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Vecchio 04-11-2009, 09:07   #21
ALGRANATI
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Allevamento della Orchid Dottyback (Pseudochromis

fridmani) PARTE 1

Introduzione

L'allevamento di pesci in cattività in un acquario marino è uno dei modi migliori per aumentare la disponibilità di animali vivi. Tuttavia, vi è solamente una limitata quantità di pesci in acquari marini disponibile per gli hobbisti poichè la maggior parte delle nozioni per allevare questi pesci sono tenute segrete. Nella Parte 2 di questo articolo spiegherò come ho allevato con successo l'Orchid dottypack (Pseudochromis fridman) fino all'età adulta. Gli articoli descriveranno ogni nidiata che tentai di allevare e daranno informazioni sull'efficacia o meno delle tecniche che ho usato. Non fu un facile obbiettivo ma ora ho trovato un metodo per l'allevamento e la crescita di questi bellissimi pesci in piccola quantità che può essere utilizzato dagli hobbisti dedicando tempo e sforzi.

Orchid Dottyback

Pseudochromis fridmani, l'Orchid dottyback è del gruppo dei Pygmy basslets originari del Mar Rosso. Sono pesci di natura molto diffidenti,ma fortemente territoriali. In natura si alimentano di piccoli crostacei e depositi di placton, quando sono in cattività prendono decisamente e rapidamente la maggior parte del cibo offerto facendoli una buona scelta per la scogliera dell'acquario. Ho avuto un paio di P. fridman nella scogliera della mia vasca per circa sei mesi prima che realizzasi che essi stavano covando. Il primo agglomerato di uova lo trovai per caso, una palla di circa 15 mm di diametro posta in una conchiglia tropicale bernacle coperta da Xenia. Dopo una breve incertezza ( dove mettere una nuova vasca?) , decisi di tentare di allevare alcune future nidiate. Dopo un tentativo fallito di prendere un agglomerato di uova dall'interno un pezzo di roccia viva e una fessura mancata, i genitori deposero di nuovo le uova.Fortunatamente questa volta il maschio si mise in un pezzo di roccia viva disposto convenientemente in fondo all'acquario. Non era la prima volta che notai che la femmina aveva le pinne stracciate e rotte dopo la deposizione delle uova così da sembrare che l'accoppiamento sia una rozza relazione! Dopo la deposizione delle uova la femmina non prende cura delle uova ed è tenuta a bada dal maschio che protegge la presa.Man mano che si avvicina il tempo di schiusura il maschio rimane sempre più a lungo con le uova.Le larve appaiono quattro giorni dopo la deposizione, circa un'ora o due dopo che non c'è più luce.

Nidiata uno

Un nuovo piccolo vivaio d'incubazione era ora completo, consistente di un bacino da 50 litri contenente alcune rocce vive e due piccole vasche sovra illuminate da due tubi fluorescenti da 30W. Le uova sono state rimosse dalla vasca con gli scogli tre ore prima che la luce si spegnesse nella notte esse erano per la covata. Avevo costruito un dispositivo di covata per le uova poichè è noto che il vigoroso squotimento dei maschi aiuta l'emersione dei piccoli
Usando una valvola ad aria ho potuto controllare il movimento delle bolle verso l'alto attraverso un tubo di pvc. Dalla cima del tubo aggiunsi le uova, l'idea era che la lenta fuori uscita delle bolle aumenterebbe e urterebbe l'agglomerato di uova senza troppa urgenza e portando le uova in superfice e fuori. Lavorai perfettamente! Appena aprii il soffio d'aria l'agglomerato di uova fu urtato e i piccoli cominciarono a emergere. Nei 20 minuti seguenti i piccoli continuarono a nascere e alla fine vi erano solo sei piccoli fra 1000 che non emersero. I piccoli erano 2-3 mm lunghi e apparivano come piccole esche di vetro. Sfortunatamente non avevo pronta alcuna coltura di rotifer per questa nidiata e così tutto ciò che potei offrire fu nuovamente una covata di Artemia. Sebbene ne mangiarono poco, ciò provò che era troppo grande per i piccoli e morirono d'inedia nei tre giorni seguenti. Fu chiaro che avevo bisogno di rotifer per almeno la prima settimana dello sviluppoi e forse anche più a lungo.

