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Ho seguito la discussione, e devo dire che, sebbene mi conforti sapere di poter acquistare un curativo in negozio in caso di emergenza ed il fatto di trovarli con più difficoltà mi possa creare disagi, spese, ecc. , sono daccordo con vesperio: non si può barattare la comodità con la sicurezza. D'altra parte un medicinale inutile (o potenzialmente inutile) o addirittura dannoso farebbe più danni che altro.
In fondo un ordine online dalla Germania (dove, evidentemente, i produttori sono in regola) è ancora alla nostra portata, oppure l'acquisto di un antibatterico (magari "da banco", senza ricetta) in farmacia.
Auspico però anche che le case produttrici italiane si mettano in regola spendendo quanto necessario (d'altra parte a me nessuno fa sconti sulle tasse, le pago io e mi aspetto che le paghino tutti).
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.
Per il resto e per rispondere un po' a tutti, vale il discorso che ho fatto prima.
Se economicamente parlando, richiedere l'AIC permette comunque di avere un margine di guadagno interessante, non staremmo ora a parlare di tutto questo.
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.
Per il resto e per rispondere un po' a tutti, vale il discorso che ho fatto prima.
Se economicamente parlando, richiedere l'AIC permette comunque di avere un margine di guadagno interessante, non staremmo ora a parlare di tutto questo.
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo...
Marco, ci si sta nascondendo dietro a falsi moralismi
l'approvazione certificata non previene l'abuso di medicinali
il fatto che bisognerà andare in farmacia piuttosto che in negozio piuttosto che al centro commerciale non è tutela di un uso corretto del medicinale da parte del consumatore
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo...
Marco, ci si sta nascondendo dietro a falsi moralismi
l'approvazione certificata non previene l'abuso di medicinali
il fatto che bisognerà andare in farmacia piuttosto che in negozio piuttosto che al centro commerciale non è tutela di un uso corretto del medicinale da parte del consumatore
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.
Sono felice di essere utile una volta tanto anzicchè scaricare su questo o quel forum i miei disastri acquariofili in cerca di aiuto
Originariamente inviata da Marco AP
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao
Purtroppo questa è una tristissima realtà e per rendercene conto basta fare una piccola ricerca in rete e vedere cosa sono i "medicinali orfani". In breve la logica economica ha fatto sì che non esistano case farmaceutiche produttrici di medicinali destinati a malattie umane (anche mortali) estremamente rare (si parla di 100000 casi al mondo).
mario86, l'approvazione certificata non ha il compito di prevenire l'abuso di medicinali ma di far si' che gli stessi siano sicuri per la salute, come ho già cercato di spiegare. La lotta all'abuso....purtroppo fa a pugni con le ragioni economiche, perchè se una persona fa fuori 2 boccettini di rinazina spray nasale la settimana (medicinale che crea dipendenza fisica) per le case produttrici è un vantaggio enorme, i grossisti hanno anche loro un buon guadagno e i farmacisti (ultimo baluardo a tutela del consumatore) purtroppo anche.
In ogni caso, visto che il problema è reale cerchiamo anche una soluzione. Qualcuno sa cosa c'è dentro i vari medicinali che ci interessano? Se ne potrebbe fare un piccolo elenco nella sezione malattie in modo da sapere cosa chiedere al farmacista. Se mi fornite l'elenco dei contenuti posso dare un'occhiata in farmacopea e dirvi come fare per richiedere delle preparazioni galeniche in farmacia (se c'è o no bisogno di una ricetta bianca).
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La porta meglio chiusa, é quella che si può lasciare aperta
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.
Sono felice di essere utile una volta tanto anzicchè scaricare su questo o quel forum i miei disastri acquariofili in cerca di aiuto
Originariamente inviata da Marco AP
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao
Purtroppo questa è una tristissima realtà e per rendercene conto basta fare una piccola ricerca in rete e vedere cosa sono i "medicinali orfani". In breve la logica economica ha fatto sì che non esistano case farmaceutiche produttrici di medicinali destinati a malattie umane (anche mortali) estremamente rare (si parla di 100000 casi al mondo).
mario86, l'approvazione certificata non ha il compito di prevenire l'abuso di medicinali ma di far si' che gli stessi siano sicuri per la salute, come ho già cercato di spiegare. La lotta all'abuso....purtroppo fa a pugni con le ragioni economiche, perchè se una persona fa fuori 2 boccettini di rinazina spray nasale la settimana (medicinale che crea dipendenza fisica) per le case produttrici è un vantaggio enorme, i grossisti hanno anche loro un buon guadagno e i farmacisti (ultimo baluardo a tutela del consumatore) purtroppo anche.
In ogni caso, visto che il problema è reale cerchiamo anche una soluzione. Qualcuno sa cosa c'è dentro i vari medicinali che ci interessano? Se ne potrebbe fare un piccolo elenco nella sezione malattie in modo da sapere cosa chiedere al farmacista. Se mi fornite l'elenco dei contenuti posso dare un'occhiata in farmacopea e dirvi come fare per richiedere delle preparazioni galeniche in farmacia (se c'è o no bisogno di una ricetta bianca).
