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Vecchio 27-03-2009, 08:07   #1
mario86
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si sta ragionando troppo da economisti

mi auguro che le aziende che ci hanno rifornito fino ad ora di medicinali non facciano la scelta economica di smettere di produrli sennò la maggior parte degli acquariofili è nella cacca...

quello che i più non riescono a capire è che se lo Stato tassa le aziende in primis sono loro ad essere in difficoltà, successivamente, salvo limitazioni sui prezzi che porterebbero le aziende al collasso, la tassa viene girata al consumatore


in ogni caso si è usciti dall'argomento principale e ci si è spostati sulla legittimità del guadango etcetc.
il punto è ben diverso: qual'è il futuro degli animali d'acquario?
perchè la burocrazia influirà così tanto sul portafogli del consumatore?
mario86 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 27-03-2009, 08:42   #2
ELENIO
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Io penso che le spese d gestione sono simili per ogni Paese, quindi perchè in germania bisogna spendere 10 volte il meno di noi? Una spesa di 2.500 euro giustificherebbe anche un piccolo aumento del prezzo è stop, ma le spese richieste sono davvero ingiustificabili. Ovvio che non conviene piu' a nessuno produrle.

C'è anche da dire che Qui' siamo tutti bravi a rovinare il Nostro commercio, ad esempio a volte escono leggi simili su altri settori che vietano la vendita di certe cose, ma non l'importazione. Vi faccio un esempio: non ricordo bene che tipo di materiale che si utilizzava per la realizzazione di filtri d'aria per auto è stato dato per tossico, ed un'amico di mio padre che aveva fabbrica qui in Italia ha chiuso gli stabilimenti aprendo in Polonia, vendendo ugualmente il prodotto in Italia.

Adesso trattandosi di farmaci credo però che ne sarà vietata anche l'importazione, e spero che non si arrivi al contrabbando perchè sarebbe davvero assurdo.

Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?

Tanto per precisare, sarò costretto a far stringere i denti ai miei pinnuti piuttosto che prenderli durante un malanno e spostarli in un sacchetto e portarli con borsa termina da un veterinario(che di pesci non ne saprà nulla) per avere una ricetta ma mentre vedere il pesce ammalato morto, si, ma per stress.
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Vecchio 27-03-2009, 10:21   #3
vesperio
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Originariamente inviata da ELENIO
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?
E' proprio per rispondere a queste tue domande che lo stato vuole che anche i medicinali per pesci siano soggetti ad AIC. Si chiede alle aziende: "mi fai vedere gli studi che hai fatto che dimostrano che il tuo prodotto fa bene al pesce? Che non gli fa male?" e soprattutto "mi fai vedere gli studi che hai fatto di cancerogenesi e mutagenesi?" Perchè io ho un acquario di 400 litri, se ci verso dentro un medicinale e poi ci infilo il braccio dentro fino all'ascella vorrei essere sicuro, più che sicuro, che l'acqua del mio acquario non sia tossica per la mia pelle, per la pelle di mio figlio se ci mette dentro una mano. Perchè se ho una vasca aperta l'acqua evapora, e con essa il medicinale e chi la respira quell'aria? Di nuovo noi, io e la mia bambina. Allora casa produttrice "mi fai vedere la documentazione e gli studi in cui hai preso in considerazione queste ed altre 30 situazioni di pericolo ed hai stabilito che il prodotto è innocuo?".
Ricordiamoci che di questo stiamo parlando, non di una tassa del governo per far su dei soldi. Ma di SALUTE PUBBLICA. Immaginate di scoprire domani che l'evaporazione de medicinali delle vasche è....che ne sò....neurotossica (per esagerare), come la prendereste? e come la prenderebbe chi lavora in un negozio di acquari da 30 anni?

Quindi ELENIO questo era per rispondere alla tua domanda. Questa scelta parte dal dovere di tutelare la salute di tutti noi in primis. E poi io sono convinto che si tuteli anche quella del pesce mettendo dei paletti alle aziende.
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Vecchio 27-03-2009, 10:27   #4
Lollo=P
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mario86, credo che sul futuro dei pesci ci sia poco da dire.. o si ritorna alle cure "fai da te" come la temperatura, il sale eccetera, e ci si affida a quei due prodotti di libera commercializzazione, o si cerca di tenere i pesci ancora meglio per non farli ammalare..
ad ogni modo tu puoi augurarti le cose belle quanto vuoi, ma sta di fatto che alle aziende non importa molto se i tuoi endler o guppy hanno la coda corrosa.. loro devono tirare su i soldi per andare avanti, tutto qui.. ti sembrerà arido come concetto forse, ma è così che va il mondo
ELENIO, riguardo alle differenze di przzi fra italia e germania può esserci un motivo più o meno ragionevole: per quanto ho notato la germania è più avanti dell'italia come acquariofilia (almeno questa è la mia impressione visto che la maggior parte delle attrezzature e prodotti vari sembra sia tedesca). ne consegue che possono abbassare un po' i prezzi del singolo prodotto puntando più sulla quantità.
da noi quanti comprano un determinato tipo di medicinale? molto pochi se paragonato a quanti comprano un lettore MP3.. risultato i prezzi degli mp3 scendono, quelli di questo tipo di prodotti no.. anzi tendono a salire, perchè tanto noi li compreremo lo stesso qualora un nostro pesce si ammali

