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O ma proprio tutti cosi pessimisti? Se un mi fidavo a darle la mia vita manco mi sposavo ... per me o avere le cose io, o mia moglie o i miei (son figlio unico) sono sicuro che in qualsiasi momento avrò bisogno nessuno mi farà mancare mai niente come lo stesso farò io per queste persone
Va buò via, un si pò fare un discorso serio
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Inutile discutere con uno stupido: prima ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza!! Signore, dammi la pazienza, perchè se mi dai la forza faccio una strage!!
Da quel che so,devi andare da un notaio per regolarizzare le pratiche per la comunione dei beni.
Un mio collega ha fatto la strada inversa,la figlia si è sposata con la comunione e lui non voleva,ha fatto la strada inversa per portare alla separazione dei beni e ha fatto tutto da notaio,poi ha anche poagato la fattura,che se non ricordo male,mi disse essere sui 600€.Questo qualche annetto fa
A casa mia, avendo un'attività in proprio, sono in rigorosa separazione dei beni per evitare guai derivanti dal rischio d'impresa (soprattutto di questi tempi).
So che c'è la possibilità di creare un "fondo patrimoniale" in cui far confluire tutti i beni di proprietà che servono al sostentamento della famiglia:
Se il bene e' un immobile ( e in questo caso lo è ) c'e' bisogno di un atto di trascrizione e quindi del notaio... non c'entra la comunione o la divisione dei beni.... Anche se tu facessi cambiare lo stato da separazione dei beni a comunione dei beni, la casa rimarrebbe comunque intestata a te in quanto acquisita prima del cambio di stato.
Se invece stai pensando al fatto che a te possa succedere qualcosa (sgrat sgrat) e con la casa intestata a te, a lei non spetti niente allora sappi che se siete sposati, lei e' la prima in asse ereditario e quindi la casa le andrebbe lo stesso (ovviamente dovra' fare l'atto di successione, pagare le tasse ecc), fatto salvo il caso in cui tu lasci testamento che la casa la lasci a qualcun'altro.... in questo caso a lei spetta comunque quella che viene definita quota legittima (che se non erro e' pari ad 1/3 del valore).....
Per sicurezza chiedi a pepot che da buon avvocato ne sicuramente piu' di me... ma credo che il discorso pressapoco sia questo.
a parte gli scherzi.... da quello che so basta che quando aquisti una cosa la fai intestare a tutti e due... poi ricordati che anche volendo anche se hai la comunione dei beni se ti vuole fregare i soldi te li frega comunque... a parer mio la separazione dei beni serve solamente per pagare meno tasse; i miei genitori hanno tre case... con la separazione dei beni hanno la possibilità di pagare meno di ici e balle varie, però se si dovessero separare mia mamma non prenderebbe la proprietà di mio papà pero chiederebbe un mantenimento più elevato....
il caso di paolo è corretto nel senso che in caso dovesse andargli male l'azienda, gli immobili intestati alla moglie non verrebbero pignolati.... Ho applicato lo stesso ragionamento con la mia fidanzata in quanto avevo fino a poco tempo fa un'azienda con più di 30 dipendenti... oramai se convivi per più di due anni la tua compagna, lei aquisisce gli stessi diritti di una moglie...
Nella vita ci si augura che tutto vada bene, ma con i tempi che corrono è meglio fare la separazione dei beni... questo non significa non fidarsi del proprio partener ma tutelarsi ai fini del fallimento...
Se il bene e' un immobile ( e in questo caso lo è ) c'e' bisogno di un atto di trascrizione e quindi del notaio... non c'entra la comunione o la divisione dei beni.... Anche se tu facessi cambiare lo stato da separazione dei beni a comunione dei beni, la casa rimarrebbe comunque intestata a te in quanto acquisita prima del cambio di stato.
Se invece stai pensando al fatto che a te possa succedere qualcosa (sgrat sgrat) e con la casa intestata a te, a lei non spetti niente allora sappi che se siete sposati, lei e' la prima in asse ereditario e quindi la casa le andrebbe lo stesso (ovviamente dovra' fare l'atto di successione, pagare le tasse ecc), fatto salvo il caso in cui tu lasci testamento che la casa la lasci a qualcun'altro.... in questo caso a lei spetta comunque quella che viene definita quota legittima (che se non erro e' pari ad 1/3 del valore).....
Per sicurezza chiedi a pepot che da buon avvocato ne sicuramente piu' di me... ma credo che il discorso pressapoco sia questo.
A Savo69, ma che me deo tocca? ......... non ho nessunissima intenzione di lasciare questo mondo ... almeno, spero, per lungo lunghissimo tempo ancora (33 anni)!!!
Mi serviva solo un indicazione di massima .... Ma mi pare ci sia un pò di confusione
Ringrazio tutti per i suggerimenti e per l'umorismo dei più
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Inutile discutere con uno stupido: prima ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza!! Signore, dammi la pazienza, perchè se mi dai la forza faccio una strage!!
Premesso il NON FARLO , tutti i beni pervenuti prima del matrimonio non entrano in comunione dei beni anche se vi fosse il regime di comunione dei beni.
Nel caso di separazione dei beni , tutti i beni acquistati dopo la data del matrimonio sono di colui che acquista.
Nel caso tuo , se la casa era tua prima del matrimonio o acquistata da te dopo. E' esclusivamente tua, non puoi condividerla ma puoi sono vendere o donare una quota di proprietà. Tradotto in soldoni, se fai una vendita non puoi piu ripensarci e deve necessariamente esserci una transazione economica come fosse un'estraneo. Nel tuo caso, se proprio vuoi farlo (laciaaaa perdereeee ti conviene fare una donazione che , costa meno, ma sopratutto puoi ripensarci qualora il beneficiario fosse "ingrato". La doni con una clausola, se viola la clausola puoi riprendertela
Premesso il NON FARLO , tutti i beni pervenuti prima del matrimonio non entrano in comunione dei beni anche se vi fosse il regime di comunione dei beni.
Nel caso di separazione dei beni , tutti i beni acquistati dopo la data del matrimonio sono di colui che acquista.
Nel caso tuo , se la casa era tua prima del matrimonio o acquistata da te dopo. E' esclusivamente tua, non puoi condividerla ma puoi sono vendere o donare una quota di proprietà. Tradotto in soldoni, se fai una vendita non puoi piu ripensarci e deve necessariamente esserci una transazione economica come fosse un'estraneo. Nel tuo caso, se proprio vuoi farlo (laciaaaa perdereeee ti conviene fare una donazione che , costa meno, ma sopratutto puoi ripensarci qualora il beneficiario fosse "ingrato". La doni con una clausola, se viola la clausola puoi riprendertela
Concordo in toto!
E ancora di più, concordo sulla premessa! Non lo fare! Comuqnue sia, in caso di tua morte (facciamo gli scongiuri ovviamente), la moglie è tutelata a priori.. se poi ci si separa (nella vita non si può mai dire), ti prenderai a badilate nei maroni ogni volta che pensi che lei si godrà la tua casa con il nuovo compagno!!! Pensaci un pochino... e tanti auguri!
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Primum facere, deinde philosophari
La follia è come la gravità: basta solo una piccola spinta
Allora.... avresti 2 opzioni: a) cessione di quote: Cedi il 50% della tua proprietà a tua moglie con un regolare di atto di compravendita oneroso (hai il costo dell'atto più le tasse) : B) Donazione
Io ti consiglio vivamente la prima, hai meno casini in caso di rivendita..
Per altri chiarimenti sono a disposizione