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ciao a tutti,scusate l'intrusione poco utile all'argomento.
io quando ero piccolo mi ricordo che avevo 2 pesci rossi,in una vaschetta che sara' stata di 10lt al massimo, senza filtro,senza piante e niente...
i pesci non boccheggiavano,non stavano male,e sono vissuti tutti e 2 per circa 7/8 anni...
coincidenza?
sono sicuro che in un bell'acquario grosso e ben tenuto vivano alla grande,ma far sentire in colpa rosso&blu non mi sembra il caso...
scusate per l'OT
non hanno "vissuto" x 7/8 anni, hanno sofferto sopravvivendo x 7/8 anni
se nn facessimo sentire in colpa nessuno,terremo tutti i pesci senza filtro in 10litri. ma ti pare!
se nn facessimo sentire in colpa nessuno,terremo tutti i pesci senza filtro in 10litri
Non credo che il senso di colpa serva a migliorare la sensibilità delle persone per gli animali... A certi livelli credo che sia una cosa innata, come tutte le forme di sensibilità. E' difficile da acquisire, anche se non per questo bisogna rinunciare alle campagne di sensibilizzazione, alle dernunce, alle lotte. Ma la sensibilità non si può imporre, e comunque varia molto a seconda delle culture. Noi mangiamo le mucche, che in india sono sacre. In oriente mangiano i cani, e la sola idea a noi fa inorridire. Io per esempio considero una forma di crudeltà tenere un cane di grossa taglia in appartamento, anche se iperaccudito, considero crudele e snaturante insegnare ad un cane (anche di piccola taglia) a fare i suoi bisogni sul giornale per non doverlo portare fuori alle 6 del mattino.
Conosco persone sensibilissime ai temi animalisti che, quando hanno saputo che mi ero tanto sbattuta per i miei pesci hanno sgranato gli occhi dicendomi: ma sono solo due pesci rossi!
Con questo non voglio dire che sia tutto legittimato dalle differenze culturali: ci sono cose che, indipendentemente da sensibilità personale e culturale, sono inaccettabili. il punto è stabilire QUALI sono.
E qui sta il difficile: lo vediamo anche nel dialogo tra culture: per molti occidentali in velo integrale è sentito come un'inaccettabile soppressione della dignità della donna; certi nostri usi alimentari sono giudicati barbari altrove...
Penso che assolutizzare il proprio punto di vista come l'unico corretto non sia la maniera migliore di portare avanti i rapporti.
Senza contare che ognuno ha la sua scala di valori: io mi sono resa conto che in questi giorni ho badato più ai pesci che a mio figlio, e questo - col senno di poi e ora che i pescetti stanno meglio - lo reputo senz'altro un errore.
Detto ciò... io avevo postato il mio messaggio proprio perché mi facevo scrupolo di garantire ai miei pesci il massimo benessere. Anch'io sono vittima di una cultura che considera accettabile allevare i pesci rossi in vaschette. Se avessi saputo prima tutta la storia, avrei valutato meglio le mie scelte.
Infine... io ho il sospetto che quasi tutti gli animali, tranne quelli che hanno una lunga tradizione di addomesticamento, in fondo soffrano e siano sacrificati in cattività. Anche i pesci tenuti nei migliori degli acquari forse starebbero meglio liberi. Ma si sa, l'uomo è la specie dominante, e le regole le detta lui... è lui che decide qual è il livello di benssere accettabile per un animale, e in qualche modo si autoassolve.
Mi spiace, so che queste mie osservazioni provocheranno non pochi malumori, ma secondo me è importante essere consapevoli che nell'interazione uomo-animale è difficile che si instauri un rapporto "paritario". Di solito è l'animale che ha la peggio...
Con questo sono comunque contenta di aver tanto brigato per i miei pescetti e di aver assicurato loro una vita migliore, grazie anche a i vostri preziosi suggerimenti!
Sono d'accordo con te, e ritengo però che certi comportamenti nei confronti degli animali siano dettati più dall'ignoranza delle loro esigenze piuttosto che dalla cultura. E' vero che i pesci stanno tutti meglio in natura, probabilmente, ma è anche vero che di sicuro tra quelli che stanno male in posti stretti i pesci rossi sono ai primi posti... Il fatto è che se si pensa a un pesce rosso non si pensa a come è da grande (20cm)... e a quanto è svelto nei movimenti e bisognoso di spazio, perchè tutti abbiamo l'immagine del pesce rosso come di un pesciolino carino e simpatico lungo 4 o 5 cm... che in una vaschetta di plexiglass vive comodissimo... Quindi l'importante secondo me non è colpevolizzare (cosa che nella maggior parte dei casi non fa altro che allontanare i neofiti facendo loro commettere grossi errori), ma far capire quali sono le esigenze di base e le caratteristiche delle singole specie, in modo da metterli nelle condizioni di decidere cosa fare coi propri pesci avendo delle conoscenze un po' più adeguate...
Penso che assolutizzare il proprio punto di vista come l'unico corretto non sia la maniera migliore di portare avanti i rapporti.
io avevo postato il mio messaggio proprio perché mi facevo scrupolo di garantire ai miei pesci il massimo benessere.
Anche i pesci tenuti nei migliori degli acquari forse starebbero meglio liberi.
Ma si sa, l'uomo è la specie dominante, e le regole le detta lui... è lui che decide qual è il livello di benssere accettabile per un animale, e in qualche modo si autoassolve.
