Ciao Ferdinando, ho letto il tuo impietoso articolo sull'acquario di Valencia ma credo che la tua grande passione per l'acquariofilia ti abbia reso un po' troppo critico nei confronti di una mastodontica struttura ludico/didattica che sicuramente non è nata per essere un'acroporaio o un santuario dell'eccellenza marina. Io probabilmente l'ho guardato con occhi un po diversi, meno tecnici e più da "turista" (forse anche perché quando ci sono stato non avevo ancora un acquario marino?). Non credo che tutta la struttura sia nata per soddisfare le esigenze di un acquariofilo e credo che nel fare una recensione si debba tenere conto della reale natura e scopo della struttura. poi che tu abbia sicuramente messo in evidenza delle pecche evidenti su questo non ci piove (anche se credo tu sappia bene cosa costi in termini di lavoro ed investimenti poter fare in grande una struttura con le caratteristiche che tu avresti voluto dall'oceanografic), ma credo che il 99,9 periodico della gente che ha visitato l'acquario non abbia minimamente notato quello che tu, con l'occhio esperto, hai invece valorizzato.
Scusa il paragone, ma è un po come se Carlo Cracco facesse la recensione delle tagliatelle dello vecchine di Ozzano (immagino che non siano più in vita visto che avevano passato gli ottanta ciascuna quando facevo l'università a Bologna!!), a tutti piacevano ma sicuramente non erano all'altezza dei palati più raffinati.
Ciao, Roberto