Scusate ma...perchè invece di prendervela con i due ONESTI LAVORATORI (se non altro perchè sono perfettamente in regola con le norme, come riportato), non ce la prendiamo sia con le norme fatte col culo, sia con le nostre donne che per il corallo farebbero follie?? Questa gente fa un mestiere pericoloso, magari anche redditizio, ma, in una terra dove certo i posti di lavoro non abbondano, è quello che sono capaci di fare.
In sardegna hanno imposto normative più restrittive, e da qualche tempo, anche un blocco completo, per quanto temporaneo, della pesca del corallo (non so se è stato rimosso recentemente), e forse anche questo è il motivo per cui i due pescatori hanno deciso di pescare in toscana...in sardegna non avrebbero modo di lavorare.
Sulle norme, invece avrei parecchio da dire...a partire dalla necessità di limitare i quantitativi prelevati e regolamentare la dimensione delle colonie prelevate.
Passiamo poi alle nostre signore: se non comprano il corallo ( o se noi non lo regaliamo per farle contente) il problema si risolve alla radice... tranne per i pescatori, che dovranno trovare un altro modo per sbarcare il lunario, e in questo periodo....

Ci aggiungo che per secoli il corallo è stato pescato con l'"ingegno", un aggeggio che veniva calato sulle colonie strappando ( e devastando) i rami, con un successo quantitativo irrisorio e degli enormi danni provocati: ora questo sistema è bandito in tutta Europa, eppure il corallo fa fatica a riprendersi: sarà mica che dovremmo preoccuparci un po' di più della qualità dell'acqua del mediterraneo???? -28