Benvenuti sul Forum di AcquaPortal, la più grande community italiana di acquariofilia!
Sul Forum di AcquaPortal puoi discutere con altri appassionati di acquariofilia, tenere un tuo Blog personale, inserire foto e video, chattare, ed aiutarci a creare un grande database con schede di pesci, invertebrati e prodotti di acquariofilia.
Per entrar a far parte della comunità occorre registrarsi.
Per farlo premi su
Al momento della registrazione ti verrà richiesto di accettare il Regolamento che ti consigliamo di leggere attentamente.
Ti consigliamo inoltre di leggere le FAQ per apprendere le funzionalità principali del forum.
Se invece sei un utente registrato e hai dimenticato i tuoi dati di accesso devi effettuare il Recupero dati.
Oh, bello chiaro...pure il link, grazie ancora un po' e pareva che le aziende ci stessero facendo una "regale concessione" nel venderci questi prodotti nessuno lavora per la gloria di Dio e della Nazione.....
Considerando come sono tenuti o come arrivano i pesci dai nostri negozianti si può dire che chiunque acquisti a supporto i medicinali annessi! Chi di noi non ha medicinali per uso acquariofilo a casa?
Secondo me il problema è che si è cercato per troppo tempo di spacciare medicinali per biocondizionatori! Difatti i prodotti di alcune marche sono ancora commercializzati; che abbiano più soldi da investire in certificati e controlli?
Per far fronte poi a certe spese necessarie di solito si sceglie di aumentare i prezzi da una parte e far meno margine da un altra. Il mercato funziona così. Nei prodotti che compriamo spesso paghiamo anche la pubblicità che rientra tra i costi del prodotto.
Vi faccio un esempio: Xbox360 venduta sottocosto aumentando il prezzo di windows (tanto il windows si vende comunque) e allo stesso tempo si sono coperti i costi del lancio di Xbox360.
Marco AP, sinceramente sono d'accordo con Pesciu.. si parla di 20.000 € all'anno di gudagno netto all'anno, e dici che è già una stima eccessiva? non mi sembra plausibile, non tanto per la cifra in sè, ma io penso questo:
se l'azienda produce solo quel tipo di prodotto, non starebbe in piedi molto, avendo 20.000 di guadagno all'anno, quindi possiamo dedurre che la medesima azienda produca altri tipi di merci, che , verosimilmente, le forniranno un guadagno ALMENO pari a quei 20.000 € di cui si parlava (ma sprero per la salute dell'azienda anche di più).
ora se il settore che produce merce non medicinale fattura di più di quello che produce merce medicinale, non vedo perchè non covnertire la produzione medicinale in "non medicinale" anch'essa, in modo da avere un guadagno superiore.
bisogna ricordare che l'obbiettivo di un'azienda non è quello di far star bene i pesci, ma quello di avere un attivo che superi il passivo a fine esercizio.
dunque o queste aziende guadagnano qualcosa in più di quanto dici tu oppure c'è qualcosa che non torna
detto questo è evidentemente un modo per racimolare qualche soldo, tassando un mercato di nicchia (come qualcuno ha detto) che verosimilmente non riuscirà a produrre tanto baccano quanto il "popolo dei suv" quando è stata introdotta la cosidetta "tassazione sul lusso" ..
mi auguro che le aziende che ci hanno rifornito fino ad ora di medicinali non facciano la scelta economica di smettere di produrli sennò la maggior parte degli acquariofili è nella cacca...
quello che i più non riescono a capire è che se lo Stato tassa le aziende in primis sono loro ad essere in difficoltà, successivamente, salvo limitazioni sui prezzi che porterebbero le aziende al collasso, la tassa viene girata al consumatore
in ogni caso si è usciti dall'argomento principale e ci si è spostati sulla legittimità del guadango etcetc.
il punto è ben diverso: qual'è il futuro degli animali d'acquario?
perchè la burocrazia influirà così tanto sul portafogli del consumatore?
Io penso che le spese d gestione sono simili per ogni Paese, quindi perchè in germania bisogna spendere 10 volte il meno di noi? Una spesa di 2.500 euro giustificherebbe anche un piccolo aumento del prezzo è stop, ma le spese richieste sono davvero ingiustificabili. Ovvio che non conviene piu' a nessuno produrle.
C'è anche da dire che Qui' siamo tutti bravi a rovinare il Nostro commercio, ad esempio a volte escono leggi simili su altri settori che vietano la vendita di certe cose, ma non l'importazione. Vi faccio un esempio: non ricordo bene che tipo di materiale che si utilizzava per la realizzazione di filtri d'aria per auto è stato dato per tossico, ed un'amico di mio padre che aveva fabbrica qui in Italia ha chiuso gli stabilimenti aprendo in Polonia, vendendo ugualmente il prodotto in Italia.
Adesso trattandosi di farmaci credo però che ne sarà vietata anche l'importazione, e spero che non si arrivi al contrabbando perchè sarebbe davvero assurdo.
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?
Tanto per precisare, sarò costretto a far stringere i denti ai miei pinnuti piuttosto che prenderli durante un malanno e spostarli in un sacchetto e portarli con borsa termina da un veterinario(che di pesci non ne saprà nulla) per avere una ricetta ma mentre vedere il pesce ammalato morto, si, ma per stress.
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?
