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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
Il ferro è considerato il vero fattore limitante per le alghe, le alghe possono utilizzarlo nella forma Fe2+ e Fe3+, ma non in forma chelata o ossidata............il vero problema anche in presenza di forme legate ad altri composti (come il carbonio organico, o le forme chelate)è che questi legami si sciolgono facilmente in presenza di illuminazione soprattutto con le alte gradazioni di colore. Le radiazioni luminose molto alte sono in grado di rompere questi legami rendendo il ferro nuovamente disponibile per le alghe che lo assimilano subito anche se in minime percentuali (0.005ppm), cosa che le piante non sono in grado di fare immediatamente e non al di sotto di certe concentrazioni. In presenza di alte concentrazioni di nitrati e fosfati, le alghe possono rimanere entro limiti accettabili, ma se viene fornita una fonte di ferro a causa di una errata illuminazione o fertilizzazione, le alghe prendono subito il sopravvento, anche perchè rispetto alle piante riescono a reagire prontamente ai cambiamenti di condizioni.
La crescita algale è causata anche solo da concentrazioni che i nostri test non sono in grado di misurare........per questo motivo è sempre meglio fertilizzare ferro nel fondo piuttosto che in colonna, proprio per favorire le piante che tramite apparato radicale possono utilizzarlo a differenza delle alghe che ne sono prive.
Questo è veramente illuminante, perchè io ho sempre pensato che i chelanti usati in acquariologia tenessero conto delle radiazioni luminose adottate e della temperatura, e che l'unico fattore limitante fosse il pH, lo so che col tempo si degradano e perdono potere sequestrante, ma ero convinta che solo le piante riuscissero a utilizzarlo.
Grazie.
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Tutto ciò che è "diverso" ci arricchisce poichè ci pone davanti realtà alternative su cui riflettere
ne sarai avverso solo nel caso in cui contrasta con i tuoi interessi personali, in quel caso, la denigrazione è l'arma per non gestirlo
Se hai tempo e voglia, ti consiglio questo libro di Diane Walstad "the Ecology of aquarium plants" è in inglese ma molto accessibile e senza troppi tecnicismi........ purtroppo la versione in italiano è ormai introvabile causa fallimento della casa editrice che ha curato l'edizione italiana.
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Sii avido di ascoltare e non di parlare.
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" (rasoio di Ockham)
Il ferro è considerato il vero fattore limitante per le alghe, le alghe possono utilizzarlo nella forma Fe2+ e Fe3+, ma non in forma chelata o ossidata............il vero problema anche in presenza di forme legate ad altri composti (come il carbonio organico, o le forme chelate)è che questi legami si sciolgono facilmente in presenza di illuminazione soprattutto con le alte gradazioni di colore. Le radiazioni luminose molto alte sono in grado di rompere questi legami rendendo il ferro nuovamente disponibile per le alghe che lo assimilano subito anche se in minime percentuali (0.005ppm), cosa che le piante non sono in grado di fare immediatamente e non al di sotto di certe concentrazioni. In presenza di alte concentrazioni di nitrati e fosfati, le alghe possono rimanere entro limiti accettabili, ma se viene fornita una fonte di ferro a causa di una errata illuminazione o fertilizzazione, le alghe prendono subito il sopravvento, anche perchè rispetto alle piante riescono a reagire prontamente ai cambiamenti di condizioni.
La crescita algale è causata anche solo da concentrazioni che i nostri test non sono in grado di misurare........per questo motivo è sempre meglio fertilizzare ferro nel fondo piuttosto che in colonna, proprio per favorire le piante che tramite apparato radicale possono utilizzarlo a differenza delle alghe che ne sono prive.
davvero illuminante! A questo punto avrei l'ennesima domanda per te: stando cosi le cose, avendo delle piante che richiedono la fertilizzazzione in colonna, dovrebbe essere automatico avere un po di alghe dato che queste ultime assumono il ferro sempre e comunque piu velocemente delle piante!!
c'è un modo per conciliare fertilizzazione in colonna (specie coi fertilizzanti all in one) e l'assenza di alghe? fermo restando giusta graduazione, vasca ben piantumata e non sovrappopolata etc..
Attenzione, non bisogna pensare che le alghe debbano per forza essere presenti perché più facilmente adattabili, ma prendono il sopravvento quando trovano le condizioni favorevoli a causa di una errata gestione o di antagonisti (piante) in sofferenza. Quindi fertilizzare in colonna non è sbagliato ma semplicemente in determinate condizioni può risultare controproducente.
Per rispondere sopra, il ferro gluconato ha un legame più debole rispetto al chelato.
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Sii avido di ascoltare e non di parlare.
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" (rasoio di Ockham)
Mkel non sapevo tutto ciò... Pensavo che le alghe avessero beneficio solo con no3 e po4. Non avrei immaginato mai che anche il fetto possa essere una causa.
Ti chiedo un aiutino allora: quando avrai tempo potresti dare un'occhiata ad una mia discussione aperta settimane fa per darmi una mano a proposito? Grazie.
La discussione la trovi qui: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=356943