazione.. scriveva su it.hobby.acquari, qualcuno lo conosce? magari è iscritto pure qui... se riuscissi a trovarlo lo contatterei..
poichè si tratta di un pesce che amo moltissimo proverò a fornirti ulteriori indicazioni.
Sono un appassionato di acquari da moltissimi anni, da 4 anni ho un vasca con astronotus, che ho allevato dalla grandezza di pochi cm fino alle proporzioni attuali (27 cm).
Attualmente in vasca vi sono tre esemplari due m ed una f la f è coloratissima ed ha la forma delle pinne tipica della varietà Oscar, uno dei due maschi è invece pressoche nella forma selvatica.
La coppia si è formata ed hanno anche deposto due volte, ma la riproduzione non è andata a buon fine per la presenza dei pulitori e del terzo incomodo che ogni tanto sconfinava.
Sto allestendo una vasca da 400 litri per i riproduttori, che attualmente convivono con due grandi Hypostomus ed uno
spettacolare e bellissimo ancistrus dolichpterus (con le "corna" lunghissime)
Una prima considerazione riguarda la vasca, è ridicolo pensare di allevare un magnifico pesce come il nostro Oscar in una vasca che non sia di almeno 350 litri netti, ovvero una vasca di almeno 400 litri lordi.
Questo perchè il pesce in questione raggiunge tranquillamente i 25 30 cm di lunghezza (e non è che sia magro, anzi è bello cicciotto) ha quindi bisogno di moltissimo spazio per nuotare.
Per quanto riguarda i quesiti che hai posto
1) Acqua: ho sempre adoperato uno strato di torba granulare a lunga durata nel filtro, per ottenere un ph di 6, che è molto gradito ai pesci, i nitrati sono tenuti bassi da un cambio d'acqua di circa 50 litri ogni 20 giorni su 400 totali (attenzione sempre alla temperatura dell'acqua che viene cambiata, una delle cause principali di stress dei pesci). i cambi sono effettuati con acqua di osmosi all'80% e un 20% di acqua minerale (hai letto bene) a rotazione tra tutte quelle non gasate che hanno bassi nitrati e costo. Aggiungo sempre al cambio dell'acqua un paio di litri di acqua marina (anche qui hai letto bene!) ovvero acqua preparata dal mio negoziante di
fiducia per l'acquario marino. Queste pratiche derivano da una lunga esperienza e letture approfondite.
Non ho mai avuto punti bianchi o altre malattie ricorrenti, qualche puntino è scomparso spontaneamente, anche delle ferite pazzesche che i pesci si sono procurati in varie occasioni sono guarite sempre spontaneamente, un ambiente leggermente acido è sgradito a tutti i parassiti dei pesci, e favorisce la formazione del muco che riveste tutti i nostri beniamini.
La temperatura non supera mai i 26 gradi, ma a volte per lunghi periodi rimane anche a 24. Questo per riservare un aumento di temperatura al tentativo di riproduzione o in risposta a qualche cenno di malattia, inoltre una temperatura più bassa diminuisce il metabolismo e, in congiunzione alla politica alimentare, riduce il carico biologico della vasca.
2) Cibo: il primo errore di ogni allevatore di pesci è di far mangiare troppo gli animali. Io personalmente ho sempre nutrito i pesci una volta al giorno per 4 giorni alla settimana. In varie occasioni i pesci hanno digiunato anche per 4-5 giorni di seguito, in questi casi (brevi vacanze ed altro dove non ho potuto preparare il trabiccolo della mangiatoia automatica) ho sempre nutrito i pesci abbondantemente i 2-3 giorni precedenti.
Per il cibo utilizzo il mangime a sticks grandi come base, almeno ogni 5-10 giorni abbuffata di lombrichi, o grilli, falene, tutto ciò che sia insetto o verme viene mangiato con gusto (una volta ho somministrato una 15 di grilli tra cui alcuni di almeno 8cm triturati in pochi minuti). Altro mangime estremamente gradito è un trito di cozze congelate, ben congelate, con l'aggiunta di polvere di osso di seppia triturata e pezzetti di mela, che è l'unico modo di far assumere a questi pesci mangime vegetale.
