Calma, partiamo dall'inizio.
Tutti i Crostacei hanno una corazza protettiva che si chiama "Carapace", formata da Chitina e Carbonato di Calcio.
La combinazione è paragonabile alla produzione del calcestruzzo, dove cemento e ghiaia formano un materiale più resistente di entrambi i componenti singoli.
La Chitina è prodotta dall'animale, mentre il Calcio viene preso dall'ambiente.
Il Gambero, il Granchio o l'Aragosta, con la sola alimentazione, ricevono appena il 3 - 4% del Calcio che servirebbe; quindi è nell'acqua che deve trovarlo.
Questo spiega parecchie cose.
- La stragrande maggioranza dei crostacei vive in mare, dove pH e KH sono altissimi.
- La Caridina rappresenta un'eccezione, che guardacaso si trova a suo agio in acque salmastre.
- Alcune specie, adattate all'acqua dolce, si avvicinano comunque alle foci dei fiumi nel periodo riproduttivo, per trovare acqua più dura e alcalina.
- Anche quelle che stanno sempre in acqua dolce, non si sognerebbero mai di andare a vivere a KH 2 e pH 6.3.
- Nel più brulicante ribollire di vita del pianeta, l'Amazzonia, si sono evoluti animali impossibili anche solo da immaginare, prima di Colombo.
Eppure non c'è mai stato nemmeno un gamberetto in decine di milioni di anni.
Non sarà perché pH e KH sono troppo bassi?
Sopra pH 8, i Carbonati precipitano e solidificano
Tra 8 e 7 rimangono stabili.
Sotto il 7 tendono addirittura a sciogliersi.
Grazie alla Chitina che li tiene insieme, molte specie di Caridine sopravvivono fino a pH 6.5, da qui le tabelle con i valori che si trovano in rete.
Ma è "sopravvivenza", non l'ambiente ideale.
Non gli possiamo chiedere di riprodursi, anzi, probabilmente sono già al limite gli esemplari adulti.