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Originariamente inviata da Johnny Brillo
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Non sono d'accordo sui valori a cui tenere gli scalari. Va bene che non sono selvatici e quindi non richiedono valori estremi, ma un pH neutro o leggermente acido per me è d'obbligo.
Altra cosa che mi trova in disaccordo è l'utilizzo della CO2 a fermentazione. Difficile che si abbia un'erogazione costante.
Se parliamo di impianto professionale allora ok, ma o si prende un pHcontroller che mantiene il pH costante o la CO2 va erogata 24 ore su 24 per non avere sbalzi di pH.
L'impianto non è fondamentale, ma se intendi continuare a tenere accese entrambe le plafoniere allora si e credo anche che sia il caso di passare ad un protocollo di fertilizzazione avanzato che preveda anche NPK. Altrimenti le piante restano al punto di partenza.
Non sapevo che la Juwel avesse cambiato le Day da 9000k a 8000k. In ogni caso varierei un pò con le lampade per avere uno spettro completo.
Al tuo posto farei un passo indietro. Userei una sola plafoniera e cercherei il giusto compromesso tra estetica, piante e esigenze dei pesci (che comunque vanno messe in primo piano).
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Gli scalari stanno benissimo anche in Ph neutro o leggermente alcalino , a 7,2 stanno meravigliosamente .
Oltretutto i batteri a noi cari per i processi di degradazione organica a quei valori rendono al massimo , non si puo´ dire lo stesso a Ph acido .
Meglio un Ph a 7- 7,2 che si riesce a mantenere stabile (magari alzando leggermente il Kh attorno a 5 per rendere ancor maggiore la stabilita´ dell´insieme) piuttosto che un Ph acido che a Kh basso , senza CO2 , senza torba e simili diventa instabile e tende cmq ad aumentare .
Gli sbalzi anche verso il meglio sono piu´ dannosi della stabilita´ a valori meno ideali ,
in Toscana dicono : "immeglio glie´ nimico diil bbene ! "
La CO2 a fermentazione sarebbe in attesa del meglio di cui sopra , basta non esagerare con la quantita´ di soluto e in un acquario da 300 litri non ci sono pericoli particolari , a meno che non
si rovesci il tutto e finisca in vasca .
In attesa "dii mmeglio assoluto" una elettrovalvola collegata ad un timer serve a non fare
errori che con un impianto con bombola non tarato alla perfezione potrebbero essere fatali ai pesci , poi sono d´accordissimo che sia meglio avere un impianto totalmente automatizzato con misuratore di Ph ....
Ma se e´ per questo sarebbe ancora meglio avere un ittiopatologo in casa , un idrobiologo , un biologo marino etc ma non tutti possiamo permettercelo , se potessi li avrei anche io
(biologhe ce ne sarebbero anche di carine .........Magari un sacrificio per il bene dei nostri pupilli
![:-]](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/02.gif)


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