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Condivido il tuo punto di vista-meglio un mostruoso red parrot,che un pesce di cattura.Poi rimane da discutere chi soffre di più....ma tendo a pensare che siano i secondi.
Lydia, forse non ho compreso a pieno, però mi sembra che, da questo ragionamento, allora non dovrebbe proprio esistere l'acquariofilia..per avere pesci d'allevamento, ci vogliono pesci di cattura (e non una sola coppia)...
chi soffre di più??non credo quelli di cattura, se ci si prodiga per ricreare un habitat adatto a loro..invece, un parrott, o qualunqua altra cosa sia, è qualcosa che non ha milleni di evoluzione dietro, e di conseguenza può avere mille problemi....
faccio sempre lo stesso esempio, ma pensa alle varianti pinne a velo: la chiavica di vita che deve passare un pesce del genere è decisamente peggiore di un wild messo con criterio in cinque vetri.....
Originariamente inviata da crazyciop
Per esempio Maiden, dice meglio non giocare a spacciarci per Dio concordo in pieno ma poi penso non è anche giocare con la vita mettere un pappagallo in unagabbia? o tenere un pinnuto in 5 vetri? Che differenza c'è tra wild oppure ibridi oppure di cattività comunque stiamo parlando di un essere vivente che noi chiudiamo in 5 vetri.
crazyciop, qui il discorso si fa complicato....
tenere dei pesci in un acquario è una forzatura, non ci sono dubbi, e io credo che non ci siano dubbi che qualunque pesce stia meglio nel suo habitat che in una nostra vasca......
ma allevare dei pesci e creare degli ibridi è diverso (per rispondere al "perchè farsi degli scrupoli ora")...
sappiamo bene che la maggior parte degli acquariofili (anch'io ho iniziato così) tiene un acquario più per i colori, la bellezza estetica, che non per i pesci stessi...
ma in un acquariofilia consapevole, invece, l'allevamento di un pesce va visto come un suo studio, il prodigarsi per permetterne la riproduzione (alla fine i pesci quello vogliono ), l'ammirare la grandezza della natura, anche se confinata in cinque vetri.....
io credo che, per quanto rimanga una forzatura, allevare dei pesci così come la natura li ha fatti, impegnarsi per loro, per ricrearne l'ambiente ecc, sia decisamente più rispettoso del creare una nuova specie, più bella o forte che sia, non ha importanza.......
ripeto, il discorso è davvero complicato....non vorrei sbagliarmi, ma credo che la maggior parte dei discus che girano siano degli ibridi, eppure questo pesce è sempre stato considerato il re dell'acquario...................
__________________ "Basta uno stupido esperimento per buttare a mare una splendida teoria."
Stimo e apprezzo il rigore di chi ospita specie selvatiche e si attiene al loro biotopo. Io penso che non sia un crimine ibridare e selezionare animali e piante, tanto meno allevarli.
Stiamo parlando di una pratica che è alla base dello sviluppo dell'umanità. Se questo non fosse stata svolta saremmo ancora degli ominidi che in piccoli gruppi raccolgono piccoli frutti selvatici, tuberi e larve d'insetto. Probabilmente il pianeta terra starebbe meglio, noi no.
L'agricoltura, l'allevamento e gli altri "animali domestici" sono frutto di millenni di selezioni e ibridazioni.
Per la serie le uova sono state rotte, tanto vale farci una frittata.
Non voglio essere polemico ed esprimo in sincerità il mio punto di vista ma se volessimo unicamente osservare i comportamenti di piante e animali forse converrebbe osservarli nell'ambiente naturale.
Non sono sicuro che sempre e comunque sia migliore la vita e la sua durata in natura che quella in acquario in assenza di predatori e con cibo a volontà.
Forse in casa stanno meglio pesci rossi, cani "batardini", gatti europei e canarini che strani e poco conosciuti pesci "wild", lupi, gatti selvatici e passerotti.
Maiden, infatti parlare in termini di sofferenza è stato riduttivo da parte mia,perchè in effetti questo è molto soggettivo.
Ci sono ben altri argomenti contro i pesci catturati nel loro habitat:
-l'impoverimento della popolazione ,fino a rischiare l'estinzione in natura (come sta succedendo per esempio per melanotenia boesemani,che rischia l'estinzione in natura per colpa di noi acquariofili)
-grandi percentuali dei pesci catturati non sopravivvono allo stress e alle condizioni spesso disastrose prima di arrivare nelle nostre vasche.
-per avere pesci d'allevamento, ci vogliono pesci di cattura (e non una sola coppia)... -
Moltissimi pesci sono ampiamente riprodotti da appassionati e grandi allevatori,cosa che garantisce anche una grande varietà genetica,non ci sarebbe veramente più bisogno di prelevare esemplari in natura.
Mi viene in mente solo un argomento a favore delle catture:
Il sostegno alle persone di cui mestiere è catturare ed esportare pesci per il commercio acquariofilo.Da qualche parte ho letto che preservono anche l'ecosistema,proteggendo i fiumi in questione da pescatori abusivi ed inquinamento-ma sarà vero???