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salve a tutti, sono Giovanni Zanon di Prodac International, una delle molte aziende oggetto dei sequestri dei NAS. Ho letto tutte, spero non aver saltato niente, le vostre discussioni. come avete ben capito tutti la cosa è molto molto seria. giusto per parlare di cifre vi dico subito che la registrazione a medicinale costa circa 30.000 euro. questa cifra comprende l'autorizzazione dello stabilimento, costo studio esterno prove varie (fatto dai laboratori a livello nazionale riconosciuti dal ministero) e tasse di registrazione prodotto (da rinnovare ogni 5 anni). abbiamo sempre saputo tutti di cosa bisognava fare ma non è mai stato fatto perchè costi sono troppo alti ed inoltre perchè questa registrazione va fatta in tutti i paese EU. La cosa scandalosa è che ogni paese della comunità ha costi diversi e indovinate dove costa di più .... in Italia. in francia costa 2500 euro (non sono registrati neanche la perchè i produttori stanno negoziantdo con il ministero il costo a 1500 euro a prodotto sembra) in 4 paesi della nostra cara EU (germania, austria, olanda e svezia) basta una semplice lettera inviata al ministero (costo della raccomandata).
non dico questo per "scusare" le aziende, mia compresa, del settore ma solo per farvi capire che non sono solo 30.000 se un'azienda come la nostra esporta in più paesi. giusto per rendervi l'idea e parlarvi di numeri il costo della registrazione di un solo prodotto supera il fatturato di 3 anni di vendita dello stesso prodotto. quindi è un costo per le aziende insostenibile. Il distributore di aquarium munster ha registrato i prodotti circa 10 o più anni fa, ma non ha dovuto sostenere spese varie e registrazione dello stabilimento in quanrto è fatto da una ditta tedesca appunto autorizzata con una raccomandata (non mi esprimo sulla puntigliosità del governo tedesco che accetta un farmaco in commercio senza ...).
fatto questo, per chi lo vuole fare, il ministero "dovrebbe" il condizionale è d'obbligo rilasciare la vendita in deroga per non dover andare in farmacia come succede per i collari anti pulci da voi citati.
ora noi vorremmo regolarizzare la cosa, ma a costi accettabili. riguardo ai vostri timori su eventuali tossicità ribadisco che siamo noi i primi a preocupparci, visto che i nostri dipendenti manipolano sostanze allo stato puro e poi ... la butto.. se non muoino i pesci ..... i nostri prodotti più vecchi sono 30 anni che li produciamo con la stessa formulazione e non ci sono mai stati problemi
francamente non so come andrà a finire... anzi lo so ma sto zitto di certo è che produttori / importatori avremmo delle multe salate da pagare e non produrremo più medicinali
scrivetemi per info. attenzione sono in giro x il mondo x lavoro e quindi non rispondo subito
ciao a tutti
salve a tutti, sono Giovanni Zanon di Prodac International, una delle molte aziende oggetto dei sequestri dei NAS. Ho letto tutte, spero non aver saltato niente, le vostre discussioni. come avete ben capito tutti la cosa è molto molto seria. giusto per parlare di cifre vi dico subito che la registrazione a medicinale costa circa 30.000 euro. questa cifra comprende l'autorizzazione dello stabilimento, costo studio esterno prove varie (fatto dai laboratori a livello nazionale riconosciuti dal ministero) e tasse di registrazione prodotto (da rinnovare ogni 5 anni). abbiamo sempre saputo tutti di cosa bisognava fare ma non è mai stato fatto perchè costi sono troppo alti ed inoltre perchè questa registrazione va fatta in tutti i paese EU. La cosa scandalosa è che ogni paese della comunità ha costi diversi e indovinate dove costa di più .... in Italia. in francia costa 2500 euro (non sono registrati neanche la perchè i produttori stanno negoziantdo con il ministero il costo a 1500 euro a prodotto sembra) in 4 paesi della nostra cara EU (germania, austria, olanda e svezia) basta una semplice lettera inviata al ministero (costo della raccomandata).
non dico questo per "scusare" le aziende, mia compresa, del settore ma solo per farvi capire che non sono solo 30.000 se un'azienda come la nostra esporta in più paesi. giusto per rendervi l'idea e parlarvi di numeri il costo della registrazione di un solo prodotto supera il fatturato di 3 anni di vendita dello stesso prodotto. quindi è un costo per le aziende insostenibile. Il distributore di aquarium munster ha registrato i prodotti circa 10 o più anni fa, ma non ha dovuto sostenere spese varie e registrazione dello stabilimento in quanrto è fatto da una ditta tedesca appunto autorizzata con una raccomandata (non mi esprimo sulla puntigliosità del governo tedesco che accetta un farmaco in commercio senza ...).
fatto questo, per chi lo vuole fare, il ministero "dovrebbe" il condizionale è d'obbligo rilasciare la vendita in deroga per non dover andare in farmacia come succede per i collari anti pulci da voi citati.
ora noi vorremmo regolarizzare la cosa, ma a costi accettabili. riguardo ai vostri timori su eventuali tossicità ribadisco che siamo noi i primi a preocupparci, visto che i nostri dipendenti manipolano sostanze allo stato puro e poi ... la butto.. se non muoino i pesci ..... i nostri prodotti più vecchi sono 30 anni che li produciamo con la stessa formulazione e non ci sono mai stati problemi
francamente non so come andrà a finire... anzi lo so ma sto zitto di certo è che produttori / importatori avremmo delle multe salate da pagare e non produrremo più medicinali
scrivetemi per info. attenzione sono in giro x il mondo x lavoro e quindi non rispondo subito
ciao a tutti
Prodac, speravo proprio che rispondesse direttamente uno degli interessati. Del versante economico non posso occuparmi, non ne ho gli strumenti e poi ognuno si fa i conti in tasca da se.
Ma sul versante tossicologico ho un po' di strumenti per capire. I vari prodotti sono stati testati per la loro tossicità? L'emirismo già una buona base di partenza ma...i diversi test obbligatori per:
-cancerogenesi?
-mutagenicità?
-teratogenesi?
Cosi' tanto per dire i primi che mi vengono in mente e per i quali 30 anni di utilizzo non sono indicativi.
Preciso che non voglio creare polemica steerile ma solo essere informato.
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).
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