e come mai anche chi non ha uno straccio di silicati si ritrova comunque in vasca diatomee e dinoflagellati?
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Algra, leggi attentamente questo articolo (se io sono un filosofo, loro rispetto a me sono Dio....):
modificato da algranati
In acquario possiamo accorgerci della loro presenza perche' formano uno strato melmoso ricco di bollicine sulle superfici della vasca, rocce vive o altri substrati come pompe di movimento o skimmer.
Questo strato si presenta gelatinoso ,con un colore che varia dal marrone scuro al verde fino alla quasi trasparenza e spesso, oltre a fornire un aspetto poco gradevole alla vasca, la loro tossicita' si dimostra letale per alcuni nostri ospiti fitofagi come ricci o lumache che ne potrebbero ingeriscono una quantita’ rilevante.
La loro comparsa e' quasi sempre dovuta ad un eccezionale carico organico disciolto, scarso movimento, zone stagnanti, massiccia formazione di sedimenti, PH basso, ed in genere proliferano in associazione con cianobatteri o diatomee.
Cosa fare quando si hanno problemi di dinoflagellati in vasca?
Premettendo che in natura non esistono specialisti alimentari per i dinoflagellati, ecco qualche buon consiglio per tenerli a bada:
- Anzitutto si dovrebbe
drasticamente abbassare il carico organico in vasca diminuendo la somministrazione di cibo a pesci e coralli
- Si consiglia una schiumazione bagnata per eliminare più velocemente le fonti di inquinamento.
- Sarebbe opportuno interrompere la somministrazione di integratori normalmente usati e riportare l'acqua verso valori e
condizioni ottimali (No3 e Po4 tendenti allo zero, giusta concentrazione di elementi come Potassio, Ferro, Iodio) attraverso cambi d'acqua regolari e ravvicinati con particolare attenzione al sifonamento e alla rimozione meccanica delle formazioni gelatinose.
- E’ d’obbligo rivedere il movimento e l'ossigenazione
- Alzare il Ph ed evitare sbalzi notturni
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Somministrare frequentemente ceppi batterici di alta qualita’
Inoltre buoni risultati si sono verificati con l’uso di lampade sterilizzatrici UV e Perossido di Idrogeno in associazione con una drastica diminuzione del fotoperiodo fin quando non si sia risolto completamente il problema.
Un saluto a tutti gli utenti di Reefitalia[/COLOR][/FONT]'
ALGRA..... e i tuoi
silicati come mai non li nominano :S?
filosofi anche loro
....?
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ho trovato un altro articolo:
http://www.acquaportal.it/articoli/m...ynophycaea.asp
riporto un passo:
'Cause
Le dinoflagellate non crescono quasi mai da sole il genere crescono anche colonie di diatomee , cianobatteri, alghe verdi e quelle forme di alghe che hanno un aspetto gelatinoso. Sopra la pellicola possono formarsi microbollicine.
Rimedi
Il semplice cambiare l'acqua non risulta sufficiente per bloccare la riproduzione e lo svilupparsi delle alghe.
La sterilizzazione tramite ultravioletti sembra dare maggior risultati e viene indicata come rimedio migliore.
Un altro rimedio è il fotoperiodo: bisogna provare a lasciare spente per un giorno intero le luci nell'acquario e in seguito un fotoperiodo di 4 ore al giorno fino alla totale sparizione delle alghe: questa non è una cura definitiva, ma almeno sembra portare a livelli ragionevoli la loro presenza.
Anche elevando il pH si può avere un effetto positivo, se si è dotati di uno strumento per controllare il pH abbastanza sensibile si può pensare di avere un pH di 8.4-8.5 durante il giorno e di 8.2 durante la notte si può pensare di contrastare questo problema'.
e i silicati....??