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Approfondimenti dolceSezione di approfondimento dedicata all'acquario d'acqua dolce dove verranno spostati i topic più interessanti delle altre sezioni per svilupparli in modo più approfondito. Sono assolutamente vietati messaggi OT e non è possibile aprire nuovi topic, ma solo rispondere a quelli già presenti.
Cartiz, il fondo in solo lapillo seguiva la "via della stalla": essendo totalmente ignorante in materia di biologia, volevo partire da un substrato sterile e lasciare che la colonizzazione avvenisse in modo spontaneo.
Paolo, visto che siamo quasi coetanei, lo sai quante cose sono cambiate da quando eravamo bambini...
Le nutrie sono simpatici "castorini" che dalle mie parti prosperano, le pantegane sono un po' come i carassi: vivono anche in ambienti inquinati ma sono animali tutt'altro che "zozzoni".
A volte capita di pescare un sempre più raro luccio, e quando lo si pulisce capita di scoprire che abbia fatto colazione con un topone...
A parte queste divagazioni, sarei molto interessato al discorso fangone nostrano: potrebbe essere estremamente interessante condurre esperimenti simili.
Se tu fai la vaschetta esterna con sedimenti alluvionali camuni (stasera sono un po' pir**, scusa ), io potrei fare la stessa cosa con sabbie vive del Ticino
E' che questa strada mi fa un po' paura...
Analogamente all'approccio del mese di buio negli allestimenti reef piuttosto che "luce subito" -28d#
La faccenda si sta complicando...
__________________ La vita è come il motocross: ti spezzi la schiena ma non vai da nessuna parte!
Linneo, io sono d'accordissimo ma non avendo la minima idea di quello di cui parli resto solo a leggere.... con molto piacere.
Vorrei provare a fare il punto su quali rischi si corrano per la salute umana in questo tipo di allestimenti e su come ridurli al minimo.
Intendi a raccogliere materiali (fanghi) in natura, o anche solo ad usare del terriccio da giardino ma lasciando che la vasca si popoli di ogni tipo di microfauna?
Ho capito, grazie Paolo.
Le acque naturali sono soggette a rischio microbiologico (volendo concentrarsi su questo aspetto) principalmente a seguito di contaminazioni da acque reflue non adeguatamente depurate provenienti da insediamenti civili e da acque provenienti da insediamenti zootecnici.
Nel tuo caso specifico, Paolo, se in zona vi sono allevamenti zootecnici quell'acqua può essere pericolosa per la salute umana anche se non vi entrano reflui da insediamenti civili. Non devi pensare solo ad una contaminazione diretta ma anche a causa del dilavamento delle zone dove si pratica l'allevamento...
Un'altra fonte di contaminazione è dovuta, come hai giustamente intuito, agli animali selvatici.
Ho letto che hai indicato la temperatura. Bravo, la temperatura è sempre un aspetto fondamentale da prendere in considerazione. Per quanto riguarda questo parametro va considerato che a distanza della fonte d’inquinamento la quantità di microrganismi presenti è inferiore nel periodo estivo piuttosto che in quello invernale. Infatti si può affermare, sebbene in via generale, che la sopravvivenza dei microrganismi negli ambienti acquatici è maggiore quando la temperatura è bassa.
E’ vero che i microrganismi patogeni all’esterno dell’ospite perdono di vitalità in modo più o meno graduale, ma va sottolineato che quelli comunemente trasmessi con l’acqua si contraddistinguono non solo per l’elevata capacità infettante ma anche per l’elevato grado di resistenza.
Io direi, salvo casi particolari, di stabilire un punto importante e cioè che per questi tipi di allestimenti è preferibile far ricorso ad acque giudicate potabili a seguito di costanti controlli da parte degli organi competenti.
In caso contrario il rischio microbiologico può essere davvero elevato e tale da sconsigliare di “giocare” con quelle acque.