Nidiata due

Alla fine ricevettti alcuni rotifers e iniziai le culture che diedero buoni risultati. Li alimentavo su schiuma e il metodo V8 di Martin Moe. I genitori deposero ancora uova ma non ero sicuro in quale giorno. Presi le uova circa alle 23 , non capendo se avevano 3 o 4 giorni e decisi di lasciare le uova fino alla notte seguente per essere certo che erano pronte per schiudersi. Sfortunatamente alla mattina la maggior parte delle uova era morta, solamente circa un centinaio si erano schiuse durante la notte e ora stavano nuotando nel vivaio. Ciò ovviamente vuol dire che avevo considerato date errate. aggiunsi poche migliaia di Rotifers nella vasca della nidiata e alla fine della giornata vidi molti piccoli con i rotifers nel loro stomaco. Vi fu una mortalità del 40 per cento per la fine del giorno successivo ma abbastanza pochi guizzavano in giro. Alcuni dei piccoli sembravano non avere abbastanza cibo nello stomaco ma altri apparivano pieni ed erano veramente attivi. Per iniziare con i piccoli sembrava che prendessero i rotifers mentre nuotavano ma dal terzo giorno cominciai a notare una più chiara assenza dai pesciolini. Il pesciolino si ferma di fronte alla vittima di metallo e posiziona il suo corpo a S quindi si oppone al rotifer, lo inghiotte quindi si muove sentendosi molto fiero di se stesso!. Alimentavo i rotifers due volte al giorno e arricchendoli con del fitoplancton in bottiglia ma mi sembrava che la quantità che davo ai piccoli era ancora troppo bassa ed ero preoccupato per la qualità nutrizionale dei rotifers. Nel quarto giorno c'erano ancora circa 40 piccoli vivi.
La quantità diminuiva ogni giorno ma alcuni sembravano star bene con lo stomaco pieno e molto attivi.C'era sempre qualche piccolo che girava con lo stomaco vuoto ed io non capivo se ciò era dovuto a scarsità di concentranzione di cibo , scarsa qualità nutrizionale o qualche altro fattore. Ora stavo usando fitoplancton sterile, seccato a spruzzo per i rotifers, usando Nanocloruro per la coltura dei rotifers e Isochrysis per arricchirli per un paio di ore prima di darli ai piccoli.Nel sesto giorno erano rimasti pochi piccoli ed ero sicuro che il motivo era mancanza di cibo. Quelli che erano rimasti erano cresciuti di 6 mm. in lunghezza e i loro corpi erano diventati più grossi con il tratto digestivo dritto facilmente visibile. L'ultimo dei piccoli arrivò a sette giorni il che non credo che fu male per la seconda nidiata. Ora ho colture di rotifer più grandi pronte per la prossima nidiata.

