Io dico guppo - guppa - guppi e guppe. Poi volendo aggiungo guppetti e guppette se sono avannotti riconoscibili.
Poi ci sono gli endler (M) e le endleresse (ovviamente F) così come li chiamo endlerini ed endlerine se non sono ancora adulti.
Come scherzosamento dico un portaspada e una portaspada che diventano spadini e spadine se sono giovani ma già sessualmente identificabili.
Se li chiamo xipho, ovviamente li declino ma solo al maschile (xipho - xiphi) ma qui già siamo in un discorso moooolto più formale
Per non parlare, poi, di un "plato" che si accoppia con una "platessa" e di un "mollo" che fa la corte a una "molla" quando intendiamo parlare dei "molly baloon".
Quando il discorso gira sui blackmolly, scrivo "BMollo" e "BMolla"
Poi parlo di pandini (per i cory), di ancy, di pleco, di botia, di trico, di danio, di tani.
E azzardei un "discO" e una "discA": in questo forum non farei problemi...
Concordo per non declinare IL Betta (rimane così al M, al F ed al S e al Plurale.
E tutti rientrano nella categoria "PESCIAZZI"
Io trovo tutto questo molto "poetico". Il fatto di dare loro dei "soprannomi" li rende parte della nostra vita ed è indice di un rapporto intellettualmente intimo con loro, come faremmo con un familiare stretto: non mi sognerei mai di chiamare mia sorella col cognome...
n.b.
Quando parliamo di negozianti e li chiamiamo "pescivendoli", secondo voi al singolare fa "pescivendolo"?
