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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
Io sono da poco in questo ambiente, ma vedo che la maggioranza della dente riesce a mandare avanti splendidi acquari con pesci in ottima salute senza improbabili filtri che cercano di far lavorare batteri in condizioni particolari.
Magari provo a proporre qualche soluzione alternativa, dato per assodato che le piante sono delle buone asportartici di nitrati e fosfati, ci sarebbe la possibilità di un rifugium con fotoperiodo opposto alla vasca oppure i filtri ad alghe. Anche questi sistemi hanno i loro difetti e problemi, ma ritengo che in tutti i casi il metodo migliore sia la vecchia e cara corretta gestione.
Io sono da poco in questo ambiente, ma vedo che la maggioranza della dente riesce a mandare avanti splendidi acquari con pesci in ottima salute senza improbabili filtri che cercano di far lavorare batteri in condizioni particolari.
Magari provo a proporre qualche soluzione alternativa, dato per assodato che le piante sono delle buone asportartici di nitrati e fosfati, ci sarebbe la possibilità di un rifugium con fotoperiodo opposto alla vasca oppure i filtri ad alghe. Anche questi sistemi hanno i loro difetti e problemi, ma ritengo che in tutti i casi il metodo migliore sia la vecchia e cara corretta gestione.
Bella l'idea del rifugium, però io intendevo un filtro interno non una sump(che sarebbe certamente migliore ma non tutti se la possono permettere).
Per la gestione non metto in dubbio che le vasche con cambi d'acqua,filtro esterno...
non funzionino ma solo che non sono sistemi naturali.
Per esempio sono stati fatti sperimenti che con la flora creata dai fanghi mangiata dai pesci riesca a ridurre malattie,poi per non parlare degli altri effetti positivi dei fanghi.
Per i fosfati questo è un approfondimento,una sperimentazione
Quote:
in tutti i casi il metodo migliore sia la vecchia e cara corretta gestione.
Io non vedo nulla di nuovo in quanto dite, nè alcuna sperimentazione... nel 2006 qui e in altri forum si prlava dei fanghi in questi termini, leggete i mitici "fanghi di Poldo":
Non vedo nessuno che si sia accalorato... l'unica precauzione che vi invito ad avere è di CIRCOSTANZIARE SEMPRE quando si parla di "sistemi alternativi".
Ok?!?
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Be neanche i filtri PMT (Poldo Media Tecnology) che vuoi fare tu pochi se li possono permettere.
Io non voglio fare un PMT,
secondo me un filtro del genere è da usare solo se hai vasche per riproduzioni o superstrapopolate.
Quote:
Per la gestione non metto in dubbio che le vasche con cambi d'acqua,filtro esterno...
Questa gestione è venuta fuori negli ultimi anni...
Io cerco di proporre una gestione quasi autonoma, sfruttando al meglio delle possibilità i batteri e i fanghi.
E voglio anche dimostrare che sono utilissimi per i nostri "amici" pesci.
Io cerco di proporre una gestione quasi autonoma, sfruttando al meglio delle possibilità i batteri e i fanghi.
E voglio anche dimostrare che sono utilissimi per i nostri "amici" pesci.
Io è un anno e mezzo che ho un acquario da 150 litri e da 6 mesi che ne ho uno da 50 litri e ho sempre avuto PO4 e NO3 non misurabili,sempre dovuto aggiungerli per le piante.
I cambi d'acqua li faccio comunque ogni 15 giorni per introdurre oligoelementi e microelementi presenti nell'acqua che introduco.
Comunque seguo con attenzione,solo quando dite le cose specificate bene di cosa parlate-28-28-28
In realtà si e prevede un tubicino e poco più come dicevi tu
agli inizi della mia passione acquariofila feci un esperimento: infilai un tubicino da aeratore all' uscita del tubo del filtro, l' altro capo portava un filo d' acqua dentro una "stagna" da 5 lt in plastica (quelle da acqua distillata). Dalla stagna l' acqua rientrava in vasca per troppo pieno (altro tubicino, più grande inserito in un buco della stagna fatto al livello giusto per non allagare casa).