Nidiata tre

Rimossi le uova di questa nidiata dai genitori un giorno prima che si schiudessero. Durante la notte si dovevano schiudere le uova mostravano gli occhi riflettenti dei piccoli e c'era un gran movimento. Alle 22,30 circa cominciai ad agitare le uova usando il dispositivo di covata,ma non mostravano alcuna intenzione di venir fuori.Solo dopo che le uova restarono al buio per almeno un'ora i piccoli cominciarono a emergere. Agitai le uova al buio per almeno mezz'ora ma solamente un 15% si schiuse. Le altre potei osservare che si agitavano dentro le uova ma la maggior parte non nacque. Sembrò sia che non si erano sviluppati così rapidamente come quelli che erano rimasti con i genitori sia che vi fosse qualche mancanza necessaria per farle schiudere.
Forse il maschio aiuta a tenere le uova pulite e aereate, o può essere che altro sia necessario per aiutare la nascita. Radunai e arrichii circa 70000 rotiferi dal recipiente di coltura e li aggiunsi all'incubatoio. Alla fine dei giorni successivi vi erano circa 300 pesciolini, la maggior parte dei quali si stavano alimentando. Entro la fine del settimo giorno circa 80 pesciolini morirono. Il tasso di mortalità è stato ragionevolmente stabile ma la maggior parte di quelli morti sembravano robusti. Comunque mi preoccupavo per le caratteristiche nutrizionali dei rotiferi negli incubatoi. Una volta fuori del loro ambiente di cultura i rotiferi perdono la maggior parte del loro valore nutrizionale. Ero anche preoccupato che i pesciolini iniziavano a mostrare un gonfiore sulla testa e avevano la tendenza di raccogliersi negli angoli. Nell'ottavo giorno iniziai ad aggiungere un pò delle nuove artemie nate che furono prontamente prese dai pesciolini , comunque la maggior parte del cibo nell'incubatoio sembrava essere riciclato attraverso lo scarico e quindi rientro nella vasca, questo cibo era certamente povero dal punto di vista nutrizionale. Nel decimo giorno lo stomaco dei pesciolini sviluppò un percorso digestivo più complesso.
Prima il percorso digestivo cominciò ad allungarsi e a svilupparsi con configurazione a U e poi, continuando lo sviluppo, si formò un anello completo. Man mano che i pesciolini crescevano la chiusura dell'anello del percorso digestivo continuò. Purtroppo nel tredicesimo giorno solo 25 pesciolini erano ancora vivi. I più grandi erano lunghi 10 mm. e iniziarono a mostrare la testa biancastra indicando deposito di calcio nel cranio e qualche leggero colore rosso sul davanti della bocca. Alta mortalità continuò finchè rimasero solo 6 pesciolini nel quindicesimo giorno. Misurazioni sulla qualità dell'acqua mostrava che i livelli di nitriti e di ammoniaca erano troppo alti e così feci grandi cambiamenti di acqua. Cominciava ad essere chiaro che avrei dovuto cambiare l'incubatoio per fornire cibo altamente nutritivo e acqua più pulita. L'ultimo di questa nidiata arrivò a 18 giorni. Non sapevo se la mortalità era dovuta ad una concentrazione troppo bassa di cibo, povero dal punto di vista nutrizionale, insufficiente qualità dell'acqua o infezioni di batteri. Lavorai sulla quantità insufficiente di cibo e la qualità nutritiva del cibo e così arrivai alla mia prossima tecnica di allevamento dei pesciolini.

Nidiata quattro

Il nuovo metodo per questo gruppo consiste di un contenitore di plastica nera da 230 litri con tre lampade fluorescenti da 30 W. Usai un filtro fluidificato di sabbia che circolava intorno a se stesso e a una pompa che estrae una lenta alimentazione dal contenitore.Aggiunsi rotiferi nel contenitore per raggiungere la concentrazione di 4-5 per ml e aggiunsi fitoplancton direttamente nel contenitore con l'obbiettivo di arricchire continuamente i rotiferi. Una consistente ricerca è stata fatta sulle necessità del DHA:EPA (rapporto grasso acido ) delle larve di pesce ( in particolare sulle speci da allevamento per cibo) e fornendo 2 parti DHA e una parte di EPA è il rapporto consigliato. Per raggiungere ciò usai 12 parti di Isochrysis e una parte di Nannochloropsis. Ciò era molto diverso dall'ultima nidiata ove alimentavo principalmente Nannochloropsis. Circa 500 pesciolini nacquero da questo gruppo.I pesciolini crescevano bene e avevo ancora circa 500 pesciolini nel tredicesimo giorno, dopo di che sfortunatamente sorsero dei problemi. Il filtro non riusciva a far fronte al carico biologico del sistema e il livello di ammoniaca era salito a oltre 0,5mg/l. Anche i pesciolini stavano consumando una gran quantità di rotiferi e non riuscivo più a mantenere la concentrazione intorno a 1mg/l. Non ho utilizzato l'artemia fino al tredicesimo giorno poichè esse sono una sorgente di cibo più povero dal punto di vista nutrizionale per i pesciolini. L' artemia nata nuovamente (instar 1) non nutre finchè non ha fatto la prima muta circa dodici ore dopo, comunque dopo la nascita perdono rapidamente il loro valore nutritivo e non lo riguadagnano finchè non iniziano l'alimentazione nello stadio instar 2 . Poichè l'Artemia instar 2 sembra troppo grande per i pesciolini tentai e diedi solamente Artemia che aveva meno di tre ore. Nel ventesimo giorno ci fu una mortalità di circa il 50% ma avevo ancora 240 pesciolini. I rotiferi per lo più nonc'erano più e ora i pesciolini si alimentavano sull'Artemia instar 2 e 3 che era stata alimentata nello stesso rapporto del fitoplancton come i rotiferi.
I pesciolini iniziarono a prendere sembianza di pesci e sui fianchi avevano la più leggera pigmentazione rossa. I danni fisici ora cominciarono ad essere un problema.Persi almeno 80 pesciolini sia restando intrappolati sotto gli apparati o nel menisco dell'acqua fra una linea d'aria ed il lato del contenitore.Mi preoccupavo anche che i pesciolini si radunavano negli angoli e molti di loro urtavano con la testa contro il contenitore. Le cose non andarono meglio ed persi altri 130 pesciolini nel 23esimo giorno. Da ora i pesciolini hanno raggiunto lo stadio post-larvale, la testa era piu larga, il corpo più profondo e gli occhi più scuri e avevano anche una aspetto più opaco. Sfortunatamente molti pesciolini avevano delle deformità alla bocca. Sembrava che tutte le parti della bocca fossero presenti ma la bocca restava sempre aperta . Non sapevo se la causa era una mancanza di vitamina (probabilmente vitamina C) o dovuto all'eccessivo sbattere della testa poichè i pesciolini continuamente nuotavano contro il lato del contenitore o sembrava che lo mordessero.
P. Fridmani cominciò le metamorfosi intorno al 26iesimo giorno e nel 24esimo giorno avevo ancora circa cento pesciolini. Il pesciolino più grande era lungo 12 mm., la pigmentazione stava crescendo sui fianchi e iniziarono ad avere un aspetto più da dottybacks e meno da larve. Comunque entro il 29esimo giorno nessun pesciolino aveva fatto metamorfosi e cominciavo a preoccuparmi. Spostai i rimanenti 30 pesciolini strani e li misi in un piccolo contenitore di vetro. Non apparivano particolarmente in buone condizioni poichè i più avevavo deformità alla bocca mentre gli altri apparivano deboli e non ben sviluppati. Non so se il problema era dovuto che non riuscivano a prendere abbastanza cibo a causa delle deformità della bocca o allo scarso valore nutritivo del cibo . Diversi pesciolini andarono in giro prima di morire con lo stomaco vuoto, altri sembrarono spaventarsi prima di morire rapidamente mentre mostravano alti tassi respiratori. Nessuno di questo gruppo è sopravissuto. Essi avevano 36 giorni e lunghi fino a 15mm. quando l'ultimo morì. Le deformità della bocca e le mancanze nutrizionali apparvero essere i problemi maggiori sebbene a mio parere persi molti pesciolini per infezioni batteriche. Ho tenuto i pesciolini vivi abbastanza a lungo ma ora devo trovare che cosa è mancato.Ebbi un altra nidiata e sono sicuro di risolvere il problema presto.



