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fabrizio_l ha scritto:
Personalmente non credo affatto che il calo nel KH lamentato da Antonio sia dovuto alla scissione dei Bicarbonati da parte delle piante.
Le piante in grado di fare questo significativamente sono decisamente la minoranza.
Tra quelle tenute nelle nostre vasche circa solo Vallisneria, Egeria e qualche Miryophyllum.
Non mi sembra che Antonio le citi come presenti nel suo acquario.
La vita è bella perche è varia,ed esiste la diversità di opinioni(personalmente quest'ultime le vedo come le palle,ognuno ha le sue).Minoranza o meno,TUTTE le piante sono in grado di scindere carbonati/bicarbonati,se cosi non fosse perirebbero;in quanto, come si sa, il carbonio è alla base stessa della vita.
In una vasca dove è assente un impianto di co2 è d'uopo avere fenomeni di decalcificazione.Il fatto che possano essere più o meno evidenti è dettato da una serie di variabili(grandezza ambiente,frequenza dei cambi, quantità e tipo delle piante ect..ect..),ma è sicuro che ciò avvenga.
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Ciao Tuko,
sicuramente la forza motrice di tutto nel nostro universo e’ costituita dalle differenze (potenziale, pressione, temperatura etc.)
Anche il pensiero umano segue questa regola ed evolve grazie alle differenze di vedute ed opinioni ed al conseguente confronto.
Onestamente pero’, riguardo a queste cose non ho le certezze che hai tu e non mi piace esprimere opinioni (opinabili) ma basarmi su fondamenta un po’ piu’ solide e, casomai, studiare e riportare quello che si evince dalle pubblicazioni scientifiche.
La comunita’ scientifica, lungi dall’ avere incrollabili certezze, da tantissimo tempo si interroga sulla utilizzazione o meno dei bicarbonati ad opera delle piante acquatiche.
Ci si fanno pure convegni internazionali.
Per esempio:
International Workshop on Bicarbonates Utilization by Photosynthetic Organisms - 1985
A riguardo, le publicazioni che conosco concordano sul fatto che circa tutte le piante originariamente emerse (la maggior parte di quelle che usiamo in acquario) non sono in grado di utilizzare (se non in maniera trascurabile) i bicarbonati dall’ acqua per approvviggionarsi di Carbonio.
Tra le piante prettamente acquatiche invece (Vallisneria, Cabomba, Elodea etc.) una certa quantita’ (ma di sicuro NON TUTTE) riesce ad utilizzare i Bicarbonati.
In particolare quelle provenienti da acque alcaline (Maberly & Spence 1983, Madsen & Sand-Jensen 1991).
Mentre quelle provenienti da acque piu’ tenere difficilmente hanno sviluppato gli adattamenti necessari.
Riuscire ad utilizzare i Bicarbonati infatti presuppone la capacita’ di mettere in atto un meccanismo cosiddetto “polare” sulle foglie, con incremento del pH sulla superficie fogliare superiore tramite efflusso di ioni OH- e diminuzione sulla pagina inferiore tramite efflusso di ioni H+ (Prins et alii 1982).
Qualcosa che non tutte le piante sono in grado di fare
Physiological plasticity in Elodea nuttallii (Jones, Eaton, Hardwik)
Per esempio tra i Myriophyllum:
M. alterniflorum e M spicatum (tipici di acque piu’ o meno dure) sono in grado di assorbire i bicarbonati.
M. brasiliense e M. Verticillatum (tipici di acque tenere) non sono in grado di assorbire i bicarbonati.
Inoltre:
Littorella uniflora, Ludwigia natans, Nuphar lutea, Hippuris vulgaris, Utricularia vulgaris, Lobelia dortmanna, Subularia aquatica, Najas flexilis, Isoetes howellii, lacustris, orcuttii, Eleocharis acicularis, Eriocaulon decangulare, non riescono ad utilizzare i bicarbonati.
Wetzel (1969); Maberly & Spence (1983, 1985); Prins et alii (1982), Titus & Stone (1982); Keeley & Sandquist; Morton & Keeley (1990); Raven et alii (1988)
Neanche il riso in coltura sommersa riesce ad assimilare efficacemente i bicarbonati.
Submergence of Rice. Growth and Photosynthetic Response to CO2 Enrichment of Floodwater
TL Setter, Waters, Wallace, P Bhekasut, H Greenway
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Growth and photosynthetic response of lowland rice following complete submergence is related to the concentration of CO2 dissolved in floodwater. Submergence of plants in stagnant solution at low CO2 concentration or solution gassed with air at 0.03 kPa CO2 (equilibrium of 0.01 mol m-3 dissolved CO2) decreased carbohydrates, and little or no growth occurred. Plants submerged in solutions gassed with 3
kPa CO2 in air (equilibrium of 0.9-6 mol m-3 CO2) showed at most small decreases in carbohydrates, and growth was up to 100% of the non-submerged plants.
At pH 7.5, there was little net photosynthetic O2 evolution by detached submerged leaves even at high HCO3- concentrations, which suggests that these rice leaves could utilise only CO2 and not HCO3-. At pH 6.5, O2 evolution in solutions in equilibrium with 7.4 kPa CO2 was 3-4 fold higher than in solutions in equilibrium with 0.6 kPa CO2. Photorespiration was indicated by a decrease in the rate of net O2 evolution with increasing external O2. In stagnant solutions this reduction of O2 evolution was pronounced; at a CO2 concentration of 0.25 mol m-3 net O2 evolution ceased when the O2 concentration in the water had reached only 0.125 mol m-3. The requirement of photosynthesis for a combination of high CO2 concentrations and low external O2 was presumably due to slow diffusion of these gases in the unstirred layer of solution around the leavbes.
O ancora:
Growth and Morphology of Scirpus lacustris and S. maritimus seedlings as affected by water level and light availability
In all three taxa the rate of underwater photisynthesis remained low (O. A. Clevering, unpublished results) as a consequence of low availability of CO2 at high pH
Also the small differences in RGR between light levels in submerged Scirpus indicated that CO2 availability was limiting rather than light (Salvucci & Bowes 1982; Boston & al. 1989; Nielsen 1993)
Carbon: Freshwater plants [J.E. Keeley & D.R. Sandquist]
For some aquatic species there is substantial evidence that little or no capacity exists for active uptake of HCO3.
Etc. etc.. etc.
Tutto questo, e tanto altro ancora (oltre alle mie personali esperienze e prove degli ultimi trent’ anni) mi fanno ritenere che non tutte le piante sono capaci di utilizzare i bicarbonati e che questa evenienza in acquario e’ piuttosto remota, (anche in assenza di somministrazione esterna di CO2) avvenendo generalmente solo con pochi generi di piante (Egeria, Elodea, Vallisneria, Miryophyllum, Potamogeton)