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Oltretutto gli Xiphophorus Maculatus non sono del sudamerica ma dell'America centrale e, se leggi bene, vedrai che vivono anche in prossimità delle foci/estuari dei fiumi perciò in ambienti, anche come acque, completamente diversi dai pesci amazzonici.
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Ciao, Fede
Non dobbiamo credere che siano intelligenti solo le persone che la pensano come noi.
Dare una mano agli altri è il modo migliore per tenersi in piedi. (Indro Montanelli)
Mi pare quindi chiaro che non ci sono valori ottimali, come dice Paolo Piccinelli, ma ci sono valori medi ed anche parecchio variabili!!
Per il Ph si va da 6.5 a 8.0 mentre per il Gh da 9 a 25.
Se poi mettiamo nel calderone i valori che sono riportati nei link che ho esposto io si abbassa perfino a 6 il Gh.
In definitiva io da queste considerazioni capisco, ed avevo già capito, che i Platy sono pesci molto adattabili (in qualche sito è pure scritto esplicitamente) e che con un pH come il mio (6.8 con le strisce e 6.9 con il ph-metro in laboratorio) e Gh 5, ci staranno tranquillamente. E oserei dire pure bene.
Per non parlare poi che questi pesci, come saprete, non vengono pescati in natura....ma sono allevati in valori di acqua che nessuno credo conosca.
Quindi, per assurdo, io acquistando un pesce in negozio e riportandolo ai suoi valori "di natura" potrei anche ucciderlo...
Paolo Piccinelli non ti preoccupare, facciamo per parlare. Il confronto mi piace.
E ti rispondo dicendo che i tuoi valori ottimali sono rappresentati cmq da un range di valori.
Quindi se uno mi dice pH 6.5-7.0, uno 7.0-7.5 e uno 7.5-8.0....o decidiamo che 6.5 è ottimale come lo è 8.0, oppure facciamo una media e supponiamo che a 7.25 il pesce stia meglio che a qualsiasi altro valore. Ma non credo assolutamente che quest'ultima sia la strada.
Io ho guardato in giro, ho visto che venivano riportati valori enormemente distanti, e quindi ho concluso che restando all'interno dei 2 limiti i pesci staranno bene.
Altrimenti se qualcuno mi trova un sito o un libro dove è scritto che i Platy voglio Ph 7.33 o 7.45 o 7.69......o sennò io sono autorizzato a pensare che l'ottimo sia rappresentato da un range di valori determinato da due valori limite....
Dottor B, chiariamo una cosa, te o io possiamo aprire un sito e scrivere tutte le cavolate che ci piace scrivere, quindi è evidente che anche cercando su internet è necessaria una certa esperienza per capire quali siti sono affidabili e quali no, al di là di quelli che dicono cosa ci piace che dicano. Il sito fishbase.org è il più grande database sui pesci su internet (con oltre 30000 pesci descritti, e quando i dati non sono certi non vengono messi), universalmente riconosciuto come riferimento ed a cui attingono altri siti e libri.
Si sà anche che nei fiumi del Messico le acque (dove vivono i Xiphophorus Maculatus) sono ben diverse da quelle dell'Amazzonia essendo più dure e più alcaline.
Intendiamoci io non voglio dire di essere più furbo di te, voglio solo dire che tra i dati che prendi da siti scelti a caso e non verificati ed i pareri di persone qui sul forum con esperienza non avrei nessun dubbio a chi dare retta. Poi è ovvio che i nostri sono consigli che non possiamo obbligarti a seguire.
Un'altra cosa: non è che i pesci messi in acqua con valori non idonei muoiono a breve termine, ma saranno più deboli e più esposti a malattie/parassitosi. Perciò non venirci a dire fra un po' di tempo che i pesci stanno "benissimo".
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Ciao, Fede
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Intendiamoci io non voglio dire di essere più furbo di te, voglio solo dire che tra i dati che prendi da siti scelti a caso e non verificati ed i pareri di persone qui sul forum con esperienza non avrei nessun dubbio a chi dare retta.
Con i vostri consigli ci ho messo su un acquario, quindi è ovvio che ne tengo di conto. Però a volte mi pare che sui valori ci sia troppa poca elasticità mentale.
Secondo me bisognerebbe scindere il fatto di mettere su un biotopo, e quindi per scelta si cerca di riportare anche i pesci ai loro valori naturali, oppure di mettere su un acquario in cui "semplicemente" si vogliono far star bene i pesci.
E qui si apre un problema che è tutt'altro che semplice.
Infatti i pesci, come tutti gli organismi viventi, sono adattabili.
Per voi un pesce che in natura, per esempio, vive a ph=7.0-7.5, se lo metto a 6.8 non sta bene.
Altri dicono che a ph 6.8 l'hanno allevato e pure riprodotto.
Perchè allora non dovrebbero stare bene?
Qual'è il metro di valutazione?
Il fatto che in natura vivano in quelle acque e non in altre. Se si adattassero così facilmente come dici nel corso dei millenni si sarebbero diffusi anche in luoghi con altre tipologie di acqua.
Lascia perdere il biotopo, io sono il primo a dire che se l'acqua è adatta possono stare anche pesci di continenti diversi, se si vuole realizzare un acquario di comunità. Anzi meglio neon (amazzonici) e rasbore(sudest asiatico) che neon o cardinali e platy o guppy. Perciò non ho proprio carenza di elasticità mentale (ammesso che c'entri qualcosa).
Ci sono dei pesci (come certi pecilidi) che si riproducono in qualunque acqua, non per questo vuol dire che stiano bene.
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Ciao, Fede
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Il fatto che in natura vivano in quelle acque e non in altre. Se si adattassero così facilmente come dici nel corso dei millenni si sarebbero diffusi anche in luoghi con altre tipologie di acqua.
Al dilà del fatto che dimentichi, per esempio, la temperatura come ostacolo alla diffusione in altri ambienti, questo ragionamento, per altro quotato e sottoscritto da Paolo Piccinelli, dimostra chiaramente come l'acquariofilo si porti spesso avanti dei dogmi non riuscendo ad andare oltre.
Allora non parliamo più di acquari ma di.... "ambiente".
Se in un ambiente degli organismi viventi riescono:
1) a sopravvivere
2) a riprodursi
Sono soddisfatte le due condizioni fondamentali con le quali la natura opera sulla diffusione di un organismo vivente in un dato ambiente.
Quando infatti un vivente riesce a sopravvivere e a generare prole significa che la natura ha dato il "via libera" ad una colonizzazione.
In un acquario questa colonizzazione è limitata dallo spazio ridotto....però volete spiegarmi come potete pensare che i pesci non stiano bene?
Cioè, capite bene che le vostre conclusioni derivano soltato da "sensazioni" e da una lettura non ragionata dei dati?
Cioè come potete pensare che un Neon, che in acquario non si riproduce, possa stare meglio di un Platy (che si riproduce) a PH 6.8???
Vi rendete conto che un Neon non potrà mai svolgere un compito fondamentale della vita di qualsiasi vivente come la riproduzione??
E' incredibile come ci si soffermi solo al valore che si trova scritto, per altro senza confrontarlo con altre fonti, senza andare ad osservare di persona....
Volete continuare a dire che un pesce che non può soddisfare il primo scopo per il quale è al mondo, e cioè la riproduzione, può stare meglio di un altro che invece riesce a compiere tutte le proprie funzioni vitali?