Silvano ti rispondo senza problemi:
1° tu parli di predazione, qui si parla di tutt'altro, la predazione come in natura avviene anche in acquario (loricaridi/corydoras/ciclidi più grandi), è naturale e ci può stare (io preferisco sempre inserire poche specie che riescano a convivere cercando di ridurre la predazione e quando posso consiglio di fare lo stesso).
gli stessi genitori se non sono sicuri se li mangiano, ma non è questo il caso, qui si parla di traumi belli e buoni, che un acquariofilo che vuol definirsi CONSAPEVOLE non deve fare.
per andare a prendere il sasso/foglia ecc... su cui hanno deposto bisogna mettere il braccio in acqua, stressando la coppia e tutti gli altri abitanti, non è stressante questo?ti/vi ricordo che lo stress è una delle prime cause che porta a malattie più serie.
andando a togliere le uova il maschio ritorna in piena ripro e stressa la femmina, lo trovi/trovate giusto? io no ed è oltremodo stressante per la poveretta.
2° stiamo parlando di due concetti diversi, tu parli di detenzione di animali, io che è poco etico non fare le cure parentali a degli animali che le hanno insite nella loro natura.
la prima, scusa se te lo dico, è una delle solite frasi fatte, se la mettiamo in questi termini andiamo tutti a buttare nella discarica gli acquari/terrari/voliere (ah! no perchè inquina) e facciamo prima.
non credo esista un'hobby che non provochi inquinamento o danni all'ambiente, lo stesso modellismo/filatelia obbliga all'abbattimento degli alberi, uso di colle, vernici ecc...
secondo me i veri problemi sono altri, fare facili moralismi contro gli hobby mi pare alquanto anacronistico.
il secondo concetto, quello a cui io mi riferivo, è il fatto che sia poco etico andare a togliere ai genitori i piccoli.
questi ultimi ricevono un'imprinting che permette loro, una volta diventati adulti, di proseguire le cure parentali avendo appreso come si fa dagli stessi genitori.
più sono le generazioni che non proseguono le cure parentali, più è difficile che queste vengano portate a termine nei nuovi esemplari.
se poi li vai a togliere a specie come i discus e uaru (i piccoli si nutrono del muco secreto dalla pelle dei genitori) o a specie che incubano, lo trovo, se possibile, ancora più sbagliato.
3° ritorniamo al punto 2, son facili moralismi, anche andare in bicicletta o leggere un libro ci fa sentire appagati, il problema vero è un'altro: se ti piacciono i ciclidi fai loro una vasca per ciclidi o comunque a loro misura. se ti vuoi prendere un pesce che fa colore/pandant con la tappezzeria, tranquillo, che non si riproduce, ti prendi un pesce di plastica (ci sono anche quelli che nuotano

).
se ti prendi un ciclide devi essere consapevole di cosa ti metti in vasca, hanno i loro pro e loro contro: necessitano di spazio, spesso sono aggressivi, si riproducono abbastanza facilmente, a parte poche specie sono di coppia e territoriali, son facilmente attaccati da malattie/vermi/flagellati, vivono a lungo ecc... in compenso ti ripagano degli sforzi per mantenerli al meglio (a me piace che i miei pesci mangino bene e che stiano nelle condizioni migliori).
non sopporto che molti spuntino poi fuori con frasi del tipo: "mi si son riprodotti gli scalari adesso che faccio?", "si è formata la coppia adesso stanno massacrando gli altri, che devo fare?" ecc... la risposta è una sola NON PRENDERE I CICLIDI, basta informarsi preventivamente, di pesci meno problematici è pieno il mondo, ma se entri nel loro mondo sei tu (acquariofilo) che devi adeguarti a loro, non loro a te.
domanda che posto a chi toglie i piccoli alle cure parentali: io vorrei sapere il perchè, o anche solo la motivazione che spinge a togliere le uova o le larve ai genitori, per soldi? per vederli crescere? non è meglio allora allevarli con i genitori? non credo (spero o mi auguro) che lo facciate per soldi