Linneo, io sono d'accordissimo ma non avendo la minima idea di quello di cui parli resto solo a leggere.... con molto piacere.
Vorrei provare a fare il punto su quali rischi si corrano per la salute umana in questo tipo di allestimenti e su come ridurli al minimo.
Intendi a raccogliere materiali (fanghi) in natura, o anche solo ad usare del terriccio da giardino ma lasciando che la vasca si popoli di ogni tipo di microfauna?
Anche in questo caso, per ragioni di prudenza, sarebbe preferibile allestire le vasche con terriccio da giardino e non con terra raccolta nel giardino di casa o peggio da qualche altra parte.
Fondo: prendo secchio e paletta e vado nel fontanile in cascina dei nonni (800 m da casa) a raccogliere la ghiaia alluvionale mista fango.......
Quote:
Io abito in corrispondenza della linea delle risorgive alpine... in pratica sono polle da cui sgorga acqua sorgiva a 4°C, che poi confluisce nei canali irrigui della campagna circostante.
La vena acquifera non è molto profonda, ma l'acqua è batteriologicamente abbastanza pura...
Paolo, ma che tipo di fontanile è quello in cui prenderai il fango e l'acqua?
E' utilizzato come abbeveratoio per il bestiame? O è solo per l'approvvigionamento?
La superficie dell'acqua è ampia? E la profondità?
L'acqua è mossa e continuamente ossigenata e ricambiata dallo scorrere dell'acqua stessa?
Soprattutto quest'ultima informazione può risultare importante per valutare le condizioni ambientali in cui vive la microfauna presente nel fango. Se ad esempio l'acqua è continuamente rinnovata in un ambiente movimentato ed ossigenato e si pone quel fango in una vasca con acqua ferma, si potrebbero creare problemi di ambientamento della microfauna presente......
Cartiz, le problematiche che ha sollevato Linneo riguardano principalmente la raccolta in natura di FANGHI e ACQUA di cui non si conosce l'esatta composizione (soprattutto microbica) e provenienza (idrogeologica e geomorfologica). Il rischio di incontrare enterobatteri patogeni (vedi salmonella) o altri microrganismi nocivi (nematodi e co.), a volte viene sottovalutato.
Anche in questo caso, per ragioni di prudenza, sarebbe preferibile allestire le vasche con terriccio da giardino e non con terra raccolta nel giardino di casa o peggio da qualche altra parte.
Infatti io ho scritto terricci da giardino proprio ad indicare quei terricci/torbe/umus e quale altra composizioni possibile (magari piu avanti si potrebbe discutere anche su un probabile miglior fondo autogestente... passatemi il termine) venduti in sacchetto e non terre di giardino o altre parti che potrebbero essere piu o meno contaminate da piogge, animali, umani o altro.
Opsss....... ho iniziato a scrivere prima che Maurizio rispondesse ai dubbi e ai quesiti ripetuti in parte anche nel mio post....... son lento a scrivere.......
Cartiz, infatti con le terre da giardino vendute nei sacchi non c'è assolutamente problema di contaminazioni patogene: tali terre vengono abbondantemente sterilizzate durante la loro preparazione.
La sorgiva non è utilizzata per abbeverare il bestiame, l'acqua sgorga copiosa e piuttosto turbolenta... personalmente nei fossi qui intorno ci ho pescato rane e pesci dai 6 ai 25 anni, spesso a mani e piedi nudi immerso fino alle ginocchia, quindi i miei anticorpi sanno il fatto loro, ma avendo la bimba in casa ed essendo il cubetto stagnante, meglio desistere
Magari al massimo prendo 5 litri di ghiaia e la faccio bollire e sotto ci metto 5 litri di terriccio da giardinaggio.
L'inquinamento da coliformi fecali nella mia zona era serio negli anni '80 con il boom degli allevamenti in batteria dei suini... ora è MOLTO meno pesante.
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