sembra triste da dire, ma studiando certe cose ti compare davanti l'evidenza, per cui quelle aziende non sono così criticabili dal punto di vista economico.. lo sono forse dal punto di vista etico ma questo è un altro discorso..
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Lorenzo
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Vecchio 27-03-2009, 10:37   #5
Guermantes
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E' ovvio che la discussione tenda ad allargarsi e a produrre una critica più ampia sulla società italiana, la sua classe dirigente e le aziende produttrici nel settore acquariofilo;
perchè tutto parte da un unico inaccettabile principio di fondo:

spremere tasse laddove si può
e non certo nell'interesse generale
e tanto meno nell'interesse degli animali o di quei fessi che li allevano.

Se esiste un mercato di maniaci disposti a spendere soldi
per tenere delle vasche piene di acqua e pesci in casa tanto vale farli pagare!
L'acquario in un paese arretrato come il nostro è un lusso di cui si può fare benissimo a meno,
se te lo vuoi permettere allora paga!

A questo punto aggiungerei anche: invece di perdere tempo dietro il vostro acquario e di perdere tempo leggendo e scrivendo in questo forum... andate a lavorare lazzaroni che non siete altro!

Andate a lavorare finchè un lavoro ce lo avete ancora con questa crisi
e non lamentatevi di non arrivare a fine mese se poi spendete i soldi per l'acquario!

Questa è la mentalità vigente nel paese e da cui derivano certi provvedimenti
ed ecco che poi, per forza, la discussione si allarga.

Per il resto cosa potrei dire io?
Non sono così esperto, se non si troveranno più medicinali in Italia o saranno troppo cari,
continuerò a leggere su AP sperando di avere qualche suggerimento da chi ne sa di più.

incazzato e impotente, Claudio -04
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Chi pensa che i poecilidi siano pesci di serie B, dovrebbe essere multato!
Per favore, prima di postare consultate le FAQ e i messaggi importanti in cima a ogni sezione.
Usate la funzione cerca (in alto nella striscia azzurra) per evitare ripetizioni.
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Vecchio 27-03-2009, 12:15   #6
ilVanni
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Ho seguito la discussione, e devo dire che, sebbene mi conforti sapere di poter acquistare un curativo in negozio in caso di emergenza ed il fatto di trovarli con più difficoltà mi possa creare disagi, spese, ecc. , sono daccordo con vesperio: non si può barattare la comodità con la sicurezza. D'altra parte un medicinale inutile (o potenzialmente inutile) o addirittura dannoso farebbe più danni che altro.
In fondo un ordine online dalla Germania (dove, evidentemente, i produttori sono in regola) è ancora alla nostra portata, oppure l'acquisto di un antibatterico (magari "da banco", senza ricetta) in farmacia.
Auspico però anche che le case produttrici italiane si mettano in regola spendendo quanto necessario (d'altra parte a me nessuno fa sconti sulle tasse, le pago io e mi aspetto che le paghino tutti).
ilVanni non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 27-03-2009, 13:21   #7
Marco AP
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vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.

Per il resto e per rispondere un po' a tutti, vale il discorso che ho fatto prima.
Se economicamente parlando, richiedere l'AIC permette comunque di avere un margine di guadagno interessante, non staremmo ora a parlare di tutto questo.
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao
Marco AP non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 27-03-2009, 13:47   #8
mario86
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Originariamente inviata da Marco AP
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo...
Marco, ci si sta nascondendo dietro a falsi moralismi
l'approvazione certificata non previene l'abuso di medicinali
il fatto che bisognerà andare in farmacia piuttosto che in negozio piuttosto che al centro commerciale non è tutela di un uso corretto del medicinale da parte del consumatore
mario86 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 27-03-2009, 19:04   #9
vesperio
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Originariamente inviata da Marco AP
vesperio, grazie mille per le delucidazioni. Anche io riporto per sentito dire, mentre tu hai riportato le cose corrette, ottimo.
Sono felice di essere utile una volta tanto anzicchè scaricare su questo o quel forum i miei disastri acquariofili in cerca di aiuto