Non ricordo perchè feci questo ma dopo pochi giorni, sul fondo della tanica c'era un bello strato di residui ( sicuramente non avevo fanghi e sembrava piuttosto flocculato) e decisi di togliere tutto perchè l' acqua li dentro puzzava un pò...
non ricordo quale fosse lo scopo dell' esperimento all' epoca, ma me ne sono sempre ricordato perchè la quantità di sedimenti mi impressionò.
Tornando a noi sto pensando di fare qualcosa di simile, inizialmente senza ne spugne ne altro, per vedere se si deposita roba perchè i po4 da soli non ci vanno sicuro, l' unica possibilità è che siano chelati dai fanghi o dio solo sa cos' altro. Poi aumenterei un pochino la corrente nella tanica e diminuirei le sue dimensioni, perchè credo che l' effetto maleodorante del primo esp. fosse dovuto a zone di ristagno. sono combattuto fra una tanica sfruttata solo per metà dell' altezza con uno "sbarramento" che costringa l' acqua in entrata a passare a pochi cm dal fondo per poi risalire e tornare in vasca; oppure un recipiente rotondo in cui sfruttare una corrente a vortice...tipo vortex, ma lento
per l' eliminazione del sedimentato sono più propenso al tubicino aspirante che alla spugna, sempre per tener meglio d' occhio il tutto.
che ne pensi frankys? facciamo qualche "accrocchio" e proviamo?
I cambi d'acqua li faccio comunque ogni 15 giorni per introdurre oligoelementi e microelementi presenti nell'acqua che introduco.
Comunque seguo con attenzione,solo quando dite le cose specificate bene di cosa parlate
Secondo me per avere una maggiore stabilità i cambi bisogna farli il meno possibile.
L'acqua matura si arricchisce di molte sostanze " miracolose" per pesci e piante.
Per dare alimento alle piante inserisci un po' di mangime in più del necessario,i valori si alzeranno di conseguenza.
Per esempio una volta con un filtro di amburgo si riuscì ad ottenere con successo una riproduzione di discus con GH 11 :#O, ed il fango svolse una funzione fondamentale per l'alimentazione degli avanotti.
Quote:
Tornando a noi sto pensando di fare qualcosa di simile, inizialmente senza ne spugne ne altro, per vedere se si deposita roba perchè i po4 da soli non ci vanno sicuro, l' unica possibilità è che siano chelati dai fanghi o dio solo sa cos' altro. Poi aumenterei un pochino la corrente nella tanica e diminuirei le sue dimensioni, perchè credo che l' effetto maleodorante del primo esp. fosse dovuto a zone di ristagno. sono combattuto fra una tanica sfruttata solo per metà dell' altezza con uno "sbarramento" che costringa l' acqua in entrata a passare a pochi cm dal fondo per poi risalire e tornare in vasca; oppure un recipiente rotondo in cui sfruttare una corrente a vortice...tipo vortex, ma lento
per l' eliminazione del sedimentato sono più propenso al tubicino aspirante che alla spugna, sempre per tener meglio d' occhio il tutto.
che ne pensi frankys? facciamo qualche "accrocchio" e proviamo?
Ecco,parliamone.
Entro domani ti allego i miei progetti.
agli inizi della mia passione acquariofila feci un esperimento: infilai un tubicino da aeratore all' uscita del tubo del filtro, l' altro capo portava un filo d' acqua dentro una "stagna" da 5 lt in plastica (quelle da acqua distillata). Dalla stagna l' acqua rientrava in vasca per troppo pieno (altro tubicino, più grande inserito in un buco della stagna fatto al livello giusto per non allagare casa).
Non ricordo perchè feci questo ma dopo pochi giorni, sul fondo della tanica c'era un bello strato di residui ( sicuramente non avevo fanghi e sembrava piuttosto flocculato) e decisi di togliere tutto perchè l' acqua li dentro puzzava un pò...
non ricordo quale fosse lo scopo dell' esperimento all' epoca, ma me ne sono sempre ricordato perchè la quantità di sedimenti mi impressionò.
Forse i flocculi di fanghi " cadono quando hanno spazio e condizioni adatte.
Da quello che ho capito i fosfati si accumolano nei PAO che a sua loro volta si trovano all' interni dei fanghi.