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ho avuto conferma che sulle fatture di Reeflab c'è anche il CITES tanto agognato....quindi tutto perfetto
come riportato su fattura:
* La nomenclatura valida ai fini della compilazione del registro Cites è quella riportata a fianco del numero di riferimento.
* Gli esemplari senza questi riferimenti sono esenti da tale regolamentazione oppure provengono da allevamenti in acquario di colonie madri regolarmente importate.
Allora mi sono messo a smanettare un pò ...... per cercare un pò di riferimenti ..... indicati anche nell'artico di Marco su AP
le disposizione del CITES sono state recepite nella comunità europea con il Reg CE 338/1997 del 9 Dicembre 2006 (e successive modifiche) le modalità di applicazione sono descritte del Reg CE 865/2006
in Italia è entrato in vigore il 31/12/79 legge 874/75 resa esecutiva con la legge 150/92 (integrata con il d.lgs 275/01)
...... da quel poco che sono riuscito a capire (non sono un avvocato) ..... in teoria ci si poteva "mettere in regola" per i possessori di animali presenti nell'allegato B del CITES entro 31/12/95 (in base alla 150/92)..... dopo questa data possedere un animale senza certificato e dichiaralo alla forestale equivale ad autodenunciarsi ..........
e se i risultati sono questi (piccolo copia/incolla) dal d.lgs 275/01..... secondo me il rischio è troppo alto ....
Art. 2.
Modifica all'articolo 2 della legge 7 febbraio 1992, n. 150
1. L'articolo 2 della legge 7 febbraio 1992, n. 150, modificata dal decreto-legge 12 gennaio 1993, n.
2, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 marzo 1993, n. 59, e' sostituito dal seguente:
"Art. 2. - 1. Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, e' punito con l'ammenda da lire venti
milioni a lire duecento milioni o con l'arresto da tre mesi ad un anno, chiunque, in violazione di
quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, del 9 dicembre 1996, e successive
attuazioni e modificazioni, per gli esemplari appartenenti alle specie elencate negli allegati B e C
del Regolamento medesimo e successive modificazioni:
..................................... f) detiene, utilizza per scopi di lucro, acquista, vende, espone o detiene per la vendita o per fini
commerciali, offre in vendita o comunque cede esemplari senza la prescritta documentazione,
limitatamente alle specie di cui all'allegato B del Regolamento.
2. In caso di recidiva, si applica la sanzione dell'arresto da tre mesi a un anno e dell'ammenda da lireventi milioni a lire duecento milioni. Qualora il reato suddetto viene commesso nell'esercizio di
attivita' di impresa, alla condanna consegue la sospensione della licenza da un minimo di quattro
mesi ad un massimo di dodici mesi.
.................
4. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque omette di presentare la notifica di importazione, di
cui all'articolo 4, paragrafo 4, del Regolamento (CE) n. 338/97, del Consiglio, del 9 dicembre 1996,
e successive attuazioni e modificazioni, ovvero il richiedente che omette di comunicare il rigetto di
una domanda di licenza o di certificato in conformita' dell'articolo 6, paragrafo 3, del citato
Regolamento, e' punito con la sanzione amministrativa da lire due milioni a lire dodici milioni.
5. L'autorita' amministrativa che riceve il rapporto previsto dall'articolo 17, primo comma, della
legge 24 novembre 1981, n. 689, per le violazioni previste e punite dalla presente legge, e' il
servizio CITES del Corpo forestale dello Stato.".
questo magari può essere di aiuto .... e chi è più esperto nell'intepretazione delle leggi magari può aiutarci a capire
io temo lo sguardo del negoziante alla richiesta del cites...quasi di compatimento....il solito ammalato del forum...in fin dei conti solo un negozio me li ha dati,gli altri mai .
ma non dovrebbero essere i primi a tutelarsi?
il problema è che poi se non me li da ,io dove vado a comprare a milano tutte le volte?
e poi li me li danno?
certo ci proverò......
Da questa osservazione mi viene da pensare ad una sorta di "reciclaggio dei cites", perchè giustamente, che ci fa il negoziante con il cites di quell'animale? Niente... almeno che non lo "gira" poi ad un altro corallo sprovvisto di cites
Ci tengo a sottolineare però, che ci sono negozianti che hanno sempre fatto le cose in regola e mi piace citare Simone di Reeflab www.reeflab.com che per ogni vendita rilascia sempre il numero di cites o il protocollo cites assegnato alle varie talee che produce. Sarebbe bello, se Simone ci legge, se potesse aggiungere qualcosa all'argomento spiegandoci magari ancora di più nel dettaglio come gestire il tutto, perchè, ripeto, secondo me il discorso è estremamente semplice.
Ciao
ho comprato da Simone svariate volte,e mai ho avuto una copia di un Cites o altro...credo che forse valga la fattura fatta dal negozio....non sò!!!
Hai controllato bene sulla fattura? Se te la manda per posta elettronica secondo me è lì il numero cites. Ciao
Ecco cos'è quel cavolo di numero tra parentesi di fianco al nome dell'animale c'è da dire che visti i numeri sui miei animali credo che, a parte Simone, gli altri se li tengono ben stretti i CITES
Cmq tutto questo andrà ad influire, su questo hobby, e sulle possibilità di espanderlo.
oggi ho fatto un giro per i negozianti della mia città, nessuno sapeva (o faceva finta di non sapere) che il cites va rilasciato anche al compratore ogni qualvolta acquista un corallo protetto. Loro hanno tutto in regola (almeno cosi spero) perchè sono muniti del registo di carico e scarico, i cazzi sono i nostri...
I negozianti i CITES ce li hanno eccome, hanno i registri e tutto quello che occorre, vengono controllati, magari non spesso, ma saltuariamente dalla Forestale e non possono permettersi minchiate, altrimenti chiudono viste le eventuali sanzioni previste.
Solo che non li consegnano perchè magari fa comodo a loro per tappare eventuali magagne, errori, morti, importazioni accidentali.
Non te li danno perchè pensano che tu non passerai mai guai con la Forestale, che tanto non ti verrà mai a casa, quindi se no glieli chiedi non te li danno. Pensano a stare apposto loro e amen.
Iniziamo a chiederglieli, anzi ad esigerli, la legge è chiara!
Perlomeno se iniziano a scaricare dai registri animali venduti (perchè il CITES ce lo hanno dato) i prossimi che compreranno dai grossisti o dagli importatori dovranno essere previsti di relativo CITES, il che vuol dire che saranno animali il cui commercio è regolare, magari non di cattura.
Non potranno farsi mandare animali importati illegalmente (sprovvisti di CITES) perchè i CITES dei vecchi non li hanno più dato che li hanno dati a noi. E' un piccolo passo verso un'acquariofilia consapevole e anche verso la salvaguardia delle barriere coralline che ci sta tanto a cuore.
sono d'accordo con il tuo discorso, ma non credo che i negozianti (almeno quelli da cui compro io) acquistino animali importati illegalmente, anche perchè come hai detto tu se li beccano gli fanno passare i guai. Poi che esista anche un mercato nero di queste specie è fuori discussione....