E' proprio per rispondere a queste tue domande che lo stato vuole che anche i medicinali per pesci siano soggetti ad AIC. Si chiede alle aziende: "mi fai vedere gli studi che hai fatto che dimostrano che il tuo prodotto fa bene al pesce? Che non gli fa male?" e soprattutto "mi fai vedere gli studi che hai fatto di cancerogenesi e mutagenesi?" Perchè io ho un acquario di 400 litri, se ci verso dentro un medicinale e poi ci infilo il braccio dentro fino all'ascella vorrei essere sicuro, più che sicuro, che l'acqua del mio acquario non sia tossica per la mia pelle, per la pelle di mio figlio se ci mette dentro una mano. Perchè se ho una vasca aperta l'acqua evapora, e con essa il medicinale e chi la respira quell'aria? Di nuovo noi, io e la mia bambina. Allora casa produttrice "mi fai vedere la documentazione e gli studi in cui hai preso in considerazione queste ed altre 30 situazioni di pericolo ed hai stabilito che il prodotto è innocuo?".
Ricordiamoci che di questo stiamo parlando, non di una tassa del governo per far su dei soldi. Ma di SALUTE PUBBLICA. Immaginate di scoprire domani che l'evaporazione de medicinali delle vasche è....che ne sò....neurotossica (per esagerare), come la prendereste? e come la prenderebbe chi lavora in un negozio di acquari da 30 anni?
Quindi ELENIO questo era per rispondere alla tua domanda. Questa scelta parte dal dovere di tutelare la salute di tutti noi in primis. E poi io sono convinto che si tuteli anche quella del pesce mettendo dei paletti alle aziende.
__________________
La porta meglio chiusa, é quella che si può lasciare aperta
mario86, credo che sul futuro dei pesci ci sia poco da dire.. o si ritorna alle cure "fai da te" come la temperatura, il sale eccetera, e ci si affida a quei due prodotti di libera commercializzazione, o si cerca di tenere i pesci ancora meglio per non farli ammalare..
ad ogni modo tu puoi augurarti le cose belle quanto vuoi, ma sta di fatto che alle aziende non importa molto se i tuoi endler o guppy hanno la coda corrosa.. loro devono tirare su i soldi per andare avanti, tutto qui.. ti sembrerà arido come concetto forse, ma è così che va il mondo ELENIO, riguardo alle differenze di przzi fra italia e germania può esserci un motivo più o meno ragionevole: per quanto ho notato la germania è più avanti dell'italia come acquariofilia (almeno questa è la mia impressione visto che la maggior parte delle attrezzature e prodotti vari sembra sia tedesca). ne consegue che possono abbassare un po' i prezzi del singolo prodotto puntando più sulla quantità.
da noi quanti comprano un determinato tipo di medicinale? molto pochi se paragonato a quanti comprano un lettore MP3.. risultato i prezzi degli mp3 scendono, quelli di questo tipo di prodotti no.. anzi tendono a salire, perchè tanto noi li compreremo lo stesso qualora un nostro pesce si ammali
sembra triste da dire, ma studiando certe cose ti compare davanti l'evidenza, per cui quelle aziende non sono così criticabili dal punto di vista economico.. lo sono forse dal punto di vista etico ma questo è un altro discorso..
E' ovvio che la discussione tenda ad allargarsi e a produrre una critica più ampia sulla società italiana, la sua classe dirigente e le aziende produttrici nel settore acquariofilo;
perchè tutto parte da un unico inaccettabile principio di fondo:
spremere tasse laddove si può
e non certo nell'interesse generale
e tanto meno nell'interesse degli animali o di quei fessi che li allevano.
Se esiste un mercato di maniaci disposti a spendere soldi
per tenere delle vasche piene di acqua e pesci in casa tanto vale farli pagare!
L'acquario in un paese arretrato come il nostro è un lusso di cui si può fare benissimo a meno,
se te lo vuoi permettere allora paga!
A questo punto aggiungerei anche: invece di perdere tempo dietro il vostro acquario e di perdere tempo leggendo e scrivendo in questo forum... andate a lavorare lazzaroni che non siete altro!
Andate a lavorare finchè un lavoro ce lo avete ancora con questa crisi
e non lamentatevi di non arrivare a fine mese se poi spendete i soldi per l'acquario!
Questa è la mentalità vigente nel paese e da cui derivano certi provvedimenti
ed ecco che poi, per forza, la discussione si allarga.
Per il resto cosa potrei dire io?
Non sono così esperto, se non si troveranno più medicinali in Italia o saranno troppo cari,
continuerò a leggere su AP sperando di avere qualche suggerimento da chi ne sa di più.
incazzato e impotente, Claudio -04
__________________
Chi pensa che i poecilidi siano pesci di serie B, dovrebbe essere multato!
Per favore, prima di postare consultate le FAQ e i messaggi importanti in cima a ogni sezione.
Usate la funzione cerca (in alto nella striscia azzurra) per evitare ripetizioni.
Ho seguito la discussione, e devo dire che, sebbene mi conforti sapere di poter acquistare un curativo in negozio in caso di emergenza ed il fatto di trovarli con più difficoltà mi possa creare disagi, spese, ecc. , sono daccordo con vesperio: non si può barattare la comodità con la sicurezza. D'altra parte un medicinale inutile (o potenzialmente inutile) o addirittura dannoso farebbe più danni che altro.
In fondo un ordine online dalla Germania (dove, evidentemente, i produttori sono in regola) è ancora alla nostra portata, oppure l'acquisto di un antibatterico (magari "da banco", senza ricetta) in farmacia.
Auspico però anche che le case produttrici italiane si mettano in regola spendendo quanto necessario (d'altra parte a me nessuno fa sconti sulle tasse, le pago io e mi aspetto che le paghino tutti).
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.
Per il resto e per rispondere un po' a tutti, vale il discorso che ho fatto prima.
Se economicamente parlando, richiedere l'AIC permette comunque di avere un margine di guadagno interessante, non staremmo ora a parlare di tutto questo.
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao