Mannaggia non capire la differenza tra marino e dolce è grave.. Ma forse è più che altro leggerezza e pensare che solo perchè si comprano si possono gestire senza le regole della natura.. Mha..
Comunque un pochino pochino capisco il negoziante che accontenta gli amorevoli genitori con la vaschetta e le piante di plastica per i pesci rossi.. Posso capire anche che per guadagnare non si possa sempre contraddire il cliente e spiegare che i due scalari in 50 litri non vanno bene..
Ma cavolo, pretendo che il negoziante sia INFORMATO su ciò che vende!! Un conto è chiudere gli occhi davanti a errori acquariofili, un altro è avere un'attività e non sapere quello che si ha in negozio!!!
Ad esempio nella gran parte dei negozi di Torino, è nomale dover indicare le piante al negoziante invece di chiamarla per nome.
Io:"vorrei quel vasetto di rotundifolia"
Negoziante: "come?"
I:"si, dicevo che vorrei quel vasetto di rotala rotundifolia.."
N:"rondifolia?"
Io sempre con le mani dietro la schiena:"rotala rotundifolia"
N:"ma quale??"
Io crudele senza nemmeno indicarla con lo sguardo:"l'unica rotala della vasca"
Negoziante studia le piante, prova a leggere i cartellini... Niente.. Sconfitta totale. Piante 1, negoziante 0.
Io tiro fuori la mano e indico:"quella." Pianta impacchettata.
Vorrei sapere perché se vado dal macellaio e chiedo 4 fette di lonza, delle rustichelle e della fesa, sa cosa darmi senza doversi far indicare i pezzi di carne, e un venditore di pesci e piante no. Uffa.
