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Ho ricevuto stamani il plico informativo dell'Eni... che si propone come societa' alternativa nella fornitura di corrente...
Che ne pensate ?
qualcuno ha esperienza e sa dirci se ci sono vantaggi... ?
Anche io ho ricevuto il plico.
A naso direi che si tratta del solito tentativo di accaparramento sfruttando il fattore tempo, quando l'utente ancora non ha la più pallida idea di come si svilupperà il mercato.
La proposta contrattuale andrebbe esaminata con attenzione, ma avrai comunque notato che manca l'indicazione delle tariffe.
In sostanza si cerca di lucrare il fatto che il cliente si trova per la prima volta nella possibilità di "cambiare", ma a parte qualche euro di carburante e un'ora di sconto al giorno per un anno (con una serie di clausole piuttosto equivoche), non si capisce perchè il cliente dovrebbe passare ad Eni.
L'utente accorto secondo me dovrebbe aspettare: a cambiare si farà sempre in tempo, e almeno lo si potrà fare a ragion veduta.
In ogni caso mi permetto una chiosa: anche questa della liberalizzazione della vendita di energia elettica si risolverà a mio avviso in un clamoroso flop, più o meno come avvenuto con la telefonia e con le frequenze televisive.
condorfly, oggi ho ricevuto anch'io la lettera dell'ENI e ti propongono un risparmio del 4,17% sul prezzo ENEL (ma su quale, dei tanti che compongono la tariffa finale?) cioè nel depliant ti dicono che ti regalano un'ora al giorno di energia pari a 365 ore all'anno (ovvio!!)
Il contratto inviato, in realtà non è un contratto, ma una proposta di contratto. Ad essere pignoli non è una proposta dell'Eni al cliente ma, al contrario, del cliente all'Eni, che potrà aderire o meno.
Lo sconto promesso è quello di un'ora al giorno per un anno, sul prezzo base. Quel 4,17% è la sua trasformazione matematica. Resta il fatto fondamentale che non è specificata la tariffa, nè tutte le altre miriadi di voci che compongono una bolletta.
Da notare che lo sconto è sul "prezzo base", che corrisponde al costo di acquisto di energia. Qualcosa mi dice che tale prezzo base non sarà il prezzo pagato dal cliente, visto che non credo rivenderanno l'energia a prezzo di acquisto, e che quindi quel 4.17% sia ancora più indefinito di quanto già non appaia.
Dato interessante: il diritto di recesso, subordinato per il suo esercizio come al solito in modo vessatorio ad una raccomandata, deve essere esercitato, udite udite, con un preavviso di ben centocinquanta giorni. Ripeto con i numeri: 150 giorni. Sono cinque mesi.
sono d'accordo con condorfly, aspettiamo altri operatori per valutare la vera concorrenza
non lasciatevi prendere dalla voglia di cambiare per partito preso
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'meglio vivere con il rimpianto di non esserci riusciti, che vivere con il rimorso di non averci provato' (j.m.)
La lettera è arrivata anche a me...
La cosa più interessante è per chi ha anche come gestore del Gas la ENI, potendo unire le 2 cose.
Per le tariffe ovviamente bisognerà vederle nel dettaglio, per legge dovranno per forza pubblicare una tabella con indicate tutti i costi e le voci.
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E' l'acquario stesso che ti dice come vuol'esser gestito!
Condorfly, dici bene, perchè gli stessi problemi, e più gravi, si hanno con il meracato liberalizzato del gas, dove ENI ne ha fatte di cotte e di crude per "limare" i concorrenti, che, dopotutto, ci sono, anche se sostanzailmente devono fare consorzi così grossi (soprattutto per lo stoccaggio) che di fatto ci troviamo di fronte a cartelli regionali. ENI di investimenti deve farne pochi, il grosso del gas per le centrali a cogenerazione è loro. E fai bene a sospettare del prezzo base, perchè è un minimo; pensa alle benzine: il prezzo base è circa 1/5 di quanto si paga alla pompa. Secondo me questi contratti pionieristici hanno più il valore di una indagine di mercato o, peggio, devono rimpolpare qualche grafico da presentare alle borse, giochino in cui ENI è molto abile nonostante quasi tutte le società del gruppo abbiano utili stratosferici.