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Originariamente inviata da Ale87tv
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forse è cheratinico, devo informarmi... comunque penso possano assimilare anche dall'alimentazione...
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APPROFONDIMENTO: IL GUSCIO CALCAREO DEGLI OSTRACODI
Tassonomia:
La classificazione della classe dei crostacei (da alcuni autori considerati un subphilum) è molto articolata e controversa; la visione classica distingue subito 2 sottoclassi: Entomostraci e Malacostraci e considera gli ostracodi come un ordine contenente differenti gruppi:
Philum: ARTHROPODA
Classe: CRUSTACEA
Sottoclasse: ENTOMOSTRACA
Ordine: OSTRACODA
Sottordini:
1. PODOCOPIDA
2. MYODOCOPIDA (attuali)
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3. PHOSPHATOCOPIDA
4. LEPERDITICOPIDA
5. PALAEOCOPIDA (forme estinte, le ultime due non ostracodi in senso stretto)
La visione moderna divide a monte i Crostacei comprendendo:
1. Cefalocaridi
2. Branchiopodi
3. Ostracodi
4. Mistococaridi
5. Copepodi
6. Branchiuri
7. Cirripedi
8. Malacostraci
9. Remipedi
OSTRACODI:
Organismi bentonici racchiusi fra 2 valve unite dorsalmente da una cerniera a formare un carapace a simmetria bilaterale,
composto di calcite.
La natura calcarea del rivestimento è enfatizzato dalle condizioni dell’ambiente di vita dell’ostracode considerato: in ambienti stressanti e in genere in acque salmastre il carapace è fortemente calcificato e presenta delle ornamentazioni caratteristiche, in forma di escrescenze, spine, protuberanze. In acque dolci i carapaci appaiono lisci, sottili e poco calcificati. Sono questi caratteri a rivestire grande importanza come indicatori ambientali.
L’accrescimento di un ostracode è tipicamente discontinuo: crescono attraverso mute successive attraversando fino a nove stadi di accrescimento, fino a raggiungere la maturità al nono stadio.
Il carapace
chitinico-fosfatico compare invece in un gruppo dei Branchiopodi (classe Lingulata)