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Originariamente inviata da Nessuno
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Ciao,
Mi fa piacere che hai trovato un'acqua così buona, ma riducendo la salinità con acqua osmotica hai rovinato tutto... Non hai diluito solo la salinità, ma anche tutti gli altri valori!!.
N.
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Ma non so!!! chimicamente parlando se io diluisco qualcosa diciamo ad esempio 100g di zucchero in un litro di acqua otterrò' una soluzione acquosa di zucchero al 10 % che bevuta avra' un gusto X e che mi fara' campa' diciamo per esempio 10gg
ora ipotizzando che io realizzi una soluz[B]ione con un quantitativo di acqua superiore ma stessa quantita' di zucchero avrei si una soluzione molto piu diluita, ma la quantita' di zucchero disciolta sarebbe sempre uguale aumenterebbe solo il volume, questo significa che per camoa' 10gg devo solo berne di +...credo sia uguale per le sostanze disciolte nel mare e poi diluite con acqua osmotica ho solo aumentato il volume devo fare solo dei cambi piu' frequenti per dare un giusto apporto di sostanze a gli animali.
Poi sono new di questo settore e questo e solo il mio pensiero potrei anche sbagliarmi quindi la parola ai + anziani

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Comunque leggi qui cosa ho rubato da un sito.
L'acqua marina è salata: essa è, in effetti, una complessa soluzione in acqua pura di numerosi sali dissociati, cioé scomposti negli elementi chimici che li costituiscono.
La sua composizione è pressoché costante in tutti i mari, sebbene accurate analisi dimostrino che esistono variazioni regionali. L'acqua di mare è mediamente composta per il 96,5 % da acqua e per il 3,5% da sali; gli specialisti preferiscono tuttavia esprimere la "salinità" in parti per mille (es. 35‰).
La salinità subisce variazioni soprattutto nell'ambito superficiale in rapporto all'entità della evaporazione e degli apporti delle precipitazioni metoriche e delle acque continentali (fiumi e acque di fusioni dei ghiacciai): nei mari polari la salinità superficiale assume valori di 32-33 g/l, nei mari caldi delle fasce tropicali, dove massima è l'evaporazione, si registrano valori di 36

g/l; nei bacini interni le variazioni sono più ampie a causa della scarsità di comunicazione e di mescolamento con le acque oceaniche: così, nel golfo di Botnia (Mar Baltico sett.) la salinità è anche inferiore a 5-6 g/litro, mentre nel Mar Rosso supera i 40 g/litro.
In superficie e in prossimità delle coste la salinità presenta variazioni anche stagionali, negli oceani rimane praticamente costante.
In profondità, in genere, la salinità è leggermente inferiore ai valori di superfice e non subisce sensibili variazioni.
I rapporti quantitativi tra i principali costituenti rimangono invariati al variare della salinità e quindi è possibile determinare la salinità complessiva in funzione della concentrazione di un solo elemento, in genere il cloro (clorinità) che è l'elemento maggiormente presente.
La salinità media superficiale degli oceani è normalmente compresa tra il 33‰ e il 37‰; tuttavia in zone più chiuse con scarsi apporti d'acqua dolce, dove l'evaporazione è maggiore, arriva fino a valori di 40 g/litro, mentre in zone soggette a scarsa evaporazione e a ingenti apporti di acqua dolce si misura una salinità superficiale bassa o addirittura molto bassa fino quasi a raggiungere i 5 g/litro
Nei mari italiani, in superficie, la salinità è compresa tra il 37,70‰ e il 38,50‰, con punte minime del 32,70‰ dovuta ad apporti di acqua dolce. Infatti il modo in cui varia la salinità dipende quasi interamente dal bilancio tra evaporazione e precipitazioni e dall'entità del mescolamento tra acque superficiali e profonde; inoltre, come già detto sopra, essa risulta soggetta a più ampie variazioni nella fascia costiera, dove le azioni modificatrici sono più intense e mutevoli.
La salinità' del nostro mare e' superiore percè