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secondo me non è un problema di libertà di pensiero, ma è un tentativo di strumentalizzare la manifestazione al fine di darsi visibilità., insomma abbiamo fatto e detto qualcosa, magari ******* che poi non hanno alcun riscontro, ma ci siamo ! E questo da visibilità di fronte alle migliaia di persone che hanno visitato la manifestazione.
Risorse male utilizzate, accuse a vanvera smontate, ma che hanno raggiunto il loro scopo : Fotografia sul gionramle e sorrisone....
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"io credo che, in particolare, un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro, troppo diversi" (Massimo Troisi)
Marco, ne approfitto per rifarti i complimenti per la manifestazione, davvero bella, ma su questa tua risposta concordo solo in parte. Dici cose giuste, ma la questione secondo me è più complessa. Se adesso maltrattare un cane o un gatto o qualsiasi altro animale è reato, lo si deve ai cosiddetti animalisti; se certi zoo o circhi lager non ci sono più, lo si deve agli animalisti, e sono solo esempi. O crediamo forse che chi parlava di diritti degli animali 40 anni fa non venisse guardato come un povero demente? Io parto dal presupposto che tutti noi, su questo forum, amiamo gli animali e siamo felici che adesso siano protetti dalle leggi.
Detto questo, da acquariofilo marino e dolce, probabilmente sono anch'io nella lista nera degli animalisti. Se mi capita di parlarci, cerco di farli ragionare, so che alcuni sono di una rigidità pazzesca, con altri invece riesci a capirti, non sono un'entità unica e indistinta, ma individui, esattamente come noi acquariofili. Francamente mi preoccupano di più certe risposte lette in questo topic, alcuni si credono "Dio" che fa esperimenti e salva le specie dall'estinzione, ma non scherziamo. Il nostro è un bellissimo hobby e, se fatto con coscienza, non è nemmeno tra i più dannosi per la natura, ma mi sentirò meglio quando, oltre ai coralli, sarà possibile avere anche quasi tutti i pesci da allevamento. So di essere un po' ipocritica in questo, ma ho acquari da 40 anni e non ci rinuncio, però continuare a discutere di diritti è fondamentale, anche se a volte sembra di avere posizioni inconciliabili.
Originariamente inviata da Marco AP
Io parto da una visione più pragmatica della questione.
Gli animali da compagnia esistono ed esisteranno sempre! Inutile dire e scrivere che non devono essere prelevati in natura, perché tanto si continuerà a farlo.
E' invece utile se anche queste associazioni diano una mano a noi appassionati a divulgare una cultura corretta sugli animali da compagnia e potrebbero diventare molto preziosi sotto questo punto di vista, ma anche qui ho dei dubbi, perché penso che sappiano poco delle esigenze che deve avere un animale da compagnia, ma al contempo, come dice paolo bernardi, hanno soldi e potere che se ben sfruttato possono smuovere i piani alti ed aiutare a migliorare il settore del pet. Mi vengono degli esempi... tipo vietare di importare cani o gatti dall'est, vietare di tenere pesci rossi in bocce, vietare ai negozi di vendere pesci incompatibili tra loro, istituire un'ora a settimane nelle scuole elementari per conoscere meglio i vari animali da compagnia (sarebbe bellissimo) ecc. ecc.
In conclusione, dire che "certi animali non devono proprio esistere nelle nostre case" è inutile ed è solo una propaganda per loro, ma non certo per il benessere degli animali che amiamo e ospitiamo.
Magari un domani lo capiranno.... chissà...
Francamente mi preoccupano di più certe risposte lette in questo topic, alcuni si credono "Dio" che fa esperimenti e salva le specie dall'estinzione,
Però nel dolce alcune specie o popolazioni purtroppo sono diffuse solo in cattività, e qui mantenute in purezza se non ci fossero stati gli acquariofili (consapevoli, non gli ammazza pesci/coralli che li cambio che tanto c'ho i soldi o chi ha il carassio in 10 litri) queste specie sarebbero state perse per sempre... dov'era l'immensa macchina dell'animalismo quando prolungando una pista in argentina spariva una specie di killi? in fondo bastava una vaschetta da 50 litri...dove sono quando Los patos viene distrutta con la popolazione di endler ivi racchiusa? anche lì bastano 100 litri per avere una colonia stabile, magari da reintrodurre un domani in natura... e sono cose che noi acquariofili abbiamo, come la riproduzione dei kau, degli amphiprion, dei lysmata ecc però queste cose non danno la visibilità che un articolo di giornale cavalcando il successo di un fiera... io non dico che parte di loro facciano del bene e siano persone intelligenti, anzi, però puntano di più a cavalcare gli estremismi che ha cercare di educare sul corretto allevamento...
L'importante, come sempre, è non generalizzare. Io comunque guarderei soprattutto alle realtà a noi più vicine e ti assicuro che certe conquiste che noi adesso diamo per scontate sono state ottenute con battaglie che, 30 o 40 anni fa, ai più sembravano assurde. L'acquariofilia consapevole non fa gran danno, in alcuni casi è anzi utile alle specie, ma non mi sorprende che qualcuno non lo capisca. L'importante è cercare di ragionare insieme.
p.s. In Argentina, Brasile e Sudamerica in generale (ma anche in Africa, per esempio) le associazioni in difesa della natura ci sono eccome, ma certamente lì la situazione è complessa e molto rischiosa.
Originariamente inviata da Ale87tv
Quote:
Francamente mi preoccupano di più certe risposte lette in questo topic, alcuni si credono "Dio" che fa esperimenti e salva le specie dall'estinzione,
Però nel dolce alcune specie o popolazioni purtroppo sono diffuse solo in cattività, e qui mantenute in purezza se non ci fossero stati gli acquariofili (consapevoli, non gli ammazza pesci/coralli che li cambio che tanto c'ho i soldi o chi ha il carassio in 10 litri) queste specie sarebbero state perse per sempre... dov'era l'immensa macchina dell'animalismo quando prolungando una pista in argentina spariva una specie di killi? in fondo bastava una vaschetta da 50 litri...dove sono quando Los patos viene distrutta con la popolazione di endler ivi racchiusa? anche lì bastano 100 litri per avere una colonia stabile, magari da reintrodurre un domani in natura... e sono cose che noi acquariofili abbiamo, come la riproduzione dei kau, degli amphiprion, dei lysmata ecc però queste cose non danno la visibilità che un articolo di giornale cavalcando il successo di un fiera... io non dico che parte di loro facciano del bene e siano persone intelligenti, anzi, però puntano di più a cavalcare gli estremismi che ha cercare di educare sul corretto allevamento...
Sempre più equivoco...
per loro tenere un animale selvatico/esotico (e chissà quanti altri termini imprecisi) in cattività è una crudeltà nei confronti del singolo individuo, punto.
Non si parla di ecosistemi, di salvaguardia della specie etc, andremmo a finire nel calderone degli ambientalisti... qui si parla di soffocamento degli istinti naturali del singolo animale!!!!