A me pare che l'Università degli Studi di Varese (cioè Insubria) faccia un buon lavoro scientifico,almeno per quanto riguarda la Facoltà di Medicina . 
Non so se la facoltà di Chimica pubblichi barzellette e,onestamente,non sono in grado di giudicarlo 

  e mi limito a riferirle (è per evitare questi equivoci che si devono 
sempre citare le fonti bibliografiche!). 
Comunque quello che mi premeva sottoporti era questo concetto:
i suoli organici (il fondo delle nostre vasche,ad esempio)
, grazie soprattutto agli acidi umici,hanno elevata capacità di legare i metalli (complessazione di Fe,Al,Ni,Ca,Pb,Zn)
,scambiarli e veicolarli alle piante, ed altre azioni sugli inquinanti organici che ,ora, non ci interessano.
E fin qui siamo tutti d'accordo,io,tu,i libri di liceo ed i libri di acquariologia 
 Però non si tratta di legami "stabili" ed in certe condizioni ambientali
 
Però non si tratta di legami "stabili" ed in certe condizioni ambientali (calo del pH ed aumento della T°) 
gli inquinanti vengono ceduti e rientrano in circolazione  -04 .
In un ambiente chiuso a temperatura costantemente elevata (28°) ed a pH <7 ,come molte delle nostre vasche,penso che un buon biocondizionatore renda l'habitat più salubre a costo 
quasi zero.
Spero di essere stato più chiaro  