Ovviamente quando si cucina pesce o gamberi anche loro hanno la porzione.
Se riesco a fornire cibo vivo più spesso sono premiato da colori spettacolari nei pesci, che stanno visibilmente meglio.
3) per iniziare ti conviene prendere almeno 4 esemplari e aspettare che diventino almeno di 15 cm di lunghezza, a questo punto la differenza tra i sessi è possibile da riscontrarsi con un occhio attento, la famosa papilla genitale di cui tanto si parla è difficilissima da scorgere, e rimane presente (nella forma differenziata) esclusivamente nei momenti a ridosso dell'accoppiamento e della cova, per tutti gli altri momenti il dimorfismo si puo rilevare con la forma della pinna caudale e dorsale. La pinna caudale del maschio ha una curva leggermente più appuntita di quella della femmina, che risulta invece armonicamente arrotondata, ad un occhio attento la pinna del maschio presenta un andamento a forma di parentesi graffa, non che sia evidente, ma la differenza c'è.
Inoltre il maschio ha la pinna dorsale più sviluppata in proporzione al corpo.
Dopo attente osservazioni sono in grado di distinguere gli esemplari anche in foto (sempre adulti e con foto ben definite).
Questo è un intervento di un certo Valle Cataldo che ho trovato su un "sito amico" (Acquariofilia consapevole http://www.vergari.com/acqua/astronotus_iha) mi sembra ottima come spiegazione.. scriveva su it.hobby.acquari, qualcuno lo conosce? magari è iscritto pure qui... se riuscissi a trovarlo lo contatterei..
poichè si tratta di un pesce che amo moltissimo proverò a fornirti ulteriori indicazioni.
Sono un appassionato di acquari da moltissimi anni, da 4 anni ho un vasca con astronotus, che ho allevato dalla grandezza di pochi cm fino alle proporzioni attuali (27 cm).
Attualmente in vasca vi sono tre esemplari due m ed una f la f è coloratissima ed ha la forma delle pinne tipica della varietà Oscar, uno dei due maschi è invece pressoche nella forma selvatica.
La coppia si è formata ed hanno anche deposto due volte, ma la riproduzione non è andata a buon fine per la presenza dei pulitori e del terzo incomodo che ogni tanto sconfinava.
Sto allestendo una vasca da 400 litri per i riproduttori, che attualmente convivono con due grandi Hypostomus ed uno
spettacolare e bellissimo ancistrus dolichpterus (con le "corna" lunghissime)
Una prima considerazione riguarda la vasca, è ridicolo pensare di allevare un magnifico pesce come il nostro Oscar in una vasca che non sia di almeno 350 litri netti, ovvero una vasca di almeno 400 litri lordi.
Questo perchè il pesce in questione raggiunge tranquillamente i 25 30 cm di lunghezza (e non è che sia magro, anzi è bello cicciotto) ha quindi bisogno di moltissimo spazio per nuotare.
Per quanto riguarda i quesiti che hai posto
1) Acqua: ho sempre adoperato uno strato di torba granulare a lunga durata nel filtro, per ottenere un ph di 6, che è molto gradito ai pesci, i nitrati sono tenuti bassi da un cambio d'acqua di circa 50 litri ogni 20 giorni su 400 totali (attenzione sempre alla temperatura dell'acqua che viene cambiata, una delle cause principali di stress dei pesci). i cambi sono effettuati con acqua di osmosi all'80% e un 20% di acqua minerale (hai letto bene) a rotazione tra tutte quelle non gasate che hanno bassi nitrati e costo. Aggiungo sempre al cambio dell'acqua un paio di litri di acqua marina (anche qui hai letto bene!) ovvero acqua preparata dal mio negoziante di
fiducia per l'acquario marino. Queste pratiche derivano da una lunga esperienza e letture approfondite.
