Un po' verità, un bel po' fesserie.
Ormai ovviamente i pesci sono quasi tutti di allevamento, molti hanno colorazioni e forme diverse da quelli selvatic, basta pensare ai betta, con quelle enormi pinne che un natura non hanno, stessa cosa i guppy, i discus con tutte quelle varianti di colori.
Detto questo, il luogo di allevamento non influisce sui valori necessari al pesce. Un pesce acidofilo resta acidofilo. Discus in acque dure? Fesserie, i discus di selezione vengono allevati con durezze medio-basse e ph neutro o leggermente acido. Quindi valori che rientrano nei rage di adattabilità della specie, anche se ben lontani da quelli che troviamo nei fiumi amazzonici da dove proviene il discus.
Ha ragione sul fatto che si possono mischiare specie che provengono da diverse zone, ma questo non c'entra un bel niente con l'allevamento in cattività. Ad esempio è ovvio che sia possibile tenere insieme betta (asiatico) e cardinali (amazzonici), perché sono compatibili caratterialmente e richiedono entrambi acqua tenere e acide. Non puoi invece tenere insieme danio erythromicron e cardinali, i luoghi di provenienza sono sempre Asia e Amazzonia, ma l'erythomicron vive in acque dure e alcaline, il cardinale, come detto prima, in tenere e acide.
In sostanza, come molti negozianti, ha le idee confuse pure il tuo, tra credenze "popolari" e mezze verità.
I pesci di allevamento sono semplicemente più adatti alla cattività, perché abituati sin dalla nascita a vivere in cattività, questo permette di sfruttare a massimo il rage di valori di ogni specie, senza dover ricreare valori estremi in acquario. Però il DNA del pesce non viene mica modificato in così poco tempo. Può, invece, essere utile sapere l'allevamento di provenienza del pesce, perché ci sono alcuni allevamenti che portano pesci migliori, più in salute, altri che invece hanno pesci più deboli. Per alcune specie è meglio preferire gli allevamenti di un certo paese invece di quelli di un altro, ad esempio per i guppy, è meglio scegliere quelli di allevamenti europei, rispetto a quelli asiatici (che sono tipo il 70% del mercato però).
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