Glossario

° Nannochloropsis - Una specie di fitoplancton marino (che ha un alto profilo EPA)


° Isochrysis - Una specie di fitoplancton marino (che ha un alto profilo DHA)

° DHA e EPA - Acidi grassi essenziali della famiglia omega 3

° DHA - Acido Docosahexaenoico

°EPA - Acido Eicosapentaenoico

da Clayton Smith
claytonjohnsmith@hotmail.com

Foto da Robert Brady e Derek Scales

www.reefsuk. org
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Vecchio 04-11-2009, 09:07   #22
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Allevando Orchid Dottyback (Pseudochromis fridmani)

PARTE 2


Introduzione

Nell'articolo precedente ho spiegato come ho allevato una nidiata di Pseudochromis fridmani per 35 giorni ma non riuscii a portarli fino alla metamorfosi. In questo articolo descriverò le tecniche che ho applicato per allevare questi pesci fino allo stadio adulto. Incontrai diversi problemi nell'allevamento di questi pesci, principalmente per riuscire a fornire con regolarità cibo altamente nutriente , tenere i pesciolini in ambiente adatto per evitare problemi fisici sbattendo la testa e infine ridurre la mortalità dovuta a infezioni batteriche.


Nuova Sistemazione

La sistemazione che uso ora consiste di una vasca da 24x12x12 per le larve,di un pozzetto da 160 litri e di un recipiente di espansione 24x15x15. La vasca delle larve è collegata al pozzetto per mezzo di uno sterilizzatore di UV e una pompa. Il pozzetto contiene anche uno schiumatoio e di un mezzo per filtrare biologicamente. Dentro la vasca delle larve ci sono quattro linee di aria, una per ogni angolo con una quantità molto bassa di bolle che emergono. La vasca è coperta da un setaccio con maglie abbastanza grandi per permettere ai rotiferi e all'artemia di passare ma non alle larve. Sopra la vasca ci sono due lampade da 55W che restano accese per 13 ore al giorno con un timer.

