Algranati, sono d'accordo che le diatomee compaiono
anche in presenza di silicati, ma non puoi elencarla come
unica causa e soluzione!
il discorso batteri è riferito in generale, in quanto possono incidere indirettamente e secondariamente sulla diminuizine delle diatomee, così come tutti gli altri batteri fotosintetici e alghe, che non si nutrono solo di silicio ma anche di nutrienti disciolti nell'acquario, luce ecc....
Per Marco:
cmq d'ora in poi prendi l'acqua d'osmosi da Mirko a Falconara, testato che è di buona qualità ;)
per il resto ti ho spiegato cosa fare:
- sospendi ogni somministrazione di integratori organici in vasca e non sovralimentare manco i pesci!
- piccoli cambi d'acqua ma con maggiore frequenza (settimanale)
- non mettere troppo le mani in vasca, non spostare cose e coralli, non stressare la vasca insomma :-P
- mantenere una buona corrente equamente distribuita
- aumentare la luce (ne hai pochissima!!!)
- integra dopo ogni cambio d'acqua i batteri che ti ho dato
se entro un mesetto non riscontri miglioramenti, passeremo a fare 3 giorni di buio alla vasca e vedrai che spariranno completamente, senza nessuna ripercussione dannosa alla vasca
Posto uno dei tanti articoli sul web che spiega come i i dinoflagellati crescano anche per mezzo dei silicati in vasca, ma NON SOLO per i silicati o A CAUSA di essi:
In acquario possiamo accorgerci della loro presenza perche' formano uno strato melmoso ricco di bollicine sulle superfici della vasca, rocce vive o altri substrati come pompe di movimento o skimmer.
Questo strato si presenta gelatinoso ,con un colore che varia dal marrone scuro al verde fino alla quasi trasparenza e spesso, oltre a fornire un aspetto poco gradevole alla vasca, la loro tossicita' si dimostra letale per alcuni nostri ospiti fitofagi come ricci o lumache che ne potrebbero ingeriscono una quantita’ rilevante.
La loro comparsa e' quasi sempre dovuta ad un eccezionale carico organico disciolto, scarso movimento, zone stagnanti, massiccia formazione di sedimenti, PH basso, ed in genere proliferano in associazione con cianobatteri o diatomee.
Cosa fare quando si hanno problemi di dinoflagellati in vasca?
Premettendo che in natura non esistono specialisti alimentari per i dinoflagellati, ecco qualche buon consiglio per tenerli a bada:
- Anzitutto si dovrebbe drasticamente abbassare il carico organico in vasca diminuendo la somministrazione di cibo a pesci e coralli
- Si consiglia una schiumazione bagnata per eliminare più velocemente le fonti di inquinamento.
- Sarebbe opportuno interrompere la somministrazione di integratori normalmente usati e riportare l'acqua verso valori e condizioni ottimali (No3 e Po4 tendenti allo zero, giusta concentrazione di elementi come Potassio, Ferro, Iodio) attraverso cambi d'acqua regolari e ravvicinati con particolare attenzione al sifonamento e alla rimozione meccanica delle formazioni gelatinose.
- E’ d’obbligo rivedere il movimento e l'ossigenazione
- Alzare il Ph ed evitare sbalzi notturni
- Somministrare frequentemente ceppi batterici di alta qualita’
Inoltre buoni risultati si sono verificati con l’uso di lampade sterilizzatrici UV e Perossido di Idrogeno in associazione con una drastica diminuzione del fotoperiodo fin quando non si sia risolto completamente il problema.
Un saluto a tutti gli utenti di Reefitalia
Antonio Bonfiglietti aka Iperboe
è più o meno quello che ti ho consigliato

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