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Originariamente inviata da Pfft
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La mia osservazione era solo per cercare di semplificare le spiegazioni, sono concorde che i fattori in gioco sono una infinità vera e sicuramente ho usato termini errati per reale ignoranza , per me è il DNA che dice quali sono le nostre "potenzialità" di colore per via dei geni dominanti o recessivi ..
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Si capisco...ma infatti il bello di questo portale è che è aperto a tutti quindi una frase detta anche in modo impreciso da uno, può essere il punto di inizio per un altro per entrare più nel tema..
Per quanto riguarda il dircorso "dominanza recessività" quello è vero si ma sempre non cosi diretto come uno può pensare e cmq sempre non cosi manifesto nel caso delle pigmentazioni dei coralli.
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Originariamente inviata da Pfft
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Su questo ti do ragione perfettamente , la mia domanda è proprio specifica .. la capacità di sintesi delle cromoproteine (anzi siamo precisi , di ben specifiche cromoproteine, come sai sono tante ed ognuna fornisce all'animale una pigmentazione, differente) al di là di tutti gli altri fattori esterni possibili, da cosa è determinata se non dai geni ? ..
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Guarda putroppo esiste un problema di base... la ricerca e i finanziamenti per lo studio dei meccanismi biomolecolari che riguardano la crescita o la pigmentazione dei coralli sono certamente molto minori di quelli impiegati per la risoluzione delle malattie o di altri problemi "economicamente" o "umanamente" più rilevanti quindi le nostre conoscenze si basano più sugli studi e le pubblicazioni dei laboratori di biologia marina in australia e sui testi di botanica e biologia marina che più si avvicinano al nostro tema.
Quello che voglio dire è che personalmente nn ho ancora trovato un vero e proprio articolo che tratta nello specifico la biochimica dei coralli (anzi se qualcuno sa qualcosa sarei molto interessato) quindi posso risponderti in linea generale sapendo quali sono i meccanismi biologici che generalmente regolano questa sintesi.
In linea generale ti dico che, il DNA è certamente implicato ma il DNA di chi te lo sei chiesto?
Negli organismi fotosintetici, i carotenoidi giocano un ruolo centrale nel processo di fotosintesi: infatti da una parte prendono parte alla catena di trasporto dell'energia, e dall'altra proteggono il centro di reazione dall'ossidazione. Negli organismi non fotosintetici, invece, queste molecole sembrano avere un ruolo importante nei meccanismi anti-ossidativi.
si definiscono carotenoidi una classe di pigmenti che possono essere rinvenuti nelle piante o in altri organismi fotosintetici, come le alghe ed alcune specie di funghi e di batteri. Attualmente, esistono oltre 600 tipi di carotenoidi conosciuti; vengono normalmente suddivisi in due classi: i caroteni e le xantofille. Sono pigmenti accessori della fotosintesi.
I carotenoidi possiedono molte proprietà fisiologiche, e hanno importanti effetti sia nelle piante che in altri organismi. A causa della loro particolare struttura molecolare, sono capaci di legare ed eliminare i radicali liberi funzionando come dei filtri protettivi che modificano l'intensità luminosa del sole per assorbire solo quella che a loro serve per la fotosintesi.
Quindi i pigmenti di un corallo sembrano essere dati dalle zooxantelle e non dal DNA del corallo che di per se è carnivoro e non in grado di fare fotosintesi. Se le cose stanno cosi non sarebbe strano pensare che il tessuto dei coralli senza le zooxantelle sarebbe incolore ed assomiglierebbe ad una matrice trasparente e carnosa nel caso degli lps o a dei bastoncini bianchi nel caso degli sps.