Provare ancora

Ormai sono in grado di predirre quando le uova si schiudono con errore di un ora e i genitori
depositano le uova con regolarità ogni 6 giorni. La femmina ha ancora leggeri danni alle sue pinne durante la deposizione delle uova e il maschio sta quasi sempre nel nido per covare le uova. Rimuovendo le uova durante la notte quando dovevano schiudersi sono stato in grado di assicurare che tutte le larve emergessero.Comunque è importante assicurare che solamente le larve che potevo allevare siano state prese, prendendone troppe potevo mettere a repentaglio l'intera nidiata se non avevo cibo a sufficienza. La nuova nidiata di pesciolini è disposta nella vasca delle larve che contiene rotiferi e fitoplancton come sorgente di cibo dei rotiferi. La vasca delle larve è isolato del resto del sistema ed è solamente sciacquato un paio di volte al giorno. Ciò significa che le larve stanno vivendo in un ambiente che ha costantemente disponibili rotiferi arricchiti, vuole anche dire che non ho da alimentare costantemente le larve come dovrei con un sistema a scorrimento. Altro vantaggio è che l'acqua è costantemente rinnovata con fitoplancton. Ciò sembra avere un effetto positivo sul comportamento dei pesciolini. Le larve dei P. fridmani sono fototropici e in una vasca con acqua pulita sono costantemente diretti verso i punti più luminosi della vasca battendo contro i lati e aggregandosi negli angoli.. La luce ambientale,l' acqua pulita e le bolle d'aria in ogni angolo del recipiente mantengono l'intera nidiata al centro della vasca . Le vasche sono lavate due volte al giorno per fornire acqua pulita, i rotiferi sono raccolti con un grande setaccio in superficie e rinviati al serbatoio, ciò mi permise di gestire la nidiata senza sprecare enormi quantità di rotiferi e anche dedicare molto poco tempo per la manutenzione.

Cambiando l'Alimentazione

Ora ho allevato nidiate con differenti varietà di fitoplancton ed è difficile dire quale diede il miglior risultato., comunque trovai che il rapporto 1:2 DHA:EPA che menzionai nell'articolo precedente meno soddisfacente, ora uso un contenuto di EPA più alto del DHA. Nell'articolo precedente dissi anche che avevo problemi con deformazioni della bocca con una nidiata, non mi era chiaro se ciò era dovuto a danni fisici a causa dello sbattere la testa o a carenze nutrizionali di vitamina C. Risolsi il problema di sbattere la testa con una nuova forma della vasca e allo stesso tempo iniziai ad aggiungere vitamina C sia all'allevamento del cibo che alla stessa vasca della nidiata. Poichè facendo ciò non ho notato alcuna delle deformità precedenti sono propenso a pensare che il problema era dovuto allo sbattere della testa , ma non posso essere sicuro.I pesciolini si svilupparono molto bene con questo nuovo sistema per i primi 10 giorni, si alimentarono esclusivamente di rotiferi e sono lunghi almeno un centimetro nel 12esimo giorno. Nel sesto-settimo giorno i pesciolini fecero ovviamente il loro primo cambiamento poichè il loro sistema digerente cominciò a piegarsi. Entro il 13esimo giorno cominciarono ad aver bisogno di maggior cibo e ciò accade quando le cose iniziano ad essere più ingannevoli.

Il prossimo cibo più facile da fornire è l'Artemia, ma come spiegai precedentemente l'Artemia è una fonte nutrizionalmente povera poichè non si alimentano finchè non raggiungono lo stadio instar 2
e l'esoscheletro duro. Il 13esimo giorno iniziai a dare un pò di Artemia appena dischiusa che fu prontamente presa dai pesciolini.. A parte i problemi nutrizionali con l'artemia vi furono anche difficoltà con i batteri. L' Artemia può avere un gran numero di tipi differenti di batteri che vivono su esse, alcuni dei quali possono causare mortalità nei pesci. Al fine di limitare le perdite dovute a infezioni batteriche usai un battericida nella vasca delle larve con più o meno successo sulle differenti nidiate.


