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Originariamente inviata da toccio
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Ok, per la quantità di Co2 disciolta vale la tabella, fin qui ci siamo.
Però mi sono espresso male; il mio scopo in questo caso non sarebbe quello di avere X mg/l di CO2 nell'acqua, ma solo quello di fornire carbonio alle piante; che lo prendano dalla Co2 disciolta o dai carbonati poco importa, no?
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Se parliamo delle specie elencate da me prima (cioè solo quelle in grado di sfruttare i bicarbonati nell'acqua), allora sì. Anche se, come detto da Luigi, esiste una notevole differenza in termini di efficienza energetica tra i due processi (la pianta fatica di più ad assorbire il carbonio dai bicarbonati e quindi cresce con un ritmo minore).
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Ad un certo punto nella discussione Entropy dice questa cosa:
Originariamente inviata da Entropy:
"Molte piante strettamente acquatiche hanno la capacità di procurarsi il carbonio assorbendolo direttamente dai bicarbonati e carbonati in acqua. Quindi tali piante (tra cui Ceratophyllum demersum, Egeria densa, Elodea canadensis e nuttallii, Hydrilla verticillata, Myriophyllum spicatum, Vallisneria spiralis, Potamogeton crispus) tendono a far abbassare l’alcalinità di un acquario ( se non è presente una fonte di CO2). Tutte le piante assorbono e cedono elementi, modificando in continuazione anche i valori del GH. Ovviamente quest'ultimo punto dipende anche dal protocollo di fertilizzazione applicato e dal rapporto elementi assorbiti/elementi dosati."
Quindi se io non fornisco Co2 ed ho queste piante il Kh tende a scendere (e di questo ne sono sicuro perchè si verifica nella mia vasca).
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OK.
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Poi, più avanti, leggo quest'altra cosa:
Originariamente inviata da Entropy:
"La dissoluzione del carbonato di calcio dipende da diversi fattori: oltre al pH c'è da considerare la temperatura, il contenuto in CO2 dell'acqua, la presenza di altri ioni che posso favorire la dissoluzione (come i solfati ed il magnesio) e la durezza.
Ovviamente più un'acqua è dura e basica, minore sarà la tendenza alla dissoluzione dei carbonati. Ma se in quest'acqua dosiamo CO2 (tramite un impianto) l'effetto è che il pH si sposterà di nulla o pochissimo, ma allo stesso tempo la CO2 favorirà la solubilità del carbonato di calcio della roccia."
Da qui ne avevo dedotto che, fornendo Co2 in un'acqua con Kh elevato, riesco a far arrivare carbonio alle piante mantenendo invariati i valori di Ph ed il Kh.
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Deduzione teoricamente giusta, ma la mia frase da te citata, si riferisce a vasche dove siano presenti quantitativi SOLIDI di carbonato di calcio (rocce, conchigli, ghiaia,....), dove la CO2 va ad agire sciogliendo i carbonati e portando in soluzione i bicarbonati.
Il mio "teoricamente giusta" è comunque riferito al fatto che una pianta possa assorbire la CO2 immessa, non agendo in tal modo sull'assorbimento dei bicarbonati e conseguente abbassamento del KH. E se il KH è elevato, Il pH dovrebbe scendere di niente o pochissimo.
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Anche se avessimo solo Egeria, Vallisneria, e tutte le altre elencate da Entropy, la decalcificazione biogena le farebbe ricoprire di una sgradevole patina biancastra.
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No, se andiamo a dosare la CO2. In questo caso, il seguente equilibrio:
Ca(HCO3)2 <-> CaCO3 + H2O + CO2
tenderebbe a spostarsi a sinistra, impedendo la precipitazione del carbonato di calcio.
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in effetti la differenza potrebbe essere proprio che in un caso (se le piante usano la Co2 disciolta nell'acqua) produco Ossigeno mentre nell'altro (le piante usano i bi/carbonati) produco Calcio.
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NO. L'ossigeno prodotta dalla fotosintesi delle piante proviene dalla scissione dell' H2O e non della CO2. L'ossigeno verrebbe comunque prodotto.
Discorso inverso per la produzione di calcio. Il calcio non viene prodotto dalle piante, ma quello che è GIA' presente nell'acqua reagisce con il carbonato precipitando sotto forma di polvere. Se nell'acqua non ci fosse calcio (nè magnesio), quella polverina non verrebbe prodotta, a prescindere dall'assorbimento o meno dei bicarbonati da parte delle piante.