preso dalla rete
L'esoscheletro dei crostacei, come in tutti gli artropodi, serve per proteggere il corpo ma anche come luogo in cui avviene l'inserzione dei muscoli, ma, al contrario dell'endoscheletro, impedisce la crescita del corpo funzionando un pò come una armatura medioevale. Durante la crescita dell'animale deve avvenire la muta, cioè una sorta di cambio del vestito, per permettere l'ingrandimento del corpo. Al di sotto della "corazza" si forma la nuova che resta molle per circa un giorno dalla liberazione della prima. La cosa interessante è che l'animale, non essendo più protetto, si rintana in qualche cavità in attesa dell'indurimento e si gonfia, così da permettere, una volta che l'esoscheletro è rigido un poco di "gioco", Altra curiosità, se, ad esempio, l'aragosta, ha perso una zampa, dopo la muta se la ritrova bella e formata.
Le mute sono molto frequenti da giovani, diminuiscono di frequenza da adulti per poi ricominciare ad aumentarne il numero da vecchi.
Se vuoi qualcosa di più specifico, la muta si divide in quattro fasi:
Proegdisi- l'animale non si nutre, utilizza le riserve dell'epatopancreas. L'endocuticola viene digerita dal liquido esuviale, si formano punti di rottura (caratteristici per ogni specie). L'epidermide assorbe acqua, produce nuova epicuticola, nuova esocuticola, nuova endocuticola.
Egdisi- rigetto della vecchia cuticola. Lìanimale ancora non si nutre.
Metegdisi- i tegumenti sono ancora molli, ancora non mangia. Apposizione di sali di calcio nel tegumento. Attiva sintesi di proteine, che sostituiscono l'acqua. Ora l'animale si nutre attivamente.
Intermuta- l'esoscheletro è indurito, l'animale si nutre ed immagazzina sostanze di riserva nell'epatopancreas.