Invecchiando

Durante i giorni seguenti continuarono a modificarsi fino a che il 31esimo giorno due terzi della nidiata erano giovani mentre l'altro terzo era fortemente post larvale. La maggior parte dei giovani ora accettavano piccoli pezzi di gambero tagliato, certamente avevano un forte appetito andando per prima sempre verso i pezzi più grandi , cercando di rimpinzarsi, con pezzi di gambero la metà delle loro dimensioni. Quando i pesciolini fecero la metamorfosi per pochi giorni fu relativamente facile far loro accettare qualsiasi cosa gli offrivo, congelato, essiccato, lamellato o pelettato tutto andò giù con entusiasmo. I pesciolini impararono presto a collegarmi al cibo e avevo solamente da avvicinarmi alla vasca e un branco di sblorditi piccoli pesci mi seguiva su e giù, compressi contro il vetro della vasca quanto più poteavno. Entro il 35esimo giorno tutti i pesci avevano fatto la metamorfosi e trasferii settantasei giovani Orchid dottypacks per crescere fuori della vasca. Per fornire una copertura legai un certo numero di tubi a mazzi e li appesi alla vasca, ciò mi facilitò la rimozione dei tubi quando pulivo la vasca per prendere i pesci.
Il comportamento territoriale di questi pesci inizia subito dopo la metamorfosi e sebbene raramente si verifichino degli incidenti scoprii che trasferire regolarmente i dominanti del gruppo in un'altra vasca di crescita migliorava la situazione.
Ciò sembrò promuovere i guizzi di sviluppo nei gruppi ed ha ridotto le probabilità che pesci più piccoli siano catturati da pesci più grandi
L'appetito dei pesci non diminuì e felicemente si riempivano tutto il giorno sebbene limitassi la distribuzione di cibo a cinque volte al giorno alla mattina e alla sera. Durante le poche settimane successive svilupparono una fisionomia più snella da adulti ed il pesce dominante sviluppò una coda prolungata caratteristica dei maschi. Entro la dodicesima settimana raggiunsero 4 cm. di lunghezza e erano pronti per essere trasferiti in una nuova casa.Si stabilirono molto bene in altri acquari e rapidamente divennero adulti, non ero capace di distinguere le differenze nel comportamento o apparenza fra pesci selvaggi e i miei pesci allevati in cattività se non che i pesci allevati in cattività sono meno timidi. Recentemente ho accoppiato una femmina selvaggia con un maschio allevato in cattività e il risultato finale è prossimo al ciclo della vita con questa coppia. Ci sono voluti grandi sforzi, spese e tempo per imparare come allevare questi pesci, ma ne è valsa la pena, la sola questione che ho lasciato è quale specie tentare dopo?
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Vecchio 04-11-2009, 09:08   #23
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ovviamente dato che mio padre non sa i termini tecnici......ha tradotto come poteva
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Vecchio 04-11-2009, 09:19   #24
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Bene Matte gli do un'occhiata, intanto il quarto stamattina ha rotto il guscio.....
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Vecchio 04-11-2009, 09:21   #25
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ma solo 4??
non nascono quindi tutti insieme a meno che in mancanza dei genitori , le nascite sono rallentate
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Vecchio 04-11-2009, 09:22   #26
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ALGRANATI, wow che lavoraccio per tuo padre! non è che avresti l'originale dell'articolo?
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Vecchio 04-11-2009, 09:26   #27
Jean05
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ma solo 4??
sicuramente sono quelli che ho disturbato, volevo vedere se erano loro ed ho fatto un po di casino con la parte esterna del bozzolo, ma le uova erano tutte incollate una all'altra.......e le ho dovute smuovere un po per staccarne un paio, nel frattempo qualche guscio si deve essere rotto....
Jean05 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 04-11-2009, 09:35   #28
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Jean___005, caspita che foto meravigliosamente preziosa!
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Vecchio 05-11-2009, 10:26   #29
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Sfortunatamente il bozzolo è ancora intatto, le uova non si sono schiuse, leggendo la guida di Matteo l'altro ieri sera avrei dovuto squoterle per farle schiudere, per sfortuna non avendo la guida non l'ho fatto, peccato, ho salvato 10 piccoli, ma sono troopo poki, aspettiamo la prossima covata.......
Ma non ho capito approssimativamante quanti giorni dopodovrebbe essere.....
Jean05 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 05-11-2009, 10:56   #30
Frank Sniper
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Jean___005, io so 3-4 volte in un mese dunque ogni 10 giorni al massimo se la coppia è affiatata...
Frank Sniper non è in linea   Rispondi quotando
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fridmani , pseudochromis , riproduzione

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