Non ho mai avuto punti bianchi o altre malattie ricorrenti, qualche puntino è scomparso spontaneamente, anche delle ferite pazzesche che i pesci si sono procurati in varie occasioni sono guarite sempre spontaneamente, un ambiente leggermente acido è sgradito a tutti i parassiti dei pesci, e favorisce la formazione del muco che riveste tutti i nostri beniamini.
La temperatura non supera mai i 26 gradi, ma a volte per lunghi periodi rimane anche a 24. Questo per riservare un aumento di temperatura al tentativo di riproduzione o in risposta a qualche cenno di malattia, inoltre una temperatura più bassa diminuisce il metabolismo e, in congiunzione alla politica alimentare, riduce il carico biologico della vasca.
2) Cibo: il primo errore di ogni allevatore di pesci è di far mangiare troppo gli animali. Io personalmente ho sempre nutrito i pesci una volta al giorno per 4 giorni alla settimana. In varie occasioni i pesci hanno digiunato anche per 4-5 giorni di seguito, in questi casi (brevi vacanze ed altro dove non ho potuto preparare il trabiccolo della mangiatoia automatica) ho sempre nutrito i pesci abbondantemente i 2-3 giorni precedenti.
Per il cibo utilizzo il mangime a sticks grandi come base, almeno ogni 5-10 giorni abbuffata di lombrichi, o grilli, falene, tutto ciò che sia insetto o verme viene mangiato con gusto (una volta ho somministrato una 15 di grilli tra cui alcuni di almeno 8cm triturati in pochi minuti). Altro mangime estremamente gradito è un trito di cozze congelate, ben congelate, con l'aggiunta di polvere di osso di seppia triturata e pezzetti di mela, che è l'unico modo di far assumere a questi pesci mangime vegetale.
Ovviamente quando si cucina pesce o gamberi anche loro hanno la porzione.
Se riesco a fornire cibo vivo più spesso sono premiato da colori spettacolari nei pesci, che stanno visibilmente meglio.
3) per iniziare ti conviene prendere almeno 4 esemplari e aspettare che diventino almeno di 15 cm di lunghezza, a questo punto la differenza tra i sessi è possibile da riscontrarsi con un occhio attento, la famosa papilla genitale di cui tanto si parla è difficilissima da scorgere, e rimane presente (nella forma differenziata) esclusivamente nei momenti a ridosso dell'accoppiamento e della cova, per tutti gli altri momenti il dimorfismo si puo rilevare con la forma della pinna caudale e dorsale. La pinna caudale del maschio ha una curva leggermente più appuntita di quella della femmina, che risulta invece armonicamente arrotondata, ad un occhio attento la pinna del maschio presenta un andamento a forma di parentesi graffa, non che sia evidente, ma la differenza c'è.
Inoltre il maschio ha la pinna dorsale più sviluppata in proporzione al corpo.
Dopo attente osservazioni sono in grado di distinguere gli esemplari anche in foto (sempre adulti e con foto ben definite).
io ce l'ho nel biotopo africano e' un filtro spettacolare e veramente "pratico" anche per i cambi dell'acqua puoi sfruttare la sua pompa aprendo e chiudendo i vari rubinetti di entrata e uscita (ne ha una terza in basso per svuotare il filtro dai sedimenti),in piu' e' anche abbastanza silenzioso
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l'acqua e' il mio secondo elemento ,dopo il vino ovviamente .
io ce l'ho nel biotopo africano e' un filtro spettacolare e veramente "pratico" anche per i cambi dell'acqua puoi sfruttare la sua pompa aprendo e chiudendo i vari rubinetti di entrata e uscita (ne ha una terza in basso per svuotare il filtro dai sedimenti),in piu' e' anche abbastanza silenzioso
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l'acqua e' il mio secondo elemento ,dopo il vino ovviamente .