Aggiungo anche l'inquinamento dato dal trasporto della "merce" pesci dal luogo di cattura a quello di vendita.
Forse l'acquariofilia maggiormente "sostenibile" è quella di appassionati che si scambiano pesci e piante che hanno riprodotto loro stessi siano platy selezionati e ibridati o purissimi endler.
Febussio, però c'è una netta distinzione tra selezione e ibridazione. La prima si fa con esemplari che comunque sono della stessa specie, la seconda con esemplari di diverse specie, creandone arbitrariamente una terza (dal punto di vista genetico). Oltre che dal punto di vista acquariofilo è anche scorretto dal punto di vista bioetico.
Ovviamente tutto ciò IMHO
Sullo scambio e allevamento di ceppi, alcune sfere dell'acquariofilia ne hanno fatto uno stile e una modalità. Ben venga.
Febussio, sicuramente in natura la vita può essere più breve, per via dei predatori, della selezione naturale ecc...
però credo che un acquariofilio non dovrebbe allevare pesci per farli vivere di più, ma semplicemente per ammirarne la vita..io non riesco a paragonare la bellezza di milleni di evoluzione, con il "gioco" di qualcuno che ha creato un ibrido...
ma questo è ovviamente solo un mio pensiero..... Lydia, la mia frase, voleva avere un altro senso....
cioè, da come avevi scritto, sembrava che ritenessi ingiusto in ogni caso prendere dei pesci di cattura, e io volevo farti notare che per avere pesci di allevamento in grandi quantità, per forza di cose ci sono dovuti essere dei pesci di cattura a monte.....
anch'io penso che se lo stesso pesce si può avere di allevamento, va preso quello, anche se non si può negare che molte caratteristiche che hanno i wild non sono così accentuate nei pesci riprodotti in cattività...rimango però dell'idea che sia sempre meglio preferire allevamento a cattura, ma questo esce fuori dal discorso oggetto del topic.....
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Aggiungo anche l'inquinamento dato dal trasporto della "merce" pesci dal luogo di cattura a quello di vendita.
Forse l'acquariofilia maggiormente "sostenibile" è quella di appassionati che si scambiano pesci e piante che hanno riprodotto loro stessi siano platy selezionati e ibridati o purissimi endler.
ma questo non c'entra con l'ibridazione..non posso mica preferire un ibrido perchè "inquina" meno....
Originariamente inviata da MonstruM
Febussio, però c'è una netta distinzione tra selezione e ibridazione. La prima si fa con esemplari che comunque sono della stessa specie, la seconda con esemplari di diverse specie, creandone arbitrariamente una terza (dal punto di vista genetico).
ecco, questa me l'ero persa nella ca**ata che ho detto prima sui discus, mi sa.......
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anch'io penso che se lo stesso pesce si può avere di allevamento, va preso quello, anche se non si può negare che molte caratteristiche che hanno i wild non sono così accentuate nei pesci riprodotti in cattività...
Infatti.
Febussio secondo me non ha torto.
Un occhio all'ambiente,all'inquinamento e all'ecologia ci spinge a comprare la mela a km zero-perchè non anche il pesce,ove possibile?
Chiaro che questo non significa per forza comprare un ibrido.
I pesci nati da selezione possono avere delle malformazioni volute che compromettono la loro qualità di vita,e questi per me sono da evitare.
Ma è meglio selezionare i pesci in modo che si adattano più facilmente alla vita in acquario (o ai gusti dei acquariofili) o cercare di preservare le loro forme e comportamenti il più naturali possibile?
De gustibus?
Quindi per esempio se il tuo scalare selvatico ti arriva con un altrettanto selvatico parassita intestinale tu lo lasci naturalmente morire e putrefarsi nello strato di melma e foglie marce unico altrettanto naturale arredamento dell'acquario?
Forse una acquariofilia consapevole si pone in equilibrio fra la naturalità, praticità, artificialità, bellezza, sostenibilità ambientale etc. etc.
Gli eccessi e i fondamentalismi a mio avviso vi sono da più parti.
Ripeto, la nostra vita ha ben poco di naturale e se stiamo qui davanti al pc a scrivere lo dobbiamo alla tecnica e all'ingegno umano.
Maiden dobbiamo necessariamente giungere a compromessi, altrimenti dovremmo andare in amazzonia, vivere insieme agli indios alla loro maniera e "osservare" i pesci insieme a loro.
Febussio, un compromesso per me è curare un pesce malato con dei medicinali prodotti dall'uomo..creare un ibrido non lo ritengo un compromesso, ma una stupidata, una delle tante cose che l'uomo fa senza motivo e per la quale cerca pure una giustificazione........
credo che si stia andando molto fuori argomento, per cui pongo solo una domanda..
a che pro creare un ibrido??per avere pesci più forti che resistano in ogni condizione e ci permettano di non impegnarci nemmeno un pò per qualche semplice cura??per avere pesci sgargianti, dai colori forti e spesso innaturali??per il divertimento di creare nuove specie da far girare nelle vasche di altre persone??
beh se è per questo, allora va contro il mio concetto di acquariofilia............
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