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PoecilidiPer parlare di tutto quanto concerne i Guppy, Platy, Velifere, Molly, ma anche su altri Poecilidi e famiglie (vivipare e ovovivipare) affini come Goodeidi, Emiranfidi e Anablepidi. Le esigenze, la riproduzione, la compatibilità, l’habitat, ecc.
scongelare, lavare, togliere l'acqua cioè "filtrare" e somministrare
esatto!
c'è gente che prende il cubetto dal Freeezer e lo butta in vasca, niente di peggio!
I colini a maglia fine per l'artemia (o un qualsiasi colino da cucina basta che non lo usiate poi per fare le torte ) vanno benissimo per lavare il surgelato.
In base alla mia esperienza diretta, ............, ma il meglio sono i naupli di artemia! Sono in confezioni da circa 30g, appaiono come della polvere rossa (tipo campo da tennis, ma molto fine).
E per fortuna che ne hai esperienza!
I naupli sono la forma larvale di piccoli crostacei Artemia Salina appunto.
Sono VIVI e si acquistano in forma di uova che vanno fatte schiudere in acqua salata.
la roba "tipo campo da tennis" è probabilmente un mangime granulare micronizzato secco uguale o simile a tutti quelli in commercio.
Nico, premesso che non li ho mai usati nè visti quindi non sò nemmeno come si usano, ma non potrebbero essere le cisti decapsulate?
__________________ La firma ti è stata rimossa dallo Staff in quanto irregolare
Chiedo scusa, son pefrettamente cosciente di essere poco più di un neofita, e non ho mai perso occasione per sottolinearlo. Mi son limitato a scrivere naupli di artemia poichè è quello che c'è scritto sulla confezione, e pensavo aiutasse a riconoscerla in un negozio. C'ero arrivato anch'io che non potevano essere piccoli di artemia appena schiusi vivi...cmq è stato errore mio non puntualizzare. Rimane il fatto che i guppyni se li pappano alla grande e assumono le prime colorazioni già a 18 giorni.
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In omnia pericula tasta testicula
Nico, premesso che non li ho mai usati nè visti quindi non sò nemmeno come si usano, ma non potrebbero essere le cisti decapsulate?
Non vorrei sbagliare ma le uova decapsulate sono liquide, questo credo sia un liofilizzato o qualcosa del genere, e come tutti i liofilizzati non so fino a che punto conservino le proprietà nutritive.
La decapsulazione comprende le seguenti fasi: l) idratazione delle cisti, 2)
trattamento con soluzione di decapsulazione, 3) lavaggio e disattivazione dei residui di cloro seguito da 4) uso diretto o 5) disidratazione per
conservazione. L’idratazione delle cisti si raggiunge dopo 2 h di immersione in acqua dolce o marina (max 35 ppt) a 25°C in contenitori ad imbuto. Non appena l’ idratazione è giunta a termine le cisti vengono trasferite alla soluzione di decapsulazione (ipoclorito di Na(20ppm)), previa filtrazione a 125 ~m, lavaggio ed eliminazione dell’acqua in eccesso. La soluzione di decapsulazione può essere ottenuta in due modi con:
l) NaOCl (14ml/g)
2) Ca(OC1)2in polvere con un’attività del 70% (0,5 g di prodotto attivo per
grammo di cisti). Le sostanze utilizzate per aumentare il pH della soluzione di decapsulazione sono rispettivamente: 0,15 di NaOH (0,33ml di una soluzione al 40%) per grammo di cisti con NaOCl e 0,67 g di Na2Co3 o 0,4g di CaO/g di cisti con Ca(OC1)2. La soluzione di decapsulazione è ottenuta con acqua marina a 35‰, ad una temperatura di 15°C. Il procedimento dura 10 min.
Non appena il chorion si è completamente dissolto (ispezione allo
stereomicroscopio), le cisti decapsulate vengono filtrate e lavate su filtro a
120µm con acqua di fonte fino alla scomparsa dell’odore di cloro. Gli eventuali residui tossici vengono disattivati con tiosolfato o in un bagno di acido acetico diluito.
Le cisti decapsulate ed idratate possono essere offerte direttamente come
alimento alle larve o conservate per alcuni giorni a 0-4°C. Dal momento che le cisti sono di dimensioni inferiori ai naupli appena schiusi, le prime possono essere offerte come alimento a stadi larvali più precoci; ad esempio le cisti decapsulate di Artemia San Francisco hanno un diametro medio di 210µm quando i rispettivi naupli alla schiusa lo hanno di 428 µm. Ovviamente le cisti idratate possono essere incubate per la produzione dei naupli. Se le cisti decapsulate devono essere conservate necessitano una parziale disidratazione: vengono filtrate a 120 µm e trasferite in una soluzione concentrata di lg (cisti secche)/ 10ml di acqua. L’uso di naupli alla schiusa o di cisti decapsulate può essere ottimizzato impiegando appropriati ceppi che abbiano cioè caratteristiche nutrizionali idonee alle larve allevate. In particolare è importante conoscere il contenuto in acidi grassi polinsaturi che varia in funzione del ceppo di origine, ma che può essere modificato mediante arricchimento con prodotti già disponibili in commercio; questa tecnica consente di far incorporare ai metanaupli le componenti lipidiche desiderate e si basa sulla capacità di filtratore non selettivo del metanauplio e sull’immagazzinamento del medium arricchito ad hoc (diete secche, alghe marine, lieviti) nell’intestino. L’accresciuto valore nutritivo dei naupli non si riflette solo in una migliore condizione fisiologica dello stadio larvale del predatore, ma anche, come risulta dagli studi di Lavens et al. (1986), negli stadi di crescita successivi.
Ecco, per stasera mi sono complicata la vita abbastanza. A domani!!!
__________________ La firma ti è stata rimossa dallo Staff in quanto irregolare
Da aggiungere, al copia-incolla di Gio, che il processo di decapsulazione va eseguito da mani esperte ed in luoghi presposti allo scopo, dove vengono attuate tutte le norme per la prevenzione e l'utilizzo delle sostanze, altamente nocive, utilizzate allo scopo e che, naturalmente, se ne sconsiglia caldamente la pratica nell'ambito domestico.