Sorry se riesumo questo topic, ma avrei una domanda riguardante l'allestimento e la conduzione di questa vasca, e di conseguenza anche dell'altra che sto allestendo.
Stamattina mi sono messo a "ripassare" nella sezione "approfondimenti dolce".
In particolare mi sono soffermato su:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=146054
ovvero: Acque nere dell’Amazzonia – biotopo tecnicamente impegnativo.
Ora io non pretendo di avere una gestione OTRAC, come quella discussa in quel topic, però leggendo mi è venuto uno scrupolo: Con un substrato di sabbia fine, non sifonando, corro qualche rischio?
Mi pare di aver capito da quanto detto lì che i "fanghi" sono fonte di carbonio e quindi molto importanti anche per l'attività batterica (tra l'altro inibita dalla chimica dell'acqua) e fonte di acidi utili all'effetto tampone, solo che in quel frangente si parlava di ghiaino 1-3mm di granulometria...cosa abbastanza diversa dalla sabbia bianca che fa da substrato alle mie vasche...
Ormai si parla di valori con kh nullo e ph 5,5...praticamente i cambi li faccio con sola osmosi senza neanche più i sali, e quando si esauriscono inserico le foglie di catappa per fornire ultriori acidi a tamponare gli sbalzi. I valori sono praticamente rimasti stabili da sempre, a parte un graduale e lento abbassarsi della durezza carbonatica e di qualche decimale di ph i primi due mesi dall'avvio.
L'unica pianta presente è l'hydro che se vedete nel blog ha invaso tutta la superficie diventando di fatto una pianta galleggiante, essendo gli steli più in basso marciti a causa di poca luce (stessa magra fine sta facendo l'echino a sinistra in primo piano)
no3 e po4 mai rilevati, i primi però non penso siano così per ad opera della denitrificazione data la giovane età della vasca...propendo più per la chiusura del ciclo dell'azoto da parte della pianta che ciuccia tutto il nitrato prodotto dai pochi animali che ci sono in vasca: 4 oto e 2 apisto con prole che ormai inizia ad essere VERAMENTE ingombrante, se non a livello di dimensioni, ma più che altro per la dimensione dei territori che non riescono a dividersi...
dopo tutta sta pappardella la domanda finale è: tocca sifonare o posso lasciare lo strato di fango? togliere i detriti più macroscopici con il sifone durante il cambio dell'acqua non è così semplice data la copertura totale della superficie da parte della pianta e data la presenza del legnozzo imgombrante....quindi se c'è veramente bisogno di farla la faccio, altrimenti la lascio più che volentieri...