Scrivo anche io su questo interessante post (anche perché sono stata citata
) e lascio anche il mio parere.
Per quanto mi riguarda credo che, come per qualsiasi altro hobby o attività umana in genere, anche l’acquariofilia è fatta da un giusto ed equilibrato mix di elementi:
Punto 1 -
regole base da conoscere e "cercare" di applicare
Punto 2 -
pazienza e continuità
Punto 3 -
una buona dose di ingegno, fantasia e perché no, azzardo
Se viene a mancare una di queste componenti difficilmente la riuscita sarà soddisfacente al 100%.
Alla luce di questo, il mio approccio con l’acquariofilia e l’allestimento della mia vasca
(PUNTO 1) assolutamente nata come vasca “naturale”, è stato fatto rispettando dettagliatamente tutte le conoscenze (o regole che dir si voglia) che in anni e anni di esperienza sono state elaborate e sperimentate da uomini e donne acquariofili appassionati prima di noi e divulgate a noi per permetterci di fare bene, fare meglio.
La mia maturazione è stata minuziosa e lunga fin troppo (come giustamente dice giuansy
), ma sentivo che quelli erano i miei tempi. Sono stata premiata!!! Niente alghe, valori sempre nella norma.
La gestione
(PUNTO 2) è fatta con regolarità ed ho verificato che se dedichi il tempo necessario ogni volta che devi, finirai con il lavorare meno. Della serie non accumulare piccoli problemini o manutenzioni rapide perché altrimenti finisce che diventa una cosa ingestibile che assorbe troppo e tanto tempo rispetto alla vita di ognuno di noi che è già ricca e carica d’impegni e ci si allontanerebbe poi troppo dal senso dell’hobby.
Ogni 15 giorni mi faccio rapidamente la mia oretta di manutenzione senza risparmiarmi. Nei restanti giorni la vasca vive un po’di “rendita”.
Fin qui tutto ok….vera gestione naturale, solo rocce, cambi regolari, buona acqua d’osmosi, coralli semplici, zero tecnica.
Ma arriva il
(PUNTO 3) a rompere le uova nel paniere oppure a farne la più bella delle omelette……sarà il tempo a dirci se stiamo sperimentando, azzardando, provando bene. Vincere o perdere.
Considerando che c’è qualcosa dentro ognuno di noi che, per fortuna, ci spinge sempre a superarci e a superare i nostri precedenti risultati, che ci stimola e ci entusiasma al pensiero di un nuovo traguardo, anche io mi sono lasciata tentare da qualche corallino un po’ più esigente (lps) e per questo i miei valori di calcio e magnesio si erano un po’ abbassati e i soli cambi, seppur regolari e fatti con il migliore dei sali, non riuscivano a tenere i valori alti. Per questo, a distanza di un anno dove niente è stato dosato senza alcun danno, ho pensato di integrare (Kent A +B) consapevole di allontanarmi inevitabilmente anche io da quella che era stata una gestione 100% naturale e ottimale.
Ma è la vita…..fa parte di noi…..è lo stimolo che ci rende più felici, più vivi, più motivati.
La sfida che ti darà la possibilità. Il famoso
PUNTO 3. O resti in piedi o crolli, ma se resti in piedi vedi oltre il tuo immediato orizzonte.
Non credo che il mio nanetto perderà comunque il suo aspetto naturale. Rimane una vasca umile e con tecnica quasi prossima allo zero se escludiamo le pompe ed il riscaldatore.
Ormai dopo un anno in cui ho letto molto più che scrivere, ho fatto le mie esperienze, ho appuntato ogni variazione della mia vasca, ho studiato, ho deciso di sperimentare un piccolo azzardo che sicuramente susciterà in alcuni di voi un forte disappunto (giuansy non me ne volere…ahahahahahah, in fondo siamo colleghi fotografi io e te
).
Ebbene, inserisco un pescetto (godidino o ghiozzo)!!!! Vediamo se tutta la mia cura e dedizione, la mia precisione e la mia attenzione riusciranno a far si che il sistema non crolli. Sto sperimentando.
Ci provo. Non so come andrà. O vincerò o perderò…..ma solo se farò potrò misurarmi, crescere, pentirmi o compiacermi.
Buon nanetto a tutti……che possiate, possiamo, fare sempre meglio.