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Allora finalmente ho fatto i test, ecco i valori:
Cl2: 0
NO3: 10
NO2: 0
GH: >7°d
KH: 6°d
pH: 8
Secondo la tabella di riferimento ,che ho a disposizione, solo il pH ha un valore NON positivo, anche se in realtà è a limite tra il minimo valore consentito e il primo di quelli non consentiti.
Vorrei aggiungere che ormai da circa un mesetto ho un po di problemi di alghe verdi filamentose che si generano sempre dalle rotale per poi prolungarsi come dei capelli.
P.S. e anche una presenza insistente di diatomee.
P.S. la vasca è di 108 l, ho un neon da 54W da 6500K° quindi 0.5 W/l. Ho molte piante; 4 specie:
Egeria densa, Rotala Rotundifolia, vallisneria, limnophila sessiflora.
Fotoperiodo: 8h 15m(faccio una pausa di 45m tra le 15 e le 16)
Filtro: Askoll pratiko 200 messo a regime quasi minimo.
Fauna: un solo tritone(motivo per cui NON posso fertilizzare)
Il modo migliore per combattere le filamentose è far crescere l'egeria; lasciala arrivare al pelo dell'acqua e continuare a crescere assorbendo più luce e co2 dall'aria.
le diatomee di solito vengono con i silicati introdotti con l'acqua di rubinetto e vanno via quando sono finiti quindi secondo me non fare cambi.
Per i valori non saprei dirti visto che non so cosa vogliono i tritoni.
La questione dei silicati la sapevo è infatti sto riducendo i cambi d'acqua(da una volta a settimana a una ogni due) ma non cambia granché, al massimo si riduce la crescita ma nel momento in cui faccio il cambio di acqua recuperano subito e su ogni vetro dell'acquario. Per l'egeria il problema è che non fa in tempo a crescere così tanto, apparte alcune che invece crescono molto lunghe(anche 50cm) ma poi tanto fanno la stessa fine. A questo punto piuttosto che aspettare che diventino alte fino alla superficie potrei rimuoverle dal fondo e farle crescere direttamente galleggianti(tra l'altro la mia è una vasca aperta). Ha senso o non cambia niente?
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A comunque come ti sembrano i valori e in particolare il valore leggermente alto del ph ti suggerisce qualcosa?
Ultima modifica di stevie; 05-07-2016 alle ore 20:31.
Motivo: Unione post automatica
L'egeria mettila a galleggiare che è addirittura meglio.
Per le diatomee prova a ridurre ulteriormente i cambi : se non hai problemi particolari perché farlo?
Ho letto che i tritoni vogliono ph tra 7,5 e 8; se vuoi abbassarlo secondo me puoi usare la torba ma con attenzione per non abbassarlo troppo; ho letto che non dà problemi ai tritoni ma aspetta chi li conosce o li ha per essere sicuri .
Il valore alto viene dell'acqua con cui fai i cambi o se hai qualcosa di calcareo in vasca .
Certo che senza fertilizzare è dura...
Comunque so di molte persone che coltivano l'egeria senza CO2 e soprattutto senza fertilizzare, e con estrema facilità, anzi nell'allevamento dei tritoni(che non amano la corrente, almeno i più comuni) alcuni non usano nemmeno il filtro, sfruttando solo le piante come filtro naturale. Pertanto mi è venuta in mente una possibile causa di questa decalcificazione biogena e formazione di alghe verdi filamentose: la causa potrebbe essere la presenza massiccia di piante, nel senso che ce ne sono troppe...troppe per essere coltivate in maniera low-cost, quindi senza fertilizzanti e Co2. Quindi in poche parole i nutrienti che almeno in minima parte si trovano a prescindere in acqua non bastano minimamente per tutte le piante che ho, ed evidentemente in particolare la CO2 e quindi conseguente decalcificazione biogena. Per esempio mentre di egerie e vallisnerie ne ho giusto una ventina e di limnophile giusto 5/6, di rotale rotundifolie ne ho almeno una cinquantina e secondo me sono proprio queste ad essere le più "ingorde" perché sono quelle che crescono moltissimo, e tra l'altro tutte le varie alghe si creano proprio a partite dagli steli di queste piante. Tra l'altro le rotale per la loro crescita esponenziale formano un vero e proprio cespuglio dal diametro di 20cm e le foglie che si trovano alle estremità sono tutte rosse, e quindi segno di crescita rigogliosa, penso. Ora questo è solo un ragionamento più logico che scientifico, però secondo te potrebbe essere?
Il ragionamento per me fila perfettamente .. Con tutte quelle piante c'è una grossa competizione tra loro per i pochi nutrienti .
Non mi spiego però le filamentose che non dovrebbero esserci ...
Prova a mettere l'egeria a galleggiare e vedi se migliora (secondo me sì).
Comunque so di molte persone che coltivano l'egeria senza CO2 e soprattutto senza fertilizzare, e con estrema facilità, anzi nell'allevamento dei tritoni(che non amano la corrente, almeno i più comuni) alcuni non usano nemmeno il filtro, sfruttando solo le piante come filtro naturale. Pertanto mi è venuta in mente una possibile causa di questa decalcificazione biogena e formazione di alghe verdi filamentose: la causa potrebbe essere la presenza massiccia di piante, nel senso che ce ne sono troppe...troppe per essere coltivate in maniera low-cost, quindi senza fertilizzanti e Co2. Quindi in poche parole i nutrienti che almeno in minima parte si trovano a prescindere in acqua non bastano minimamente per tutte le piante che ho, ed evidentemente in particolare la CO2 e quindi conseguente decalcificazione biogena. Per esempio mentre di egerie e vallisnerie ne ho giusto una ventina e di limnophile giusto 5/6, di rotale rotundifolie ne ho almeno una cinquantina e secondo me sono proprio queste ad essere le più "ingorde" perché sono quelle che crescono moltissimo, e tra l'altro tutte le varie alghe si creano proprio a partite dagli steli di queste piante. Tra l'altro le rotale per la loro crescita esponenziale formano un vero e proprio cespuglio dal diametro di 20cm e le foglie che si trovano alle estremità sono tutte rosse, e quindi segno di crescita rigogliosa, penso. Ora questo è solo un ragionamento più logico che scientifico, però secondo te potrebbe essere?
Ogni vasca è una situazione a sé, ricorda cmq le piante non vivono del nulla.
Rimane valido quanto ti ho detto in precedenza.
Se non vuoi fertilizzare liberati delle piante più esigenti e sostituisci con altre. Informati eventualmente se puoi mettere un po' di potassio in corrispondenza del cambio