Originariamente inviata da Marco AP
Evidentemente, invece, una spesa del genere è chiaramente "anticommerciale" tenendo conto che stiamo parlando di un mercato di nicchia.
Poi sul discorso che è bene che i medicinali ricevano un'approvazione certificata, sono pienamente d'accordo... ma se i costi son quelli, penso che ci sia poco da fare. Ciao
Purtroppo questa è una tristissima realtà e per rendercene conto basta fare una piccola ricerca in rete e vedere cosa sono i "medicinali orfani". In breve la logica economica ha fatto sì che non esistano case farmaceutiche produttrici di medicinali destinati a malattie umane (anche mortali) estremamente rare (si parla di 100000 casi al mondo).

mario86, l'approvazione certificata non ha il compito di prevenire l'abuso di medicinali ma di far si' che gli stessi siano sicuri per la salute, come ho già cercato di spiegare. La lotta all'abuso....purtroppo fa a pugni con le ragioni economiche, perchè se una persona fa fuori 2 boccettini di rinazina spray nasale la settimana (medicinale che crea dipendenza fisica) per le case produttrici è un vantaggio enorme, i grossisti hanno anche loro un buon guadagno e i farmacisti (ultimo baluardo a tutela del consumatore) purtroppo anche.

In ogni caso, visto che il problema è reale cerchiamo anche una soluzione. Qualcuno sa cosa c'è dentro i vari medicinali che ci interessano? Se ne potrebbe fare un piccolo elenco nella sezione malattie in modo da sapere cosa chiedere al farmacista. Se mi fornite l'elenco dei contenuti posso dare un'occhiata in farmacopea e dirvi come fare per richiedere delle preparazioni galeniche in farmacia (se c'è o no bisogno di una ricetta bianca).
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Vecchio 27-03-2009, 19:07   #10
Prodac
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da prodac

salve a tutti, sono Giovanni Zanon di Prodac International, una delle molte aziende oggetto dei sequestri dei NAS. Ho letto tutte, spero non aver saltato niente, le vostre discussioni. come avete ben capito tutti la cosa è molto molto seria. giusto per parlare di cifre vi dico subito che la registrazione a medicinale costa circa 30.000 euro. questa cifra comprende l'autorizzazione dello stabilimento, costo studio esterno prove varie (fatto dai laboratori a livello nazionale riconosciuti dal ministero) e tasse di registrazione prodotto (da rinnovare ogni 5 anni). abbiamo sempre saputo tutti di cosa bisognava fare ma non è mai stato fatto perchè costi sono troppo alti ed inoltre perchè questa registrazione va fatta in tutti i paese EU. La cosa scandalosa è che ogni paese della comunità ha costi diversi e indovinate dove costa di più .... in Italia. in francia costa 2500 euro (non sono registrati neanche la perchè i produttori stanno negoziantdo con il ministero il costo a 1500 euro a prodotto sembra) in 4 paesi della nostra cara EU (germania, austria, olanda e svezia) basta una semplice lettera inviata al ministero (costo della raccomandata).
non dico questo per "scusare" le aziende, mia compresa, del settore ma solo per farvi capire che non sono solo 30.000 se un'azienda come la nostra esporta in più paesi. giusto per rendervi l'idea e parlarvi di numeri il costo della registrazione di un solo prodotto supera il fatturato di 3 anni di vendita dello stesso prodotto. quindi è un costo per le aziende insostenibile. Il distributore di aquarium munster ha registrato i prodotti circa 10 o più anni fa, ma non ha dovuto sostenere spese varie e registrazione dello stabilimento in quanrto è fatto da una ditta tedesca appunto autorizzata con una raccomandata (non mi esprimo sulla puntigliosità del governo tedesco che accetta un farmaco in commercio senza ...).
fatto questo, per chi lo vuole fare, il ministero "dovrebbe" il condizionale è d'obbligo rilasciare la vendita in deroga per non dover andare in farmacia come succede per i collari anti pulci da voi citati.
ora noi vorremmo regolarizzare la cosa, ma a costi accettabili. riguardo ai vostri timori su eventuali tossicità ribadisco che siamo noi i primi a preocupparci, visto che i nostri dipendenti manipolano sostanze allo stato puro e poi ... la butto.. se non muoino i pesci ..... i nostri prodotti più vecchi sono 30 anni che li produciamo con la stessa formulazione e non ci sono mai stati problemi
francamente non so come andrà a finire... anzi lo so ma sto zitto di certo è che produttori / importatori avremmo delle multe salate da pagare e non produrremo più medicinali
scrivetemi per info. attenzione sono in giro x il mondo x lavoro e quindi non rispondo subito
ciao a tutti
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