Ringrazio anche io il Sig. Zanon per il suo intervento.
La cosa è effettivamente paradossale... praticamente in quasi tutta europa troverò gli stessi medicinali che invece in Italia sono stati sequestrati o ritirati dal commercio. Tutto questo è abbastanza assurdo, come sono assurde le cifre richieste in Italia per l'AIC.
Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede? Divento un fuorilegge? Se mi ferma qualcuno mi arresta perchè ha il cane "antimedicinali di acquariofilia" che mi annusa i prodotti??? Dai su... solo noi italiani potevamo arrivare a tanto -28d# Penso anche alla vendita on-line... cosa ci vuole ad ordinare dei prodotti in germania? Assolutamente nulla....
Anche questa è secondo me una cosa da far notare al ministero e cioè che certi prodotti si possono acquistare tranquillamente in quasi tutti i paesi europei, meno che in Italia, dove giustamente le aziende non possono affrontare certi costi di registrazione.
Io sono sempre più convinto che se non si troverà immediatamente una soluzione, si farà avanti qualche casa farmaceutica che ha le possibilità di fare certi investimenti e che metterà in commercio dei prodotti. Questo porterà sicuramente ad una situazione di monopolio e solitamente quando c'è monopolio, si parla di prodotti più costosi e spesso meno efficaci....
Inoltre non dimentichiamoci anni e anni di studi da parte della aziende di acquariofilia per mettere a punto dei medicinali il quanto più possibile efficaci.
Un'azienda farmaceutica, invece, dovrebbe ripartire da zero... e non penso nemmeno che spenderà tanti soldi per la ricerca o per assumere i migliori ittiopatologi del mondo... a loro a quel punto interesserà solo entrare velocemente nel mercato per assicurarsi un vantaggio rispetto ad altri (se mai ci saranno degli altri).
Ripeto, situazione veramente paradossale.
Ciao
