ilVanni, ci sei quasi.
Quello che affermi sarebbe vero se la costante di dissociazione dell’acido carbonico fosse alta K= a 1 o quasi, dove K = [H+] [HCO-]/[H2CO3]. Ovvero sarebbe vero se l’acido carbonico fosse un acido forte. Ma ciò non è. La K di dissociazione bassa è il motivo per cui avviene l’esatto contrario di quello che accadrebbe se si trattasse di un acido forte. Ovvero è il motivo per cui una soluzione dell’acido carbonico e di un suo sale permette di avere una soluzione tampone.
Mi rendo conto che non è un concetto immediato, però una rappresentazione grafica del fenomeno ci può aiutare a comprendere meglio questo concetto.
Se andiamo a riportare graficamente le variazioni di concentrazione dell’acido carbonico e del bicarbonato al variare del pH, ovvero se costruiamo una curva di dissociazione partendo dalla formula di sopra otteniamo il grafico riportato in questa pagina:
http://www.walterperis.it/chimica/gr...generale_2.JPG
Introducendo H+ (ovvero introducendo CO2) il pH diminuisce e l’equilibrio si sposta verso sinistra.
Come vedi, più il pH si abbassa, più aumenta la concentrazione di H2CO3 e, al contrario, diminuisce la concentrazione dello ione bicarbonato HCO3- (e non aumenta come si può pensare se non si tiene conto che la costante K è bassa).
Quindi in conclusione:
1) il KH diminuisce al diminuire del pH;
2) continuando a somministrare CO2 ad una soluzione tampone acido carbonico-bicarbonato (acquario di Pascqualino) lentamente (e su questo aggettivo siamo d’accordo) la basa coniugata della dell’acido carbonico diminuisce (ovvero lentamente cala la concentrazione dei bicarbonati) ovvero diminuisce la durezza temporanea.
Naturalmente l’acquario non è una soluzione così semplice e le cose sono più complesse, però il principio generale è quello che ho esposto.