è importante essere consapevoli che nell'interazione uomo-animale è difficile che si instauri un rapporto "paritario". Di solito è l'animale che ha la peggio...
Con questo sono comunque contenta di aver tanto brigato per i miei pescetti e di aver assicurato loro una vita migliore, grazie anche a i vostri preziosi suggerimenti!
ciao
elena
BRAVA ELENA!!!parole sante!!! condivido pienamente il tuo pensiero!
e comunque, ti faccio i miei più grandi e vivi complimenti per come stai curando i tuoi pinnuti. Davvero brava!
non hanno "vissuto" x 7/8 anni, hanno sofferto sopravvivendo x 7/8 anni
se nn facessimo sentire in colpa nessuno,terremo tutti i pesci senza filtro in 10litri. ma ti pare!
allora rispondo solo per educazione e non per creare flame inutili.
sicuramente ne sapete piu' voi di me in campo di acquariofilia e di come tenere i pesci, ma sicuramente non puoi sapere se i MIEI pesci rossi erano vissuti o SOPRAvissuti, non li hai conosciuti e non sai parlare con i pesci (almeno credo... )
infine ti rispondo dicendoti che anche se hai un'acquario di 200lt i pesci che hai dentro soffrono lo stesso,sia perche' in natura hanno un'intero corso del fiume in cui vivere, sia xke' ogni volta che vedono passare un umano o un animale domestico nelle loro vicinanze gli prendera' sicuramente una tachicardia allucinante...
con questo -mi ripeto- non voglio creare discussioni inutili,ma semplicemente dire che e' inutile dare degli insensibili a persone che hanno commesso un'errore,saranno esseri viventi e mi dispiace x loro, ma non bisogna mettere alla gogna nessuno per un pesce rosso in uno spazio ristretto...
ogni volta che vedono passare un umano o un animale domestico nelle loro vicinanze gli prendera' sicuramente una tachicardia allucinante...
veramente i miei sono i primi ad accorrere in superficie in cerca di cibo quando vedono passare qualcuno davanti all'acquario... Sono altri i pesci paurosi... non certo i pesci rossi...
Il fatto è che se si pensa a un pesce rosso non si pensa a come è da grande (20cm)... e a quanto è svelto nei movimenti e bisognoso di spazio, perchè tutti abbiamo l'immagine del pesce rosso come di un pesciolino carino e simpatico lungo 4 o 5 cm... che in una vaschetta di plexiglass vive comodissimo...
Sono d'accordo con te. Come vedi, è ancora un problema di cultura, intesa come l'insieme dei condizionamenti, delle esperienze, dei "sentito dire" in cui uno è immerso. Per questo è giusto anche fare informazione e dire: signori, se volete prendere un pesce che vive in poco spazio, NON prendete un pesce rosso. Il fatto che tradizionalmente il pesce rosso è visto come un animale poco esigente (vi ricordate la Cleo di Pinocchio?) è una forma di disinformazione che va combattuta appunto con un'informazione corretta.
Non credo che se si dicesse alla gente: se vuoi un acquario piccolo forse è meglio che prendi dei guppy, tutti continuerebbero a prendere dei pesci rossi che poi, puntulamente, muoiono...
Poi ci sarà sempre gente che se ne frega, che regala animali come fossero pelouches e poi li molla con un calcione in autostrada o li tiene in condizioni pessime, o si fa trascinare dalla moda di avere il rettile e altre simili cretinerie.... Però si son fatti tanti passi avanti da quando gli animali venivano tirati su a bastonate e a volte non serve essere esperti, basta semplicemente informarsi e farsi qualche domanda piuttosto che alzare le spalle e dire: boh, il pesce è morto...
sicuramente ne sapete piu' voi di me in campo di acquariofilia e di come tenere i pesci, ma sicuramente non puoi sapere se i MIEI pesci rossi erano vissuti o SOPRAvissuti, non li hai conosciuti
Ma che assurdità!
Non ho conosciuto neppure UN SOLO ebreo in un lager, eppure sono quasi sicuro che non se la siano spassata, sai?
Balabam ha dato ottimi consigli, peccato che anche 70 litri sono molto pochi per i Carassius auratus. Direi minimo 200, tanto per iniziare (e sono minimalista).
Quanto a Rosso e Blu che si lamentano dei pesci che si ammalano, nonostante tutte le loro "cure" (?), direi che forse parte della loro risposta risiede nel fatto che non sono mai entrati in una libreria per comprare un libro sui Pesci Rossi.
Non ci si laurea in Scienze Naturali navigando su un forum, come non si diventa capaci acquariofili senza leggere libri, senza avere conoscenze almeno minime di: Biologia, Chimica, Ecologia, Etologia, Meccanica, Fisica eccetera.
A Bologna è stata istituita la prima cattedra di Acquariologia italiana. Forse dovrebbero rendere obbligatorio almeno un simile esame, prima anche solo di pensare di avere l'idea di ospitare pesci.
ora grazie a te ho capito che l'acquariofilia non fà per me...
pur avendo un grande amore per gli animali in genere e per i pinnuti nello specifico, capisco di non essere in grado di curarli visto che, al contrario di te, io non sono un genio ne tantomeno lureato in acquariofilia, ma sono solo un umile informatico.
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"sono talmente appassionato di motori che se il mio vicino scoreggia gli chiedo che tempo a fatto" by Magico27