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Originariamente inviata da GINETS
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La pesca del corallo è consentita solo ai professionisti, muniti di licenza specifica (e sono contingentate, non è facile ottenerla). Oltre a questo, è regolamentata in modo molto restrittivo, proprio per cercare di limitare i danni: in Sardegna, per esempio, la pesca è stata fermata per alcuni anni (e non so se lo è ancora). Sulla sostenibilità della raccolta del corallo, così come sulla sua accettabilità morale, anch'io ho dei grossi dubbi...quello che è sbagliato è criminalizzare chi, rispettando leggi e regolamenti, si guadagna da vivere con un lavoro duro e pericolosissimo. Cambiamo la legge, vietiamo questa raccolta e...facciamo in modo che queste persone trovino un altro lavoro meno dannoso per il mare.
ah, dimenticavo...qualcuno di voi mangia i datteri di mare e si sente la coscienza pulita?-28d#
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Ma infatti la colpa non è solo di sti pescatori, che bene o male cercan di portare la pagnotta a casa e non ci fossero loro ci sarebbero altri, ma è dello stato e della regione, che non sono in grado di proteggere ecosistemi così fragili e in pericolo già senza l'intervento diretto dell'uomo.
A proposito della sardegna, in un articolo su un altro sito, dicevano che questi pescatori si erano spostati in provincia di livorno, proprio perchè gli era stata vietata la pesca in Sardegna (non so se sia vero o meno) e per la facilità d'accesso al corallo rosso nella località Calafuria(corallo a partire dai 20metri scarsi di profondità e a poche decine di metri dalla linea di costa)
p.s. che sia regolamentata in modo restrittivo ho i miei dubbi ginets, un po' come la pesca allo strascico, in teoria vietata, in realtà ancora praticata da molti pescatori
![:o]](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/17.gif)