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lo scambiatore in titanio per l"acquario se è quello della teco io cè lo già[che è anche refrigeratore]
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C'è una cosa che mi sfugge...
Lo schema proposto da
Notturnia, è ineccebile, e anche l'idea di riscaldare l'acquario con il metano come proposto da
***dani*** mi trova perfettamente favorevole, specie con alcuni accorgimenti tecnici, ad esempio colelgando lo scambiatore col cirduito domestico, magari addirittura in serie con dei pannelli solari termici.
Io però mi limiterei a questi accorgimenti solo in fase di progettazione e prima realizzazione della vasca.
Infatti, è opportuno chiarire che il tuo refrigeratore TECO ha già un COP che oscilla tra 2,5 e 4, quindi sostituendolo con una pompa di calore non avresti alcun beneficio in termini di risparmio energetico. Il solo vantaggio sarebbe che essendo una macchina reversibile, ti basterebbe quella anche per il riscaldamento, ma in ogni caso consumando corrente elettrica... e mi pare che questo sia il problema.
Infatti, sia la pompa di calore che il tuo frigorifero a compressore consumano la medesima quantità di energia elettrica. Anzi, in refrigerazione il frigorifero a compressore è la macchina in assoluto più performante...
Potrebbe essere interessante, per chi ha una fonte di calore economica ad almeno 100°C (credo nessuno di noi in casa, in realtà...) raffreddare la vasca tramite i "frigoriferi ad assorbimento", che sono però macchine delicate e poco performanti.
Purtroppo, le leggi della termodinamica ci sono nemiche...
Non c'è modo di ottenere lo stesso effetto spendendo meno di quello ottenibile con le macchine più performanti, e disgraziatamente siamo già molto prossimi al tetto delle performance. E purtroppo, utte le macchine funzionano con la corrente elettrica...
Cosa possiamo fare per ridurre i consumi?
Innanzi tutto ricorrere a vasche meglio isolate termicamente, magari in doppia camera come si fa per le vasche mediterranee.
Poi potremmo riflettere sull'intensità luminosa che arriva in vasca, e magari ricorrere a luci meno "aggressive ", come le lampade T5 o a LED (sempore che funzionino).
Potremmo accettare un rateo di crescita dei coralli meno spinto, e ridurre il numero di ore di luce.
In particolare per il raffreddamento delle vasche, potremmo poi valutare se possibile installare delle piccole torri di evaporazione (in USA ce ne sono di commercialmente disponibili), i cui consumi energertici sono irrisori a fronte però di un ingombro considerevole e alcune piccole difficoltà di gestione (ad esempio il continuo approvvigionamento di acqua).
Purtroppo i consumi sono quelli... non c'è molto da fare...
La possibilità che dovremmo prendere tutti in considerazione, specie chi ha una vasca grande, che assorbe anche 4 o 5kW a pieno carico è di comprarsi un piccolo gruppo elttrogeno (da lavoro in continuo, non di emergenza), possibilmente a metano, e di autoprodursi l'energia necessaria.
Bisogna però:
1. avere soldi da investire;
2. avere le opportune conoscenze tecniche;
3. disporre delle adeguate conoscenze amministrative per gestire sorpattutto l'UTF;
4. avere a disposizione gli spazi necessari, perchè sono macchine rumorose (ergo, in condominio scordatevelo...);
5. gestire l'opportuna struttura "societaria" perchè bosogna acquistare il metano ad uso industriale e non civile, quindi non ci si può attaccare al gas di casa, altrimenti non è economico.
Non è facile, e forse nemmeno poi particolarmente economico...