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Cmq io non lavo l'akadama per 2 motivi:
1) a che serve lavarla?
2) ritengo che quella polvere che c'è in mezzo finisca cmq sul fondo e aiuti le piante a radicare meglio, facendo quell'effetto un po' "fango" che serve loro :)
__________________ Regalo Echinodorus Ozelot Red (quando ho piantine figlie disponibili), consegna a mano zona Lugo (RA). Se interessati mandate MP. La mia vasca - Me@Facebook
Cmq io non lavo l'akadama per 2 motivi:
1) a che serve lavarla?
2) ritengo che quella polvere che c'è in mezzo finisca cmq sul fondo e aiuti le piante a radicare meglio, facendo quell'effetto un po' "fango" che serve loro :)
Tu dici? perchè avevo letto (se non sbaglio dall'utente davide lupini) che cmq li in mezzo magari ci stanno sostanza non proprio benefiche da inserire nell acquario.
ciao! ho letto un pò di inesattezze:
la wave master soil non è altro che akadama a cui è stato cambiato nome = costa di più ma è la stessa argilla giapponese, nei garden l'akadama la trovi in 3 granulometrie, la media costa circa 10/11€ 16lt.
con tutto il rispetto per la wave master soil (l'ho usata), le uniche terre allofane molto ricche di nutrienti sono quelle studiate appositamente per gli acquari come ada soil, oliver knott nature soil e in parte jbl manado.
si tratta però di terre artificiali, molto ricche di nutrimenti che hanno molti inconvenienti, tra cui la durata, sia dal punto di vista dei nutrienti che vengono sparati velocemente (con forte rischio alghe), infatti sono terre studiate appositamente per vasche da concorso o comunque con vita di mesi/pochi anni che dal punto di vista fisico, i granelli ben presto si disgregano.
l'akadama d'altro canto è sicuramente meno ricca di nutrienti (ma ha comunque una buona presenza di minerali) molto più porosa e una struttura dei grani che resiste di più all'uso acquariofilo (diversi anni).
l'akadama deve essere lavata, non è una terra ad uso acquariofilo ma è presa in natura, il lavaggio non ne inficia le sue caratteristiche come succede per la flourite seachem o similari che sono studiate dalle ditte e il lavaggio può ridurne le caratteristiche chimiche.
anzi, la poltiglia fangosa a cui si fà riferimento, che non sono altro che polveri, è assolutamente controproducente, una delle caratteristiche peculiari dell'akadama è la sua porosità, i fanghi che si formano vanno a intasare i microfori e gli interstizi con seri rischi di anossia del fondo.
per evitare questo inconveniente è buona norma mettere uno strato sotto l'akadama come lapillo lavico o gravelit che assicurano un fondo ancora più arieggiato oltre che un'ottimo substrato per l'attecchimento della flora batterica.
Ciao Davide grazie della precisazione, ma senti una cosa, l'akadama che ho preso io penso sia la più grossa, ma mi interessava sapere se può essere usata da sola senza lapillo o altre cose come dicevi tu!
se trovi quella di grana medio fine puoi usarle accoppiate, quella a grana grossa sotto (come fosse il lapillo/gravelit) e quella più fine sopra.
quella a grana grossa forse è un pò scomoda da usare inizialmente con le piante che non hanno radicato o che comunque hanno poche radici magari molto sottili (es. quelle da pratino tipo callitrichoides e glossostigma) ma una volta che hanno preso non vedo grossi problemi di crescita.
se trovi quella di grana medio fine puoi usarle accoppiate, quella a grana grossa sotto (come fosse il lapillo/gravelit) e quella più fine sopra.
quella a grana grossa forse è un pò scomoda da usare inizialmente con le piante che non hanno radicato o che comunque hanno poche radici magari molto sottili (es. quelle da pratino tipo callitrichoides e glossostigma) ma una volta che hanno preso non vedo grossi problemi di crescita.
Quindi dici che il problema di non avere anche l'akadama fine è solo l'attecchimento difficoltoso in fase iniziale?
dipende dalle piante che metti, in linea di massima anche con la granulometria grossa puoi mettere di tutto, certo serve un pò di pazienza, evitare di popolare la vasca (pesci e crostacei, oppure gasteropodi scavatori tipo melanoides tubercolata) fino che hanno attecchito tutte ecc...con pochi accorgimenti i problemi si risolvono
se trovi quella di grana medio fine puoi usarle accoppiate, quella a grana grossa sotto (come fosse il lapillo/gravelit) e quella più fine sopra.
quella a grana grossa forse è un pò scomoda da usare inizialmente con le piante che non hanno radicato o che comunque hanno poche radici magari molto sottili (es. quelle da pratino tipo callitrichoides e glossostigma) ma una volta che hanno preso non vedo grossi problemi di crescita.
E se provassi a triturarne 1/3 magari con un martello o qualcosa del genere in modo da crearne pezzi piu piccoli e farci lo strato in alto?